MONACO DI BAVIERA, 27 maggio - Uno specchio
d'acqua lungo e stretto quanto basta per disputare regate di
canottaggio, scavato a circa 7 km da un luogo di dolore e sofferenza: il
campo di concentramento di Dachau, costruito dopo il 22 marzo 1933
quando Adolf Hitler fu nominato cancelliere. Di primo acchito sembrerebbe inopportuno parlare del
sistematico sterminio degli oppositori al regime hitleriano in un
momento d'aggregazione sportiva poich� non vi sono e non vi possono
essere analogie. Lo facciamo solo perch�, sempre sul Feldmoching, �
previsto lo svolgimento del Campionato del mondo assoluto e pesi leggeri
2007; potrebbe quindi essere l'occasione per una visita per riportare
alla memoria le nefaste vicende che fecero piombare l'umanit� in un abbrutimento
indicibile.
Come si arriva al campo v'� un cancello sul quale
campeggia la grottesca scritta in tedesco "arbeit macht frei" che
sinistramente significa "il lavoro rende liberi". Oltrepassato il
Jourhausen, l'unico ingresso per accedere al lager dei detenuti, le
parole si smorzano in gola, i sorrisi spariscono e affiorano alla
memoria, in immagini in bianco e nero, le testimonianze che documentano
la barbarie nazista. Camminare sul selciato sembra ancora di sentire le urla di dolore
di quanti sono morti
in questo luogo, torturati, uccisi nel tentativo di
fuga oppure fatti morire di stenti e di freddo.
Sono ancora visibili
i reticolati elettrificati, le torri di guardia, le baracche divise per
blocchi, come quello del numero 12 dove una mano pietosa ha deposto dei
fiori, e la ricostruzione interna alle stesse a testimonianza delle
condizioni di vita dei detenuti. Proseguendo la visita, e camminando
lungo il viale di pioppi piantati dagli stessi detenuti, si arriva
all'area del crematorio dove, oltre a bruciare i cadaveri, ebbero luogo
anche esecuzioni ed uccisioni. In questo luogo si rimane pietrificati ed increduli per la meticolosit� e sistematicit� con cui si
procedette allo sterminio, solo in questo lager, di 43.000 persone.
Tutto fin� il 29 aprile 1945 quando le truppe americane
liberarono i superstiti. Nel 1968, a ricordo di quel tragico periodo, fu
eretto un monumento internazionale creato da Nandor Glid, in grado di
infliggere alla coscienza del visitatore la "mazzata finale". Nel 1972,
dopo solo 27 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, furono
organizzati i Giochi Olimpici che contribuirono alla riconciliazione
delle coscienze. |
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