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FINALI A terza giornata. Oeiras, Campionati del Mondo di Coastal Rowing

sabato 2 Ottobre 2021

FINALI A terza giornata. Oeiras, Campionati del Mondo di Coastal Rowing


OEIRAS, 02 ottobre 2021


DOPPIO MISTO
A caccia della seconda medaglia di giornata Simone, al debutto in una finale iridata Coastal Rowing Aisha, non inizia nel migliore dei modi l’avventura di Italia1, la SC Padova di Martini e Rocek, nella finale del doppio misto, ultima di giornata a Oeiras. Ai due azzurri viene comminata una falsa partenza che gli costa 10” di penalità, dunque partiranno a rincorrere. Il secondo start è valido, e la marcia di Simone e Aisha li porta dritti verso la prima boa, dove come spesso è accaduto nelle acque di Praia da Torre succede di tutto, incluso l’ennesimo cappottamento da parte di un equipaggio. Sempre in rincorsa il doppio di Martini e Rocek, che dovrà dare fondo a tutte le forze possibili per rientrare in zona medaglia, mentre è la Spagna, con ben tre imbarcazioni, a guidare il gruppo di chi punta ad una medaglia, di cui fa parte anche Monaco1. È una lotta intestina tra le società spagnole, solo il doppio misto monegasco cerca di inserirsi, ma senza successo: Spagna5 si laurea campione del mondo, argento per Spagna1 per 12”, bronzo per Spagna6 a 33” dall’oro. Ai piedi del podio, a 12” dal bronzo, chiude Monaco1, mentre Italia1, la SC Padova di Simone Martini e Aisha Rocek (Carabinieri-SC Lario), penalizzata dalla partenza in ritardo per i 10” di punizione comminati, chiude dodicesima, a ridosso di Ucraina1 e con una manciata di secondi di vantaggio su Gran Bretagna3.


QUATTRO DI COPPIA MASCHILE
Arriva il momento dell’ammiraglia maschile a Oeiras, con le barche italiane che possono dire la loro: Italia1, il Rowing Club Genovese di Edoardo Marchetti, Federico Garibaldi, Davide Mumolo (Fiamme Oro/SC Elpis), Giacomo Costa e il timoniere Alessandro Calder, che difendono il titolo mondiale di Hong Kong 2019; Italia3, la SS Murcarolo di Alessandro Traversone, Pietro Sitia, Tommaso Cerruti, Enrico Perino e il timoniere Fabio Siracusa, e Italia4, il GS Speranza di Tommaso Molinari (CUS Pavia), Francesco Molinari (CUS Pavia), Edoardo Rocchi, Alessio Bozzano e Giacomo Bertagna al timone. Pronti-via, e viene decretata la falsa partenza per Italia1, Finlandia e Repubblica Ceca. 10” di penalità per queste tre barche, che potrebbero pesare soprattutto per italiani e cechi, che puntavano ad una medaglia.


Al secondo start ulteriore intoppo per il Rowing Club Genovese, con il capovoga Marchetti che vede fuoriuscire il proprio carrello e si unisce in ritardo ai compagni, mentre nel marasma del via è l’Ucraina a mettersi in testa, con un buon piazzamento da parte di Italia3. Al primo giro di boa è di nuovo imbuto, succede di tutto ma l’Ucraina sta fuori dalle collisioni e guadagna metri preziosi, mentre stupisce la barca ceca, che ha letteralmente azzerato lo svantaggio della penalità e viaggia ora in seconda posizione, mentre la barca della SS Murcarolo naviga tra la terza e la quarta posizione, a battagliare con gli Stati Uniti. Ucraina e Repubblica Ceca sempre avanti, mentre per il bronzo Italia3, la SS Murcarolo, deve vedersela dall’attacco pericoloso di Irlanda 5 oltre che da Usa e Gran Bretagna8, che ha preso un buon passo, mentre Rowing Club Genovese e GS Speranza sono più attardate.


È abissale il vantaggio dell’Ucraina sulla Repubblica Ceca seconda, entrambe imbarcazioni con a bordo atleti di caratura olimpica e mondiale anche nel canottaggio tradizionale, alle loro spalle è tra la quinta e la decima piazza la barca della SS Murcarolo, mentre più indietro cerca di risalire la china il Rowing Club Genovese, che ora ha però poche chance di poter difendere il titolo conquistato due anni fa. Al traguardo, per l’oro e l’argento non c’è da discutere, dominio ucraino sulla Repubblica Ceca, mentre alla fine per il bronzo, Gran Bretagna8 dell’argento olimpico in quattro di coppia Jack Beaumont la spunta per una quindicina di secondi su Francia4. Per quanto riguarda i piazzamenti italiani, è decima Italia3 (SS Murcarolo), tredicesima Italia1 (Rowing Club Genovese) e quattordicesima Italia4 (GS Speranza).


SINGOLO MASCHILE
Si prospetta una guerra di nervi la finale del singolo maschile, con i grandi favoriti della vigilia, lo spagnolo Adrian Miramon Quiroga campione mondiale in carica e l’olandese Koen Metsemakers, oro olimpico nel quadruplo maschile a Tokyo 2020, che da subito si daranno del filo da torcere vicendevolmente, con la Spagna che punta ad occupare anche altri gradini del podio con gli specialisti Jaime Canalejo Pazos e Marc Franquet Montfort. Insegue un sogno Riccardo Delfino della SC Santo Stefano a Mare, in gara come Italia4 e che non ha niente da perdere contro i grandi della specialità. Come da copione, Miramon Quiroga e parte meglio di chiunque altro con Metsemakers a guidare il gruppo degli inseguitori, ma alla prima boa il più classico dei boat crash del Coastal Rowing scompiglia le carte: Miramon Quiroga finisce in acqua dopo aver centrato la boa, e per poco lo stesso non accade a Metsemakers! Una situazione che favorisce in primis Spagna3 di Pazos, che si ritrova in testa mentre Delfino inizia ad assestarsi nelle prime 10 posizioni. Prosegue la corsa di Pazos ma è impressionante quanto compiuto da Quiroga, che risale lesto sul suo singolo e si lancia all’assalto di tutto e tutti. Il mare è davvero difficile da domare ma questo non spaventa Quiroga, che rimonta gli avversari in balia delle onde insediandosi clamorosamente, dopo quanto avvenutogli, al terzo posto. Dopo lo scossone iniziale, si delineano le posizioni che contano, con Spagna3, Jaime Canalejo Pazos, che si avvia al titolo mondiale. Spagna3 campione del mondo, l’argento va a Gwermania2, Eduardo Gabriel Linares Ruiz, mentre è standing ovation per il campione uscente, Spagna1, Adrian Miramon Quiroga, bronzo nonostante le avversità che lo hanno stoppato mentre era in piena lotta per il bis iridato. Tanti, ma tanti applausi per Italia4, Riccardo Delfino della SC Santo Stefano a Mare, che a 22 anni coglie un ottavo posto ricco di belle speranze e buoni propositi per il futuro.

DOPPIO FEMMINILE
Falsa partenza per la finale del doppio femminile con in gara l’Italia della SC Telimar di Elena Joana Armeli e Violante Lama, costrette come tutte le avversarie a ritardare di 15 minuti il secondo start. Una seconda partenza che si rivela buona, e che vede schizzare in testa Ucraina 1 e Danimarca 1, con Ucraina 2, Spagna2 e Spagna3 a inseguire. L’Italia resta nel gruppo ma leggermente attardata rispetto alle barche che stanno giocandosi le medaglie, e così Elena e Violante dovranno dare tutte loro stesse per rientrare nel gruppo delle battistrada. Davanti è un assolo quello di Ucraina1, con Danimarca1 a inseguire ma con poche speranze di recuperarle, a meno di colpi di scena, mentre Ucraina2 per il bronzo inizia a guadagnare sulle altre due imbarcazioni spagnole. Italia più attardata, è in top ten la barca della SC Telimar quando una collisione con una imbarcazione spagnola ne rallenta la corsa. Davanti la gara scorre senza patemi, con il doppio podio delle ucraine, prime con Ucraina1 e terze con Ucraina2, mentre l’argento sorride a Danimarca1. Per l’Italia, la SC Telimar di Elena Joana Armeli e Violante Lama chiude con qualche recriminazione in diciassettesima posizione.


SINGOLO FEMMINILE

Ucraina, Francia1, Usa1 e Svezia sono le più veloci ad entrare in acqua ed a lanciarsi verso la prima boa di questi 6000 metri finali del singolo femminile, ma Italia1, l’azzurra olimpica Stefania Gobbi (Carabinieri-SC Padova) non resta a guardare e insegue nel tentativo di stare nel gruppo che si giocherà il podio. La favorita numero uno del lotto, l’ucraina Diana Dymchenko campionessa mondiale in carica, guida il gruppo ma deve vedersela ancora una volta dalla francese Jessica Berra, che colse l’argento due anni fra proprio alle sue spalle ai Mondiali di Hong Kong, mentre al giro di boa è perfetto il taglio della svedese Maria Berg, quarta nel 2019 e che vuole salire sul podio questa volta, tant’è che rimangia la statunitense Wayment-Steele passando in terza posizione, mentre Stefania Gobbi gravita tra la quinta e l’ottava posizione, comunque in odore di podio. Sfreccia sulle ondose acque portoghesi l’ucraina Dymchenko tallonata dalla francese Berra, che ora subisce il rientro della svedese Berg ma soprattutto di Stefania Gobbi. Nessuna paura per l’azzurra Italia Team a Tokyo, che senza timori si lancia all’assalto delle tre battistrada con colpi veloci e sicuri che la portano a passare in mezzo a Francia1 e Svezia e addirittura a entrare nell’orbita di Diana Dymchenko, che fiuta il pericolo e inizia a rinforzare in acqua per non perdere una finale sin qui dominata. Grande spregiudicatezza per Stefania, che affianca l’Ucraina volendo giocarsi il titolo mondiale e che prende una velocità sull’onda che le permette di guadagnare anche su Berg e Berra dirette inseguitrici. Giri di boa permettendo, saranno queste quattro a giocarsi il titolo mondiale nel singolo, e Gobbi è in piena corsa. Grande determinazione per Stefania che schianta la resistenza dell’ucraina e tra la quarta e la quinta boa del percorso piazza un attacco decisivo che le fa guadagnare metri di vantaggio su Diana Dymchenko, che sta soffrendo anche le precarie condizioni marine sulle quali invece vola la portacolori dei Carabinieri-SC Padova. Per il bronzo, Francia1 di Jessica Berra prende margine sulla Svezia di Maria Berg, che resta ancora una volta a bocca asciutta, ma ciò che interessa maggiormente è il volo solitario verso il titolo iridato di Italia1: Stefania Gobbi passa per prima, davanti all’Ucraina, tra le colonne della gloria sulla spiaggia di Oeiras, ed è la nuova campionessa mondiale di Coastal Rowing nel singolo femminile!


DOPPIO MASCHILE
Buona la prima nella finale del doppio maschile, con due barche italiane a caccia di medaglie, l’Italia1 (SC Padova) di Simone Martini e Luca Chiumento (Fiamme Gialle-SC Padova), e l’Italia4 (GS Speranza) di Giovanni Michele Cambiaso e Salvatore Giardino (CUS Pavia). Partono bene entrambe le barche tricolori, con Martini e Chiumento aiutati a terra da due partner d’eccezione, le atlete olimpiche Aisha Rocek (in gara nell’ultima finale proprio con Martini nel doppio misto) e Alessandra Patelli, mentre anche la barca del GS Speranza parte arrembante per arrivare nelle migliori condizioni possibile alla prima boa di questi 6000 metri di percorso. La Norvegia dei reduci di Tokyo 2020 Borch e Helvig è la barca che ha probabilmente i favori del pronostico, ma Martini e Chiumento tengono bene sulle increspate acque di Oeiras e si stabilizzano in buona posizione, mentre Cambiaso e Giardino rincorrono la terza piazza.


È bagarre per le medaglie, la Norvegia collide con il Belgio e rompe un remo, grande sportività da parte dei belgi che passano un loro remo a Borch e Helvig, costretti però ora ad inseguire. Di tutta questa situazione beneficia la Svezia, che balza in testa seguita da Spagna e da Martini e Chiumento, costretti ad inseguire ora per la vittoria mentre il GS Speranza resta attardato. Si delineano le posizioni, Svezia1 si invola verso un titolo mondiale che difficilmente sperava di poter conquistare in partenza, ma questo è il Coastal Rowing. Svedesi campioni del mondo, alle loro spalle ottima reazione di Italia1, la SC Padova di Martini e Chiumento che rientra su Spagna1 e va a guadagnare un bellissimo argento a 22” dall’oro e con 5” di vantaggio sugli spagnoli. Prima medaglia italiana oggi a Oeiras, mentre Italia4, il GS Speranza di Cambiaso e Giardino, chiude diciottesimo.

Speciale World Rowing Coastal Championships – Oeiras