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Finale raggiunta dal Quattro con PR3Mix: le dichiarazioni di Muti, Brancato, Bernard, Scazzosi e Fuina

sabato 28 Agosto 2021

Finale raggiunta dal Quattro con PR3Mix: le dichiarazioni di Muti, Brancato, Bernard, Scazzosi e Fuina


TOKYO, 28 agosto 2021

Greta Elizabeth Muti (Capovoga, SC Olona): è stata una bellissima gara e mi sono divertita tantissimo. Tutto l’equipaggio mi ha aiutato a mantenere il ritmo: eravamo una sola testa in barca e questo ci ha permesso di rimanere uniti. Negli ultimi metri ho sentito che si poteva dare ancora di più e ho alzato il ritmo, ci siamo appoggiati uno all’altro e siamo riusciti nell’impresa di agguantare la finale. È un’emozione pazzesca e indescrivibile. Quando ho visto i 1000 metri ho pensato ‘oggi muoio facendo qualcosa che amo’. Ringrazio tutti quelli che mi seguono dal Canada, dall’Isola del Giglio, dalla Polonia, dalla Germania e dagli Stati Uniti: siamo una grande famiglia, tutti uniti e pronti a sostenermi”.

Lorenzo Bernard (Numero due, SC Armida): “Ieri già mi ero divertito, ma oggi mi sono divertito ancora di più. L’Australia ora si sta godendo l’averci superato, ma domani sarà difficile che questo accada di nuovo. Ho davvero dato tutto e mi sono mancati cinquanta metri, nel pomeriggio li trovo e domani sarà tutto perfetto. Intanto saluto sia la mia famiglia che la mia società, perche se sono qua è anche grazie a loro”.

Alessandro Brancato (Numero tre, RYCC Savoia): “Sono veramente contento di aver raggiunto questa finale Paralimpica. Siamo scesi in acqua con la consapevolezza di potercela fare e tutti e cinque abbiamo lottato palata su palata per superare il turno. Ora dobbiamo concentrarci e stare con la testa in barca, perché ogni volta che si gareggia si raggiunge un limite che deve essere superato la volta successiva e domani dobbiamo dare il massimo o anche di più. Sappiamo di potercela fare, i tempi sono anche dalla nostra parte poiché siamo insieme ad Australia, Francia e Israele, siamo tutti lì e ci possiamo giocare qualcosa di importante. Saremo pronti a vendere cara la pelle e non molleremo un colpo. Grazie a tutti quelli che ci seguono e alla mia società”.

Cristina Scazzosi (Numero quattro, SC Lago d’Orta): “Sono stracontenta per come abbiamo affrontato la gara e questo ci dà quella carica necessaria per affrontare la finale di domani, perché dobbiamo fare decisamente di più e meglio per arrivare sul podio. Dobbiamo gestire meglio le nostre forze. Con la finale di domani penso di appendere il remo al chiodo e quindi ho intenzione di dare tutto quello che ho con testa e cuore per concretizzare il nostro sogno. Grazie a tutti quelli che mi stanno seguendo e sostenendo e alla mia società”.

Lorena Fuina (Timoniera, Moto Guzzi): “Abbiamo fatto tutto quello per cui ci siamo allenati, anche se sul finale ci è mancato qualcosa, però l’obiettivo era la finale e quindi va bene cosi. Domani cercheremo di fare ancora meglio per arrivare più in alto possibile. Essere arrivati in finale a una Paralimpiade è una gran bella cosa, ma ora non ci basta. L’equipaggio ha retto bene il confronto con l’Australia, anche se sul finale sono stati più bravi loro: domani faremo meglio i secondi mille, questo è certo. Grazie a chi ci sostiene”.

ph M.Ujetto/Canottaggio.org

LEGENDA PARAROWING
PR3: l’atleta utilizza tutto il corpo: gambe, tronco e braccia. Appartengono a questa categoria atleti ed atlete non vedenti, amputati ad un arto o con altre minime disabilità fisiche.

Speciale XVI Paralimpiadi – Tokyo 2020NE