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Europei Assoluti di Poznan. La dichiarazione del Direttore Tecnico Francesco Cattaneo

lunedì 12 Ottobre 2020

Europei Assoluti di Poznan. La dichiarazione del Direttore Tecnico Francesco Cattaneo


ROMA, 12 ottobre 2020 – “Nel momento in cui siamo entrati in lockdown, con una squadra in ottime condizioni per l’inizio della stagione Olimpica e Paralimpica, la mia più grande preoccupazione – oltre logicamente il dramma che stava vivendo il mondo intero – era come poter continuare a mantenere in allenamento, con un tangibile obiettivo, le atlete e gli atleti. Con le Olimpiadi e Paralimpiadi rinviate di un anno non potevamo assolutamente correre il rischio di lasciar trascorrere mesi e mesi senza preparaci con un obiettivo gara, fino alla nuova preparazione che sarebbe cominciata, con tutta probabilità, nel mese di ottobre. Tant’è che avevo già pronto nel cassetto il progetto di una gara ad hoc per fare in modo che gli atleti potessero allenarsi, appena possibile, con determinazione e con un obiettivo importante una volta usciti dalla quarantena.

Abbiamo avuto, invece, la possibilità di poter disputare perlomeno il Campionato Europeo ed è stata una grande salvezza per noi. Dico questo perché noi italiani riusciamo a raggiungere ottimi risultati, e competere alla pari con gli avversari, quando abbiamo la possibilità di poter curare ogni minimo particolare della preparazione, e questo senza impedimenti. Invece tra l’interruzione generata dal Covid-19, e la ripresa costellata da tanti piccoli e grandi problemi, riuscire a preparaci come noi sappiamo fare, è stato molto complesso. Alcune nazioni presenti a Poznan, nonostante le restrizioni generate dall’infezione da Covid-19, non hanno mai smesso di uscire in barca, oppure di poter andare in palestra o in bici, e questo, quando i risultati si giocano sul filo del centesimo, risulta chiaramente un grosso vantaggio per loro.

Fatta questa premessa, il nostro obiettivo lungo tutta l’estate era arrivare a quest’appuntamento europeo per verificare sia il nostro recupero fatto con la sola preparazione di luglio, agosto e settembre e sia soprattutto quali danni, tecnici e fisiologici, avevamo subito come squadra nel periodo da marzo a luglio. Oggi posso ritenermi molto soddisfatto di poter dire, dopo l’analisi dei risultati ottenuti, che il lavoro fatto ci ha premiato tutti, ma soprattutto ha premiato gli atleti e le atlete perché conosco molto bene le difficoltà a cui hanno dovuto far fronte lungo questi mesi difficili. Basti pensare che, con alcuni dei nostri equipaggi, anche medagliati qui a Poznan, solo 15 giorni fa, e con qualcuno di essi anche solo due giorni prima della batteria, eravamo in forte incertezza se partecipare oppure no all’appuntamento europeo a causa di problemi fisici o legati alla preparazione.

In ogni modo ho avuto conferma che l’Italia ha una squadra agguerrita, che non si è lasciata scoraggiare dalle difficoltà, e che è stata capace di limitare moltissimo i danni di una preparazione ‘anomala’, nostro malgrado, come quella di quest’anno, e riuscire a tener testa, e talvolta battere, equipaggi risultati anche più bravi di noi durante lo scorso mondiale di Linz. Faccio i miei complimenti, quindi, a tutti gli equipaggi per la determinazione con cui hanno affrontato la preparazione e l’appuntamento di Poznan, sia quelli vincitori di medaglie e sia quelli che non sono riusciti a salire sul podio. Abbiamo avuto contezza che il lavoro da fare il prossimo anno Olimpico e Paralimpico è chiaro, importante e imprescindibile per noi italiani, con la speranza di non subire più interruzioni e poterci preparare come noi conosciamo in modo impeccabile.

Ringrazio il mio staff tecnico sempre pronto a rimboccarsi le maniche, e per la pazienza che ha nel ‘sopportarmi’ per le ore di lavoro che gli richiedo; ringrazio la Marina Militare, le Fiamme Gialle, le Fiamme Oro, i Carabinieri e la The Core che, a Sabaudia, ci hanno permesso di riprendere la preparazione superando le mille difficoltà di questo terribile periodo. Grazie al Presidente Abbagnale, insieme al Consiglio Federale, per la fiducia che ripongono nella direzione tecnica, allo staff medico, e a quello osteo-fisio terapico, ai team manager e alla segreteria federale tutta. Ringrazio infine le società per il contributo che danno nel fornire vogatrici e vogatori alla squadra nazionale, perché senza il loro apporto non potremmo raccogliere tutto questo”.

Speciale Campionati Europei Assoluti – Poznan