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Campionato Italiano di Coastal Rowing e Beach sprint: Intervista al Consigliere Dario Crozzoli

mercoledì 9 Settembre 2020

Campionato Italiano di Coastal Rowing e Beach sprint: Intervista al Consigliere Dario Crozzoli


TRIESTE, 09 settembre 2020 – Iniziato il countdown, mancano infatti solo due giorni alla partenza del Campionato italiano di Coastal Rowing e Beach Sprint di Lignano. Tutto pronto, nella nota località balneare del Friuli Venezia Giulia, per accogliere i 249 atleti in rappresentanza di 42 società per l’evento sulla lunga distanza, i 241 per 46 società sullo sprint, gara valutativa quest’ultima per l’European Rowing Coastal Challenge del 23/25 ottobre a Donoratico. Ad illustrare quello che è l’aspetto organizzativo di un evento di questa portata, il Consigliere Federale Dario Crozzoli, che così esordisce:


“Voglio fare una premessa. Negli anni 2003 e 2004, quando ero alla Presidenza del Circolo Canottieri Saturnia, provai subito la curiosità di esplorare una novità stimolante per il canottaggio in Italia, come il coastal rowing, già praticato da diversi anni all’estero. Accettai quindi l’invito del Principato di Monaco, e con il benestare del Consiglio Direttivo della mia società, e in accordo con il tecnico Spartaco Barbo, decidemmo di iscrivere un equipaggio composto non dai nostri migliori atleti, ma da quei vogatori, che soprattutto per motivi di studio, in quel periodo non avevano potuto seguire il tradizionale percorso agonistico. Responsabilizzammo quindi questo gruppo di pionieri del coastal rowing, mettendo a disposizione il pulmino societario, raccomandando loro la forma (consigliammo il blazer per le cerimonie ufficiali di contorno alla regata) e la sostanza, chiedendo loro il miglior impegno possibile.


Devo dire che per diversi anni, ricevetti dei complimenti per le prime partecipazioni degli equipaggi del Saturnia sulle acque monegasche”. Quali sono i diversi passaggi per l’organizzazione di un evento come un Campionato Italiano di canottaggio? “Ad ottobre 2019, il Consiglio Federale ha approvato le classificazioni dei campi, mentre dal canto loro, i COL devono osservare e risultare onnicomprensivi di tutti i requisiti necessari per l’organizzazione di un Campionato Italiano di canottaggio. Per quello di coastal, accettata contrattativamente la richiesta e formalmente sottoscritta dal COL, nella persona del Presidente della Canottieri Lignano, Alessandro Lorenzon, il CF ha accettato soprattutto in virtù delle capacità organizzative dimostrate nello stesso evento organizzato con successo 4 anni fa.


Tre edizioni del Campionato Italiano di coastal nel Friuli Venezia Giulia, la prima delle quali organizzata nello spazio prospiciente il Castello di Duino, dalla Polisportiva San Marco, la seconda e questa settimana la terza in una delle località balneari italiane più conosciute, Lignano Sabbiadoro, confermano una vocazione turistico-sportiva per questa regione”. Per una manifestazione della portata di un Campionato Italiano, gli atleti si allenano, gli allenatori li allenano, i dirigenti… “I dirigenti, in tutte le loro componenti, Consiglio Federale, Comitato Regionale, Società, trattandosi di una nuova disciplina, hanno dovuto applicarsi in tutta fretta, con l’obiettivo di raggiungere ottimi risultati”. La Federazione da una parte, chi organizza dall’altra, in mezzo…? “In mezzo tanti problemi da risolvere, tanta fatica, ma alla fine un risultato che appaga tutti per l’assetto organizzativo raggiunto”.


Com’è visto il Coastal Rowing in Consiglio Federale? “La FIC, conscia dello sviluppo che sta avendo il coastal rowing anche a livello internazionale, si sta organizzando. Dipenderà dalle risorse, non sempre disponibili, ma la volontà c’è di appoggiare lo sviluppo di questa nuova disciplina”. Spettacolarità del Coastal e del Beach Sprint, rappresentano l’uovo di colombo per un maggior coinvolgimento dei media anche nazionali? “Al canottaggio non mancano certo storia, risultati, donne e uomini all’altezza di risultati di eccellenza, siano questi europei, mondiali ed olimpici, ma spesso, per sport come il nostro, questo non basta. I media sono destinati a seguire i numeri di sport popolari e quindi più seguiti e più praticati, che richiamano sponsor anche importanti. Io però sono possibilista nell’accorciare le distanze tra noi e la popolarità più estesa coinvolgendo sponsor che fungano da pesce pilota nella comunicazione nazionale”.

Maurizio Ustolin

Speciale Campionati Italiani Coastal Rowing e Beach Sprint – Lignano