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Audizione Informale del Presidente Abbagnale in VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione

martedì 16 Aprile 2019

Audizione Informale del Presidente Abbagnale in VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione


ROMA, 16 aprile 2019 – Stamane si è tenuta, presso la Camera dei Deputati, VII Commissione (Cultura, Scienza e Istruzione) un’audizione informale dei rappresentanti di Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), Federazione Italiana Canottaggio (FIC), Federazione Italiana Scherma (FIS), Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (FIJLKAM), dell’AEROCLUB d’Italia e dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC), nell’ambito dell’esame, in sede referente, del disegno di legge C. 1603-bis Governo, recante: Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione. Per la Federazione Canottaggio è intervenuto il Presidente Giuseppe Abbagnale, accompagnato dal Segretario Generale Maurizio Leone. Abbagnale, nell’analisi operata dalla prospettiva di una Federazione di medio piccole dimensioni qual è la Federazione Italiana Canottaggio, si è soffermato sul riordino della disciplina in materia di limiti di rinnovo dei mandati dei dirigenti nazionali che aspirino a cariche internazionali, dicendosi a favore del limite dei tre mandati, ma aprendo una riflessione sul limite ostativo per i dirigenti italiani che vogliano aspirare a cariche internazionali. Questo perché riuscire ad entrare negli organi decisionali internazionali richiede anni di lavoro sia presso la Federazione Nazionale che nei consessi internazionali. Altra riflessione è stata aperta in merito ai dirigenti (componenti dei consigli direttivi/federali) che svolgono gratuitamente il loro mandato e che spesso è difficile trovare in quantità e qualità adeguate a ricoprire l’incarico.

Un plauso è andato alla possibilità di dare alle scuole di ogni ordine e grado l’opportunità di costituire un Centro Sportivo, opportunità importante per far decollare lo sport nelle scuole come elemento di educazione motoria. In questi centri è però, secondo Abbagnale, necessario prevedere anche il supporto dei tecnici delle Federazioni Sportive Nazionali. In questo modo i ragazzi potranno avere un’adeguata formazione fisico-motoria con un indirizzo alla pratica di una disciplina sportiva a loro più congeniale. Le Federazioni sportive in questo senso potranno essere individuate come enti formatori e dare supporto ai centri sportivi scolastici. Relativamente al riconoscimento rispetto al carattere sociale dell’attività sportiva, quale strumento di miglioramento della qualità della vita, e quale mezzo di educazione e di sviluppo sociale, Abbagnale si è detto pienamente d’accordo sottolineando come la Federazione Italiana Canottaggio, da diversi anni, attraverso progetti di Responsabilità Sociale, utilizza lo sport anche come canale di integrazione per disabili fisici e intellettivi tesi a migliorare, attraverso il canottaggio, la qualità della loro vita e quella delle rispettive famiglie. Questo non aiuta solo i diretti interessati ma tutto ciò che gravita intorno a loro a cominciare dalle loro famiglie. Lo sport è inoltre da sempre anche motore dell’eguaglianza fra i sessi.

Allo stesso modo il Presidente FIC si è trovato in sintonia rispetto al riconoscimento della specificità del lavoro sportivo e con l’esigenza di verificare attentamente le coperture assistenziali, previdenziali e fiscali per le ricadute economiche su tutto il sistema sportivo, in particolare quello dilettantistico. A seguire, l’intervento di Abbagnale si è soffermato su uno dei punti cardine da sempre affrontato dalla FIC, ossia la necessità di valorizzare la formazione dei lavoratori sportivi, in particolare dei giovani atleti, al fine di garantire loro una crescita non solo sportiva, ma anche culturale ed educativa nonché una preparazione professionale che favorisca l’accesso all’attività lavorativa anche alla fine della carriera sportiva. Un indirizzo pienamente sposato dall’attuale dirigenza federale, tant’è che si tratta di una linea già avviata da diversi anni, attraverso il Coni ed in collaborazione con il Ministero del Lavoro. Su questo punto il Presidente FIC ha anche aggiunto una seria riflessione sul mondo universitario e sulle grandi opportunità che si potrebbero aprire con una forte collaborazione con il sistema sportivo e le conseguenti prospettive in termini di futuro lavorativo degli atleti. Infine l’intervento ha toccato la delega al Governo per la semplificazione di adempimenti di organismi sportivi: un impegno, quello di sfrondare tutti gli adempimenti che drenano risorse economiche alle attività sportive, visto come pienamente condivisibile. Le Federazioni sportive nazionali infatti devono oggi fare i conti con una dinamicità delle proprie attività sportive, che si scontra con la tempistica della burocrazia. Le società e le associazioni sportive dilettantistiche gestite, nella stragrande maggioranza, da volontari, spesso si trovano ad affrontare adempimenti e responsabilità importanti che tentano di superare con il reclutamento di professionisti con conseguenti costi che vengono stornati dall’attività sportiva e sicuramente questa situazione va riesaminata.