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Mondiali Assoluti di Linz. Risultati e resoconti BATTERIE 26/08

lunedì 26 Agosto 2019

Mondiali Assoluti di Linz. Risultati e resoconti BATTERIE 26/08


LINZ, 26 agosto 2019


QUATTRO DI COPPIA PESI LEGGERI MASCHILE
Prima batteria – Il primo in finale gli altri ai recuperi
: Partenza fulminea quella del quadruplo azzurro, che balza in testa alla batteria sulla Danimarca che però non molla l’Italia campione d’Europa, che ai 500 metri ha nove decimi sui danesi. Anche i padroni di casa austriaci provano a restare attaccati alla locomotiva azzurra, ma non sembra esserci niente da fare per nessuno, Soares e compagni tengono le redini del percorso con cattiveria, guadagnando ancora a metà gara dove la più vicina, la Danimarca, dista due secondi e mezzo. Buona veramente l’azione del quadruplo pielle italiano, sin dal via candidato a essere tra i protagonisti in questa specialità e che nella prima uscita sta confermando quanto pronosticato prima del Mondiale. L’Italia continua a mettere spazio tra sé e gli avversari, la Danimarca per quanto tenace è a tre secondi ai 1500 metri, con Soares, Amarante, Scalzone e Fontana che nell’ultimo quarto concedono qualche centesimo al recupero danese, giusto per rilassarsi in vista di una finalissima alla quale accedono da protagonisti dopo una batteria dominata. 1. Italia (Lorenzo Fontana-SC Menaggio, Alfonso Scalzone-RYCC Savoia, Catello Amarante, Gabriel Soares-Marina Militare) 5.56.64, 2. Danimarca 5.59.15, 3. Austria 6.01.54, 4. Irlanda 6.04.84
Seconda batteria – Il primo in finale gli altri ai recuperi: 1. Cina 5.56.89, 2. Olanda 6.02.20, 3. Francia 6.13.09, 4. Usa 6.20.63


DUE SENZA PESI LEGGERI MASCHILE
Prima batteria – Il primo in finale gli altri ai recuperi
: E’ indubbiamente l’equipaggio da battere l’Italia di Giuseppe Di Mare e Raffaele Serio, con il primo campione mondiale uscente della specialità e il secondo vincitore della medaglia d’oro iridata Under 23 a Sarasota un mese fa. Gli azzurri vogliono rispettare il pronostico ed entrare in finale senza passare per i ripescaggi, e così Serio e Di Mare schizzano subito fuori dai blocchi andando al comando della batteria, con Brasile e Ungheria che però sono abili a tenerne il passo mentre l’Armenia è già fuori dai giochi. Tre decimi sui brasiliani e poco più di un secondo e mezzo sugli ungheresi i vantaggi azzurri ai 500 metri, con Di Mare e Serio che alle soglie dei 40 colpi mantengono salda la prima posizione, mentre il solo Brasile dietro sembra voler provare a rientrare su di loro. Ai 1000 metri non cambia la musica, Italia in testa con ancor più margine su un Brasile che comunque non demorde, mentre Ungheria e Armenia sono già con la testa al recupero. L’intensità in acqua e sul carrello dell’armo carioca è alta, ma non sorprende la barca azzurra che continua ad attaccare come se nulla fosse, quasi a voler provare un eventuale rush finale per la gara decisiva. La prova dell’Italia termina in pura accademia nell’ultimo quarto, Di Mare e Serio per questi avversari sono imprendibili, vincono con margine e accedono diretti alla finalissima di venerdì. 1. Italia (Giuseppe Di Mare, Raffaele Serio-RYCC Savoia) 6.41.54, 2. Brasile 6.49.05, 3. Ungheria 7.09.85, 4. Armenia 7.40.99
Seconda batteria – Il primo in finale gli altri ai recuperi: 1. Repubblica Ceca 6.52.80, 2. Russia 6.54.25, 3. Usa 7.00.69, 4. Austria 7.26.12


DOPPIO SENIOR FEMMINILE
Prima batteria – Il primo in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Olanda 6.58.53, 2. Romania 6.59.85, 3. Bielorussia 7.04.32, 4. Germania 7.06.04, 5. Polonia 7.09.07, 6. Grecia 7.32.75
Seconda batteria – Il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Australia 7.00.21, 2. Francia 7.01.55, 3. Cina 7.03.77, 4. Gran Bretagna 7.11.07, 5. Ungheria 7.40.40
Terza batteria – Il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Nuova Zelanda 7.03.15, 2. Repubblica Ceca 7.08.95, 3. Serbia 7.14.03, 4. Cuba 7.19.30, 5. Svizzera 7.22.22
Quarta batteria – Il primo in semifinale gli altri ai recuperi: E’ una sorta di missione impossibile quella di Stefania Buttignon e Stefania Gobbi nel doppio femminile, in una batteria dove solo il primo equipaggio classificato passa diretto in semifinale e nella quale scende in acqua la Lituania campione del mondo in carica. Senza paura tuttavia Buttignon e Gobbi partono a spron battuto, alle spalle dell’America guidata da Genevra Stone, argento olimpico in singolo a Rio 2016 e passata al doppio. I punta a punta iniziali vedono Lituania e Stati Uniti alternarsi al comando, con l’armo a stelle e strisce primo ai 500 metri, dove l’Italia è quarta vicina al Canada. Sono 34 i colpi sul carrello di Stefania Gobbi, che cerca di rientrare sulle battistrada anche se davanti è forsennato il passo americano, che mira a staccare anche la Lituania iridata in carica per andare a conquistare subito la semifinale. A metà gara le statunitensi hanno circa cinque secondi di vantaggio sulle inseguitrici, che a loro volta sono del tutto attaccate con la Lituania seconda e Gobbi e Buttignon ora in terza posizione a 25 centesimi dalle lituane. Poco prima dei 1500 metri sferrano l’attacco le due azzurre, inseguite dalle canadesi che al rilevamento hanno appena sette centesimi di vantaggio sull’Italia mentre la Lituania sembra in fase di rodaggio ancora e scivola in quarta piazza. Davanti è sempre l’America a fare l’andatura con maestria ed esperienza, concedono qualcosa nel finale le statunitensi ma vanno a vincere sul Canada mentre l’Italia chiude terza dopo una batteria affrontata con il giusto piglio e una determinazione che sicuramente sarà fondamentale nel recupero per passare il turno. 1. Usa 6.56.36, 2. Canada 6.58.63, 3. Italia (Stefania Buttignon-SC Timavo, Stefania Gobbi-Carabinieri/SC Padova) 7.01.22, 4. Lituania 7.02.85, 5. Ucraina 7.20.58


SINGOLO PR2 MASCHILE
Prima batteria – Il primo in finale gli altri ai recuperi
: Jeremy Hall, vicecampione mondiale in carica, parte subito in testa davanti all’azzurro Stefanoni, che inizia questo Mondiale con la speranza di salire nuovamente sul podio dopo il bronzo della passata stagione a Plovdiv. Nel primo quarto è lo spagnolo Pineta Matabuena a impensierire Daniele, che però riesce a contenerlo mentre il tedesco Reimann già ai 500 metri è fuori dai radar. Passa solo il primo in finale, e Hall lavora forte in acqua per garantirsi l’accesso diretto alla sfida delle medaglie. Il Canada è in testa a metà gara con l’Italia sempre seconda in controllo su Spagna e Germania, ma probabilmente già con la testa ai recuperi dal momento che il vantaggio di Hall sugli inseguitori è già abbondante. I secondi mille metri vedono Daniele fare la propria gara per rompere il ghiaccio in questa competizione iridata e prepararsi mentalmente e fisicamente al recupero, e chiude secondo dietro al Canada, che va in finale, e davanti al collega spagnolo e a quello tedesco. 1. Canada 8.52.35, 2. Italia (Daniele Stefanoni-CC Aniene) 9.12.36, 3. Spagna 9.57.14, 4. Germania 10.00.18
Seconda batteria – Il primo in finale gli altri ai recuperi: 1. Olanda 8.59.82, 2. Usa 9.46.84, 3. Nuova Zelanda 9.56.57, 4. Cina 11.30.26


SINGOLO PR1 FEMMINILE
Prima batteria – I primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Israele 10.50.50, 2. Germania 11.36.45, 3. Cina 12.04.62, 4. Svezia 12.37.34, 5. Sudafrica 13.27.21
Seconda batteria – I primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Francia 10.59.78, 2. Ucraina 11.08.16, 3. Argentina 11.57.81, 4. Corea 12.01.57, 5. Giappone 12.56.69
Terza batteria – I primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: Nessuna sorpresa al via del singolo PR1 femminile, con la norvegese Skarstein, iridata in carica e vincitrice in totale di ben tre titoli mondiali, subito in testa. Parte bene Anila Hoxha, appaiata alle spalle della Norvegia alla statunitense Smith, che a Plovdiv lo scorso anno salì sul terzo gradino del podio. Dopo lo sprint iniziale, la Norvegia prende metri mentre gli Stati Uniti si insediano in seconda posizione e l’Italia scivola al quarto posto, alle spalle della Bielorussia rappresentata da Liudmila Vauchok, che ai 500 metri precede Anila di poco meno di quattro secondi. Le distanze aumentano all’approssimarsi di metà gara, in testa come da programma è sempre la titolata norvegese sulla sculler americana, mentre la bielorussa guadagna qualcosa ancora su Anila Hoxha, sempre quarta ai 1000 metri. Nella seconda parte la Bielorussia cresce di colpi per non farsi recuperare dalla singolista italiana, che invece mantiene le forze pensando al recupero, mentre la bielorussa terza passa il turno dietro Norvegia e Stati Uniti. Norvegia 10.55.58, 2. Usa 11.33.30, 3. Bielorussia 11.52.57, 4. Italia (Anila Hoxha-CUS Torino) 12.12.54

Tabella Riassuntiva Risultati Azzurri
Speciale World Rowing Championships – Linz Ottensheim