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PRIMA PARTE. Risultati e resoconti delle BATTERIE del 25/08 dei Mondiali Assoluti di Linz

domenica 25 Agosto 2019

PRIMA PARTE. Risultati e resoconti delle BATTERIE del 25/08 dei Mondiali Assoluti di Linz


LINZ, 25 agosto 2019


SINGOLO PESI LEGGERI FEMMINILE
Prima batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi
: La sudafricana Wan Wyk, specialista del singolo pielle femminile, mette in riga le avversarie sin dal via insediandosi in prima posizione, ma è brava a non farsi sorprendere Paola Piazzolla, che ha già al suo attivo un titolo mondiale assoluto (quadruplo leggero femminile 2017) e che si piazza all’inseguimento in seconda posizione. Passano le prime due in semifinale, e ai 500 metri è la norvegese Lund a tallonare l’azzurra, che deve guardarsi in acqua 6 anche dall’attacco della statunitense Schmieg, che a metà gara si ritrova in seconda posizione davanti a Paola, ora terza. Guida sempre il Sudafrica, che colpo su colpo mette luce sulle altere nazioni, mentre l’America rafforza ulteriormente la seconda piazza sulla Norvegia e soprattutto sull’Italia, quarta ai 1500 metri a quattro secondi e mezzo dalla zona-qualifica e con incollata la svedese Fredh. Grande prova sul finale del Sudafrica, che mostra tutta la propria superiorità andando a vincere con ampio margine sugli Stati Uniti, anch’essi in semifinale grazie a Emily Schmieg. Paola Piazzolla in chiusura rallenta pensando al recupero, venendo scavalcata dalla Svezia e chiudendo in quinta posizione. 1. Sudafrica 8.02.14, 2. Usa 8.05.23, 3. Norvegia 8.05.39, 4. Svezia 8.10.71, 5. Italia (Paola Piazzolla-Fiamme Rosse) 8.12.03, 6. Hong Kong 8.19.87
Seconda batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Germania 7.57.79, 2. Olanda 8.01.49, 3. Irlanda 8.01.79, 4. Danimarca 8.06.24, 5. Cina 8.26.13, 6. Paraguay 8.31.12
Terza batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Giappone 7.54.04, 2. Gran Bretagna 7.55.27, 3. Canada 7.55.69, 4. Australia 8.00.42, 5. Kazakistan 8.34.97


SINGOLO PESI LEGGERI MASCHILE
Prima batteria – I primi tre ai quarti di finale gli altri ai recuperi
: 1. Ungheria 7.18.73, 2. Nuova Zelanda 7.22.99, 3. Hong Kong 7.23.17, 4. Turchia 7.32.00, 5. Svezia 7.35.31. .6. India 7.36.57.
Seconda batteria – I primi tre ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Gran Bretagna 7.11.48, 2. Slovenia 7.15.29, 3. Croazia 7.27.10, 4. Belgio 7.32.02, 5. Portogallo 7.32.03,6. Uzbekistan 7.46.66.
Terza batteria – I primi tre ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Messico 7.12.87, 2. Polonia 7.14.70, 3. Australia 7.17.11, 4. Repubblica Ceca 7.20.90, 6. Brasile 7.58.43. 5. Cina 7.20.94.
Quarta batteria – I primi tre ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Svizzera 7.19.19, 2. USA 7.24.45, 3. Serbia 7.37.82, 4. Irlanda 8.06.49, 5. Repubblica Slovacca 8.59.95.
Quinta batteria – I primi tre ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Canada 7.14.62, 2. Austria 7.14.40, 3. Grecia 7.20.74, 4. Norvegia 7.31.25, 5. Corea del Sud 7.34.77.
Sesta batteria – I primi tre ai quarti di finale gli altri ai recuperi: a staccarsi dai blocchi di partenza è prima la Spagna che per duecento metri fa l’andatura davanti all’Italia. Ma la zampata dell’azzurro si fa sentire e con un attacco si porta al comando passando primo al rilevamento del primo intertempo. Una gara che vede sempre la barca azzurra al comando con Spagna e Giappone nelle posizioni di passaggio turno. A metà gara sono sempre queste tre barche a transitare nelle posizioni che contano con Goretti che ha allungato il distacco dalla Spagna. Situazione immutata anche al passaggio dell’ultima frazione con l’Italia avanti a tutti con oltre nove secondi di vantaggio sul concorrente spagnolo. Il finale è soltanto passerella per l’Italia che vince e supera il turno mentre la Spagna si fa superare dalla Germania che, risalita dalla quarta posizione, fa crollare letteralmente lo spagnolo che si piazza quarto dietro al Giappone. 1. Italia (Martino Goretti-Fiamme Oro) 7.10.87, 2. Germania 7.23.47, 3. Giappone 7.25.97, 4. Spagna 7.35.56, 5. Uruguay 7.43.53.


QUATTRO DI COPPIA SENIOR MASCHILE
Prima batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Australia 5.51.32, 2. Germania 5.53.45, 3. Norvegia 5.57.18, 4. Gran Bretagna 5.59.28, 5. Ucraina 6.190.46, 6. Lituania 6.21.03.
Seconda batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Polonia 5.51.16, 2. Russia 5.52.46, 3. Cina 5.52.67, 4. Usa 5.56.95, 5. Austria 6.04.61, 6. Moldavia 6.17.56.
Terza batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: partono bene i Campioni del Mondo e si portano subito al comando della batteria che vedrà passare il turno solo a due equipaggi, i primi due. Al passaggio delle prima frazione la barca azzurra è prima con alle spalle un’Olanda battagliera che inizia a rumoreggiare e prima del passaggio dei 1000 metri riesce a mettere la punta avanti all’Italia che non si scompone ed è seconda con alle spalle a debita distanza la Nuova Zelanda. Situazione immutata anche ai 1500 metri con l’Italia piazzata solidamente in seconda posizione. Il finale non cambia le posizioni con l’Olanda che vince e l’Italia seconda ma passa il turno come era nelle corde della gara. 1. Olanda 5.47.00, 2. Italia (Filippo Mondelli-Fiamme Gialle/SC Moltrasio, Andrea Panizza-Fiamme Gialle/Moto Guzzi, Luca Rambaldi-Fiamme Gialle, Giacomo Gentili-Fiamme Gialle/SC Bissolati) 5.54.11, 3. Nuova Zelanda 5.57.39, 4. Estonia 6.07.17, 5. Francia 6.12.33.


QUATTRO SENZA SENIOR FEMMINILE
Prima batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Australia 6.38.44, 2. Usa 6.42.83, 3. Irlanda 6.44.72, 4. Ucraina 6.53.25, 5. Croazia 6.57.45, 6. Germania 6.59.07
Seconda batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: Vola l’Olanda allo start del quattro senza femminile, al primo Mondiale che vale anche una qualificazione olimpica. L’Italia, formata dalle veterane Bertolasi e Patelli con le giovani Iseppi e Montesano, parte in quarta piazza poi risale la china piombando e sorpassando la Nuova Zelanda, mentre a condurre è sempre l’Olanda sulla Danimarca. Passano le prime due, a metà gara l’Italia vede le danesi, ma da dietro rinviene la Gran Bretagna che dall’ultima posizione parte forte, recuperando prima le Kiwi e poi proprio le azzurre, quarte ai 1500 metri. Nel finale le Oranje si distendono e vanno a vincere in scioltezza dimostrando di essere tra gli equipaggi da battere, mentre alle loro spalle la Gran Bretagna non riesce a recuperare la Danimarca e va ai recuperi così come l’Italia, che nel finale mantiene le forze per disputare il recupero. 1. Olanda 6.39.35, 2. Danimarca 6.42.82, 3. Gran Bretagna 6.45.44, 4. Italia (Alessandra Montesano-SC Eridanea, Valentina Iseppi-CC Aniene, Alessandra Patelli-SC Padova, Sara Bertolasi-SC Milano) 6.49.85, 5. Nuova Zelanda 6.51.97
Terza batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Romania 6.45.48, 2. Polonia 6.45.89, 3. Cina 6.47.33, 4. Canada 6.53.07, 5. Russia 6.57.78


QUATTRO SENZA MASCHILE
Prima batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Gran Bretagna 6.02.62, 2. Germania 6.05.06, 3. Francia 6.06.49, 4. Nuova Zelanda 6.07.17, 5. Svizzera 6.11.24, 6. Egitto 6.26.82
Seconda batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: Partono forte Castaldo e compagni, con il quattro senza azzurro subito avanti con personalità a Russia e Austria. Italia prima ai 500 metri, ed è sempre arrembante il ritmo imposto da Castaldo a Rosetti, Abagnale e Di Costanzo, che supportano ottimamente il loro capovoga andando a guadagnare ancora a metà gara, dove gli Stati Uniti sono secondi ma a quasi tre secondi. La formula del quattro senza prevede il passaggio del turno solo per il primo equipaggio classificato, e l’Italremo del quattro senza, sempre sul podio iridato e olimpico ormai dal 2015, interpreta perfettamente la gara, guadagnando ancora sugli avversari ai 1500 metri. Finale tirato quello della barca azzurra, che non si risparmia e aumenta di colpi, un serrate che serve a contenere il tentativo di rientro degli americani, che recuperano qualcosa ma non abbastanza rispetto all’Italia, che vince la batteria e vola in semifinale forte, in attesa della terza qualifica, del miglior tempo. 1. Italia (Marco Di Costanzo-Fiamme Oro, Giovanni Abagnale-Marina Militare, Bruno Rosetti-CC Aniene, Matteo Castaldo-Fiamme Oro/RYCC Savoia) 6.00.84, 2. USA 6.03.42, 3. Austria 6.05.73, 4. Russia 6.08.66, 5. Ucraina 6.09.27, 6. India 6.30.49
Terza batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Australia 6.04.21, 2. Olanda 6.05.76, 3. Bielorussia 6.07.18, 4. Danimarca 6.12.21, 5. Uzbekistan 6.34.93
Quarta batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Polonia 6.01.52, 2. Romania 6.06.92, 3. Sud Africa 6.10.73, 4. Repubblica Ceca 6.12.49, 5. Serbia 6.12.71


DOPPIO PESI LEGGERI FEMMINILE
Prima batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi
: decisa la partenza italiana che, sin da subito, si porta al comando della gara e inizia a impore il suo ritmo alle avversarie che mantengono il contatto italiano. Le azzurre sono prime ala passaggio dei 500 metri, seguite dalla formazione canadese che a 800 metri subisce l’attacco degli USA. Un’arrembante barca statunitense che al passaggio dei 1000 metri è alle spalle azzurre in attacco all’Italia che continua a condurre controllando le retrovie. Ai 1300 metri il Canada ritornano all’attacco e superano gli Stati Uniti che si piazzano alle spalle azzurre. Il finale è tutto azzurro anche perché l’Italia aumenta leggermente il ritmo di gara per tenere a bada un Canada che tenta di sopravanzarla, solo che si deve contentare della seconda posizione dietro all’Italia. 1. Italia (Valentina Rodini-Fiamme Gialle, Federica Cesarini-Fiamme Oro/Canottieri Gavirate) 7.07.06, 2. Canada 7.07.75, 3. USA 7.09.89, 4. Australia 7.12.82, 5. Taipei 7.45.82, 6. Kazakistan 7.49.52.
Seconda batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Nuova Zelanda 7.03.07, 2. Gran Bretagna 7.08.27, 3. Giappone 7.13.14, 4. Spagna 7.24.19, 5. Corea 7.38.52, 6. Egitto 8.01.62.
Terza batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Olanda 7.06.72, 2. Romania 7.10.08, 3. Polonia 7.15.47, 4. Filippine 7.38.82, 5. Guatemala 7.49.72.
Quarta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Francia 7.07.04, 2. Sud Africa 7.08.76, 3. Cina 7.13.83, 4. Irlanda 7.25.62, 5. Tailandia 7.42.74.
Quinta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Bielorussia 7.11.34, 2. Svizzera 7.13.07, 4. Austria 7.30.41, 3. Germania 7.27.68, 5. Lettonia 7.42.46,


DOPPIO PESI LEGGERI MASCHILE
Prima batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi
: pimpantissimi gli azzurri che si portano subito al comando delle operazioni tallonati dalla Francia che sia al passaggio dei primi 500 metri che a metà gara solo alle spalle azzurre. È un’Italia compatta che macina il percorso senza forzare ma nella convinzione di voler iniziare da subito a dettare le regole di corsa. Una condotta di gara che li vede passare prima anche all’ultima frazione con alle spalle, nell’ordine, Francia, Ucraina e Turchia nelle posizioni valide per il passaggio del turno. Il finale è tutto della barca azzurra che chiude con una barca di vantaggio sui transalpini. Italia ai quarti di finale. 1. Italia (Stefano Oppo-Carabinieri, Pietro Willy Ruta-Fiamme Oro) 6.30.61, 2. Francia 6.32.64, 3. Ucraina 6.34.78, 4. Turchia 6.42.03, 5. Russia 6.49.76, 6. Filippine 7.03.78.
Seconda batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi:: 1. Repubblica Ceca 6.29.21, 2. Spagna 6.31.55, 3. Cina 6.31.58,4. Norvegia 6.46.22, 5. Hong Kong 6.49,77, 6. Uzbekistan 6.52.65.
Terza batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Irlanda 6.28.02, 2. Svizzera 6.31.76, 3. Danimarca 6.34.01, 4. Giappone 6.41.66, 5. India 6.48.09.
Quarta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Belgio 6.28.46, 2. Canada 6.29.80, 3. Austria 6.32.18, 4. Repubblica Slovacca 6.34.68, 5. Macedonia 7.41.77.
Quinta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Germania 6.24.25, 2. Portogallo 6.24.90, 3. Polonia 6.26.90, 4. USA 6.32.84, 5. Kazakistan 7.00.59.
Sesta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Nuova Zelanda 6.28.94, 2. Australia 6.31.02, 3. Gran Bretagna 6.36.31, 4. Grecia 6.51.27, 5. Egitto 6.55.12.


DUE SENZA MASCHILE
Prima batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi
: 1. Croazia 6.26.71, 2. Australia 6.29.13, 3. Danimarca 6.33.15, 4. USA 6.34.15, 5. Brasile 6.34.93, 6. Irlanda 6.50.51
Seconda batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Turchia 6.37.40, 2. Gran Bretagna 6.37.92, 3. Repubblica Ceca 6.39.07, 4. Polonia 6.39.41, 5. Cile 6.42.50, 6. Ungheria 6.45.69
Terza batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: Due anni dopo l’oro mondiale di Sarasota, tornano assieme Matteo Lodo e Giuseppe Vicino nel due senza maschile, e lo fanno da dove avevano lasciato due anni fa, ovvero la prima posizione. Allo sparo infatti sono proprio i due azzurri a prendere il comando delle operazioni, mantenendo la testa ai 500 metri dove hanno oltre un secondo sulla Nuova Zelanda. Buona l’azione di Lodo e Vicino, ancora primi sul passo davanti ai Kiwi, che perdono qualcosa cedendo complessivamente poco meno di tre secondi a metà gara, dove in zona qualificazione sono anche Francia e Germania mentre Olanda e Lituania sono a rincorrere. E’ un crescendo quello del due senza italiano, che voglioso di mostrare nuovamente ciò di cui è capace guadagna ancora sulle altre barche in gara, lanciandosi ai 1500 metri verso il passaggio del turno con vittoria. Negli ultimi 500 metri Nuova Zelanda, Francia e Germania aumentano per avvicinare gli azzurri, che nel finale cedono qualcosina ma senza mai perdere il controllo totale di una batteria vinta con autorevolezza. Lodo e Vicino tornano in acqua assieme vincendo, e garantendosi subito il passaggio ai quarti di finale. 1. Italia (Matteo Lodo, Giuseppe Vicino-Fiamme Gialle) 6.33.15, 2. Nuova Zelanda 6.35.50, 3. Francia 6.36.35, 4. Germania 6.36.74, 5. Olanda 6.52.96, 6. Lituania 7.03.73
Quarta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Spagna 6.31.26, 2. Canada 6.31.75, 3. Bielorussia 6.39.36, 4. Cina 6.40.48,5. Grecia 6.43,88.
Quinta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Sud Africa 6.36.03, 2. Serbia 6.39.08, 3. Romania 6.41.96, 4. Argentina 6.49.25, 5. Cuba 6.59.43.


DUE SENZA FEMMINILE
Prima batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi
: E’ il Canada a fare l’andatura al via di questa batteria del due senza femminile, con Kiri e Aisha appaiate alla Polonia a inseguire. Al primi rilevamento guida il Canada proprio sulle azzurre, che hanno quasi due secondi di vantaggio sulla Norvegia quinta e prima delle escluse finora. Molto fluida l’azione italiana, Rocek e Tontodonati sfruttano la loro lunghezza per staccare le avversarie, e con grande continuità sono seconde anche a metà gara, davanti a Polonia e Norvegia mentre la Repubblica Ceca scivola in quinta posizione. E’ sempre il Canada a condurre, ma l’Italia pur perdendo qualcosa dalle battistrada mantiene sicura il proprio colpo in acqua, e gli otto secondi sulle polacche ai 1500 metri parlano da soli. Nel finale Kiri e Aisha devono solo sciogliersi e mantenere le forze per i turni successivi, perché il secondo posto alle spalle delle canadesi e davanti nettamente a Polonia e Norvegia significa quarto di finale acquisito. 1. Canada 7.09.45, 2. Italia (Kiri Tontodonati-Fiamme Oro/CUS Torino, Aisha Rocek-Carabinieri/SC Lario) 7.13.23, 3. Polonia 7.26.13, 4. Norvegia 7.29.27, 5. Repubblica Ceca 7.29.94
Seconda batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Australia 7.14.75, 2. Ucraina 7.19.73, 3. Germania 7.21.91, 4. Russia 7.27.33, 5. Danimarca 7.31.61
Terza batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Spagna 7.13.12, 2. Romania 7.14.92, 3. Gran Bretagna 7.25.06, 4. Ungheria 7.30.75, 5. Messico 8.01.52
Quarta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. USA 7.12.76, 2. Irlanda 7.13.20, 3. Cile 7.17.42, 4. Sud Africa 7.22.62, 5. Olanda 7.31.85
Quinta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Nuova Zelanda 7.13.98, 2. Grecia 7.22.86, 3. Cina 7.24.68, 4. Francia 7.28.31, 5. Croazia 7.35.21


QUATTRO CON PR3 Mix
Prima batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Gran Bretagna 6.57.1, 2. Ucraina 7.26.30, 3. Germania 7.28.34, 4. Polonia 7.46.89, 5. Austria 7.56.31, 6. Corea 8.03.07
Seconda batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. USA 7.10.09, 2. Israele 7.14.31, 3. Francia 7.15.58, 4. Cina 7.34.10, 5. Olanda 7.37.09, 6. Giappone 7.55.54
Terza batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: E’ il quattro con PR3 misto ad aprire ufficialmente per l’Italia il Mondiale Assoluto di Linz, in una batteria che vede la Russia prendere la testa del percorso allo start, con Australia e Italia a inseguire. Sul passo sono 35 i colpi imposti dalla capovoga Muti ai compagni, un ritmo che porta la barca paralimpica italiana a passare al terzo posto al primo rilevamento dietro russi e australiani. Passano i primi due in semifinale, la Russia nel secondo quarto di gara accusa una flessione lasciando passare l’Australia, mentre l’Italia guadagna sul Brasile ma è sempre terza, a quasi tre secondi dalla seconda piazza. Greta sa che è il momento di attaccare e attorno ai 1400 metri aumenta l’intensità del colpo azzurro, con la barca italiana che recupera qualcosa sulla Russia seconda preparandosi all’attacco negli ultimi 500 metri. Sale ancora la forza in acqua dell’Italia, il quattro con PR3 misto azzurro ci crede e va all’assalto della Russia, che cede sotto i colpi di Muti, Bernard, Brancato e Scazzosi, che timonati con grinta e precisione da Lorena Fuina balzano a 300 metri dall’arrivo in seconda posizione, andando a prendersi il posto in semifinale senza passare dai recuperi e dimostrando che la tattica di gara impostata in partenza avrebbe dato i frutti sperati. 1. Australia 7.12.45, 2. Italia (Cristina Scazzosi-SC Lago d’Orta, Alessandro Brancato-RYCC Savoia, Lorenzo Bernard-SC Armida, Greta Elizabeth Muti-SC Olona 1894, Lorena Fuina- SC Rumon-timoniere) 7.15.55, 3. Russia 7.18.37, 4. Brasile 7.30.94, 5. Messico 7.58.85, 6. Uzbekistan 9.52.33

Tabella Riassuntiva Risultati Azzurri
Speciale World Rowing Championships – Linz Ottensheim