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Il commento del coordinatore tecnico Luigi De Lucia sulla tre giorni di gare a Corgeno

domenica 4 Agosto 2019

Il commento del coordinatore tecnico Luigi De Lucia sulla tre giorni di gare a Corgeno


CORGENO, 04 agosto 2019 – “Finalmente dopo 3 anni di assenza dal gradino più alto della classifica abbiamo riportato la Coupe in Italia, un risultato del quale vado orgoglioso e di cui soprattutto devono essere orgogliosi la squadra e le società di appartenenza di tutti i ragazzi. Primeggiare quest’anno alla Jeunesse, con il Mondiale Junior a Tokyo e dunque meno partecipato rispetto al solito, era molto difficile, perché in tanti qui sono venuti con la Nazionale Junior titolare. L’Italia però si è fatta trovare pronta, ha lavorato bene a casa e di concerto con la Direzione Tecnica ha allestito la squadra migliore possibile, con tanti elementi che avrebbero potuto essere in Giappone, se ci fosse stata la possibilità di portare al Mondiale la delegazione al completo. Le regate di domenica non hanno portato lo stesso numero di ori rispetto al sabato anche a causa del fatto che le altre nazionali hanno apportato alcuni cambiamenti tra i loro equipaggi, tuttavia quel che contava era restare competitivi per portare i punti necessari a tenere la testa della classifica generale, dunque i ragazzi sono stati molto bravi. Non hanno mai mollato, lo dimostra il fatto che chi aveva mancato la finale al sabato è riuscito a prenderla la domenica, e che in generale tutti gli equipaggi presentati hanno disputato almeno una finale, dimostrando grinta e competitività. È stata una bella edizione della Coupe, dove il clima di accoglienza ha aiutato la squadra, tifata sempre al massimo, a portare a casa il risultato sperato. Grazie al capodelegazione Luciano Magistri per essere stato sempre attento nel corso della stagione a costruire la squadra più forte possibile per vincere la Coupe in casa, alla Direzione Tecnica che ha dato le giuste indicazioni ai tecnici societari per allestire equipaggi che, abbiamo visto, sono stati molto competitivi, ma soprattutto grazie agli allenatori al seguito degli equipaggi. Sono stati molto collaborativi tra di loro e sempre pronti ad aiutarsi a vicenda, da chi aveva esperienza olimpica a chi invece era al primo passaggio importante della carriera da tecnico della Nazionale. Questo è molto importante, perché la crescita dei ragazzi in una Nazionale dipende anche da aspetti come questi”.

Speciale Coupe de la Jeunesse – Corgeno