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Coupe de la Jeunesse fucina di talenti da Sarasota a Tokyo

mercoledì 31 Luglio 2019

Coupe de la Jeunesse fucina di talenti da Sarasota a Tokyo


ROMA, 31 luglio 2019 – Coupe de la Jeunesse trampolino di lancio per le nazionali maggiori? Così pare, almeno guardando l’evoluzione di molti azzurrini che, dopo aver vestito per la prima volta i colori dell’Italia nel corso della regata internazionale la cui edizione 2019 scatterà venerdì a Corgeno, negli anni seguenti si sono poi affermati in maglia azzurra nelle categorie superiori, arrivando in qualche caso anche ai vertici del canottaggio mondiale.


Senza andare troppo indietro negli anni, tutto questo ce lo dice la storia recente. Prendiamo l’edizione 2015 della Coupe, che si tenne in Ungheria, a Szeged, tempio della canoa internazionale prestato in quella occasione al canottaggio. In quella Italjunior, appena quattro anni fa, si affacciavano in maglia azzurra canottieri e canottiere che oggi ci fanno gioire, con tanti atleti che, ad esempio, sono freschi di rientro dal Mondiale Under 23 americano, dominato dall’Italia con la vittoria di sei medaglie d’oro, una d’argento e quattro di bronzo. A Szeged 2015 infatti, vestirono l’azzurro da ragazzini ben 11 atleti poi protagonisti a Sarasota: tra i maschi sul doppio Emanuele Giarri (SC Arno, oggi CC Roma), bronzo in America nel quattro di coppia Under 23, sul quattro di coppia Giacomo Costa (Rowing Club Genovese), campione del mondo sul quadruplo Pesi Leggeri, sul due senza Riccardo Italiano (SC Esperia), campione del mondo sul due senza leggero, sul quattro senza Matteo Della Valle (Moltrasio), bronzo iridato nel quattro con, sul quattro con Nicholas Kohl (AC Monate, oggi Gavirate) e Matteo Sandrelli (CC Aniene), entrambi terzi a Sarasota rispettivamente nel quattro senza Under 23 e nel quattro con Under 23, nell’otto Giuseppe Di Mare e Salvatore Monfrecola (entrambi all’epoca CN Posillipo e oggi RYCC Savoia), ai Mondiali Under 23 rispettivamente secondo nel doppio Pesi Leggeri e terzo nel quattro di coppia; tra le femmine sul quattro di coppia Sofia Tanghetti (Rowing Club Genovese), Silvia Crosio (SC Amici del Fiume) e Arianna Bini (Gavirate, oggi CUS Pavia), che a Sarasota hanno ottenuto rispettivamente l’oro mondiale nel due senza Pesi Leggeri, l’oro mondiale nel quattro di coppia Pesi Leggeri e la decima piazza nel quattro senza Under 23, nel quattro senza e nell’otto Diletta Diverio (CUS Torino), timoniera sabato scorso del quattro con Under 23 femminile campione del mondo. Da segnalare tra l’altro che appena due anni dopo Szeged, due azzurrini esordirono anche nella Nazionale maggiore: Giuseppe Di Mare nel 2017 fu terzo agli Europei Assoluti di Racice e poi secondo ai Mondiali Assoluti ancora a Sarasota, in entrambi i casi nel due senza Pesi Leggeri, mentre Monfrecola sempre nel 2017 a Sarasota fu ventiseiesimo nel singolo Senior ai Mondiali.


Ben 12 protagonisti di Sarasota dunque nati e cresciuti a pane e Coupe de la Jeunesse, senza dimenticare, va detto, Khadija Alajdi El Idrissi (CUS Torino), che non è riuscita a strappare la convocazione per i Mondiali Under 23 ma che l’anno scorso ha rappresentato l’Italia ai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires, in Argentina. L’anno seguente, la Coupe a Poznan non fece eccezione. Tra i maschi, confermato il già citato Kohl, assaggiò la maglia azzurra Gustavo Ferrio (CC Saturnia), membro allora del quattro senza e a Sarasota bronzo nel quattro di coppia Under 23; tra le femmine invece ancora presenti Tanghetti e Diverio, ma esordirono anche nel quattro di coppia Maria Ludovica Costa (Rowing Club Genovese), fresca del titolo mondiale in Florida nel due senza Pesi Leggeri, e Marta Barelli (Moltrasio), che sul lago Malta gareggiò nel due senza mentre a Sarasota ha fatto la riserva. Da segnalare, nel singolo femminile, la presenza a Poznan di una giovanissima Ilaria Corazza (SC Ausonia), ancora oggi parte della categoria Junior e pronta a partire tra pochi giorni alla volta di Tokyo per i Mondiali di categoria, dove giunge sull’onda dell’argento europeo conquistato in maggio a Essen (Germania) nel quattro di coppia.


Da Poznan nel 2017 si attraversa mezza Europa, per approdare al campo di regata belga di Hazewinkel, dove la Coupe de la Jeunesse mise in mostra ancora due azzurri di Sarasota: Alberto Zamariola (RCC Cerea), in Belgio gareggiò nel quattro senza e oggi – oltre campione olimpico giovanile nel due senza – è campione del mondo Under 23 nella specialità del quattro di coppia Pesi Leggeri; Chiara Di Pede (SC Arno) ad Hazewinkel giunse quinta nell’otto femminile, ed è reduce dall’undicesimo posto ai Mondiali Under 23 nel due senza. In azzurro ad Hazewinkel anche diversi azzurrini oggi in preparazione per i Mondiali Junior di Tokyo: oltre alla già citata Corazza, anche Edoardo Rocchi (GS Speranza), Nicolò Carucci (all’epoca SC Milano, oggi Gavirate), Lorenzo Manigrasso (SC Tritium), Greta Schwartz (Gavirate), Lucia Rebuffo (Rowing Club Genovese), Arianna Passini (Moltrasio), Beatrice Giuliani (SC Milano) e Clara Massaria (SC Arno).


Infine, lo scorso anno a Cork, in Irlanda, parteciparono alla Coupe de la Jeunesse Alice Ramella (SC Santo Stefano a Mare) e Bianca Saffirio (SC Esperia), entrambe in preparazione per i Mondiali Junior di Tokyo, sempre con Rocchi, anch’egli in preparazione per il Giappone.

Speciale Coupe de la Jeunesse – Corgeno