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Davide Tizzano: Reggia occasione per parlare di canottaggio”. I commenti di Carlo Mornati e del prof. Emanuele”

domenica 10 Giugno 2018

Davide Tizzano: Reggia occasione per parlare di canottaggio”. I commenti di Carlo Mornati e del prof. Emanuele”


CASERTA, 10 giugno 2018 – Bilancio positivo per la Reggia Challenge Cup 2018, in corso di svolgimento a Caserta, che riscuote consensi importanti dal ricco parterre presente all’evento, a partire dall’ideatore della manifestazione, Davide Tizzano. Il due volte campione olimpico e Consigliere Federale, quale deus ex machina della Reggia Challenge Cup non può che dirsi soddisfatto per il viatico intrapreso dall’evento: “Questa è la quarta edizione, ma dopo quelle del 2000 e 2002 dallo scorso anno è un evento nuovo, moderno, un vero e proprio viatico per la promozione del canottaggio sprint in Italia. Il nostro sport non ha bisogno di presentazione, ma occorre ravvivare l’attenzione dei giovani verso lo sport, c’è bisogno di alimentare le nuove leve e una manifestazione sprint è l’ideale per attirare i futuri campioni. Ogni bambino e ragazzo che si avvicina al canottaggio è un potenziale olimpionico 2024 o 2028, ed eventi come questo devono già lavorare in quest’ottica. La Reggia Challenge Cup non vuole avere alcuna presunzione tecnica, ma è semplicemente un’occasione per parlare di canottaggio. Un plauso al club remiero della Reggia, il RCR Caserta, che si è fatto carico dell’organizzazione della regata coinvolgendo uno staff giovane che ha fatto il massimo per non lasciare nulla al caso. Una realtà il RCR Caserta che si è affacciata con entusiasmo al mondo remiero, tant’è che quest’anno ha iniziato a organizzare la sua prima scuola di canottaggio” .


Spettatore interessato ed emotivamente coinvolto alla Reggia Challenge Cup per il suo illustre passato remiero – argento olimpico nel quattro senza a Sydney 2000 ad un soffio dallo scippare il quinto oro olimpico della sua straordinaria carriera a Sir Steven Redgrave e la sua Gran Bretagna – è Carlo Mornati, Segretario Generale del CONI: “È significativo per vari motivi un evento del genere, quale ad esempio la promozione del canottaggio, che in questo weekend a Caserta ha coinvolto 1100 ragazzini aiutato dalla fantastica vetrina della Reggia. Il fatto poi che questo format di regata può portare in posti bellissimi come la Reggia fa pensare che al di là della classica distanza olimpica dei 2000 metri si possano organizzare eventi sprint in luoghi alternativi, culturalmente ricchi di storia e dove solitamente il canottaggio non arriva. Infine una regata in uno scenario prestigioso come la Reggia Challenge Cup può essere una calamita per gli sponsor, quale ad esempio la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, che grazie a questi eventi si coinvolgono meglio ottenendo una visibilità che altre regate non danno”.


Proprio al Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e Socio Onorario FIC, il prof. Emmanuele Emanuele, il compito di tracciare la vision della Fondazione e come questa si interseca con i valori di una regata quale la Reggia Challenge Cup: “Questa manifestazione mi consente veramente in modo realistico di evidenziare quella che è la mia sensibilità verso quei mondi cui la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale si indirizza. La Fondazione è nata per dare quelle risposte richieste laddove lo Stato purtroppo latita, dove i problemi economici e sociali sono noti. Vogliamo dare la disponibilità a coloro che non ce l’hanno di avere salute, istruzione, lavoro, sfruttando quel mix di cultura e pratica sportiva che il nostro paese produce in quantità e che può esercitare un ruolo salvifico in determinate zone. A Caserta questo accade, grazie ad una Reggia restituita all’antico splendore, e che assieme allo sport fa si che l’attenzione dei giovani in un hinterland che può mostrarsi negativo riceva invece speranze e possibilità per le loro vite future. Tutto questo grazie all’emancipazione sociale che il binomio sport cultura può offrire. Come Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale sono interessato a proseguire il supporto a manifestazioni come questa, e confesso che il mio desiderio più grande è rendere un’area abbandonata un luogo permanente per i disabili, che invece in un luogo recuperato possono ottenere una speranza di vita più rispondente ai loro desideri”.

Speciale Reggia Challenge Cup – Caserta