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130 di canottaggio. Spigolature storiche

domenica 18 Febbraio 2018

130 di canottaggio. Spigolature storiche


ROMA, 18 febbraio 2018 – Il canottaggio moderno nasce sull’Arno con la fondazione dei Canottieri Limite, nel 1861 – i toscani precedettero di poco la nascita del movimento sul Po del 1863, quando furono fondate le due società torinesi Cerea e Eridano, presto affiancate da Armida, Esperia e Caprera. Nel 1875 anche a Roma nacque la prima società, la RCC Tevere.


Il canottaggio si diffuse a macchia d’olio passando da Livorno (Alfredo Cappellini), Pavia (Ticino), Venezia (Bucintoro) e Piacenza (Nino Bixio) e il 31 marzo 1888 a Torino, su iniziativa di cinque Società Fondatrici (Eridano, Cerea, Esperia, Caprera, Armida) fu fondato il Rowing Club Italiano, primo nome della Federazione Italiana Canottaggio che divenne, di fatto, la terza più antica Federazione poiché prima del canottaggio erano nate la Federazione Ciclistica Italiana, fondata a Pavia il 6 dicembre 1885, e la Federazione Ginnastica d’Italia, nata a Roma nel congresso che si tenne dal 18 al 21 dicembre 1887.

Tra i tanti canottieri che all’epoca, e a vario titolo, contribuirono a far sì che il canottaggio italiano arrivasse ad essere ricco di aneddoti e di fatti, che posero la disciplina tra quelle di maggior rilevanza storica del panorama sportivo italiano, uno ha anche il merito di aver importato dalla Gran Bretagna il football e le sue regole. Stiamo parlando di Edoardo Bosio che è ricordato come il canottiere che diffuse il calcio in Italia. Bosio nacque a Torino nel 1864 e divenne ragioniere, commerciante e personaggio di spicco della SC Armida, una delle società fondatrici della Federazione Italiana Canottaggio, divenendone Direttore Tecnico. In società praticava il canottaggio ma lavorava anche per una ditta britannica di prodotti tessili con la quale fece un lungo soggiorno in Inghilterra.


Durante questo periodo frequentò gli ambienti calcistici britannici e, al momento del ritorno a Torino, nel 1887, aveva ancora bene in mente il football che, grazie a qualche pallone di cuoio (oggetto pressoché sconosciuto all’epoca in Italia) e tra una uscita in barca e l’altra, inizio a diffondere il calcio, scrivendone anche le prime regole, tant’è che nel 1887 nacque un nuovo gruppo sportivo: il Torino Football & Cricket Club che, oltre al canottaggio d’estate, praticava il football d’inverno. Bosio, proprio grazie ai suoi trascorsi britannici, era capace di giocare con la palla ed era intenzionato a dare un’organizzazione che consentisse la diffusione della pratica del calcio. Fu così che nacque, nel 1891, l’International Football Club, nota anche come Internazionale Torino. Bosio, da personaggio eclettico per quell’epoca, oltre a praticare più sport, e nello stesso tempo lavorare come mercante, ebbe il merito di esordire anche nel mondo dei cortometraggi cinematografici come regista e fotografo in occasione del film: “La vita negli abissi del mare“, film del 1914. Morì a 62 anni nel 1927

Speciale Celebrazioni 130 anni della Federazione Italiana Canottaggio