Caselli quarto e in finale B nel singolo PR1 maschile

PLOVDIV, 14 settembre 2018 – Non riesce nell’impresa Fabrizio Caselli, che conclude al quarto posto la propria semifinale del singolo PR1 maschile. L’azzurro, portacolori della specialità alla Paralimpiade di Rio 2016, resta in corsa per il pass fino alla metà gara, poi Australia, Russia e Brasile hanno il sopravvento. Domenica Fabrizio si giocherà il successo in finale B con Francia e Nigeria, terminati alle sue spalle, e con Polonia, Lituania e Belgio che sono fuoriuscite dall’altra semifinale. Il dettaglio dei risultati:

Prima semifinale – I primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Ucraina 9.36.45, 2. Stati Uniti 9.51.46, 3. Gran Bretagna 9.55.62, 4. Polonia 9.57.68, 5. Lituania 10.20.78, 6. Belgio 10.21.49
Seconda semifinale – I primi tre in finale gli altri in finale B: Rispettando il pronostico l’australiano Horrie, fresco primatista mondiale e iridato in carica, fa il vuoto in partenza con il brasiliano Pereira e il russo Chuvashev, altro plurimedagliato a livello internazionale, a seguirlo mentre Caselli è subito dietro a guidare il gruppo degli inseguitori. L’Australia ha una marcia in più mentre tra Brasile e Russia la punta a punta sul passo vede Chuvashev prevalere a metà gara, dove l’azzurro è sempre quarto, davanti al nigeriano Okoroafor e al francese Hardi. Attacca il Brasile, lo slancio di Pereira ai 1300 metri allontana dalla zona qualificazione Caselli che al passaggio del terzo quarto vede aumentato il suo distacco dai primi. L’ultima frazione non porta cambiamento alcuno per quanto concerne le prime posizioni: Australia, Russia e Brasile approdano in finale, Caselli è quarto e primo degli eliminati e domenica cercherà riscatto nella finale B. 1. Australia 9.41.68, 2. Russia 9.45.29, 3. Brasile 9.53.39, 4. Italia (Fabrizio Caselli-SC Firenze) 10.07.84, 5. Francia 10.35.82, 6. Nigeria 10.39.54

Speciale Mondiali Assoluti, PL, Pararowing – Plovdiv

LEGENDA PARA-ROWING
PR1 (ex AS): l’atleta utilizza solo le braccia e le spalle. Appartengono a questa categoria tutti gli atleti e le atlete che hanno subito lesioni alla colonna vertebrale e compromesso l’uso delle gambe e del tronco.