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Plovdiv: risultati e resoconti BATTERIE e RECUPERI 20/07

giovedì 20 Luglio 2017

Plovdiv: risultati e resoconti BATTERIE e RECUPERI 20/07


PLOVDIV, 20 luglio 2017

RECUPERI


QUATTRO SENZA UNDER 23 MASCHILE
Recupero – i primi tre in semifinale gli altri in finale C
: Partenza sprint del quattro senza azzurro, che vuole uno dei primi tre posti per entrare nel novero dei 12 semifinalisti della specialità. Germania e Turchia cercano di non perdere di vista la barca azzurra, e infatti l’armo teutonico poco prima della metà gara sorpassa gli azzurri, comunque lì a soli 13 centesimi e con oltre due secondi sulla Turchia quarta, mentre al terzo posto si insedia il Cile. Germania che attacca per mettere in sicurezza la vittoria, dietro l’Italia mantiene la seconda piazza guadagnando ancora qualcosa sulla Turchia. In chiusura sembra un po’ più appannata l’azione azzurra, che però nelle frazioni precedenti ha incamerato il margine necessario per garantirsi il passaggio del turno. La Germania vince in solitaria, gli azzurri difendono sprintando il secondo posto mentre grazie ad una quarta frazione molto veloce è il Sudafrica a prendersi il terzo pass per la semifinale beffando il Cile. 1. Germania 6.04.85, 2. Italia (Jacopo Frigerio-SC Lario, Mirko Cardella-SC Telimar, Antonio Cascone-CC Aniene, Dario Favilli-SC Firenze) 6.07.67, 3. Sudafrica 6.09.22, 4. Cile 6.09.30, 5. Turchia 6.10.69, 6. Francia 6.11.59


DUE SENZA UNDER 23 FEMMINILE
Primo recupero – i primi due in finale gli altri in finale B
: 1. Chile 7.23.69, 2. Russia 7.29.16, 3. Ungheria 7.36.00, 4. Messico 7.39.55, 5. Repubblica Ceca 7.42.26
Secondo recupero – i primi due in finale gli altri in finale B: Germania aggressiva allo start ma poi è la Romania ad andare alla guida del secondo recupero del due senza femminile, con le azzurre Caterina Di Fonzo e Serena Lo Bue quinte al primo intertempo, dove le rumene guidano sulle tedesche mentre la Serbia è terza. Strapotere della Romania nello scendere sul passo, mentre cresce la Danimarca che balza in seconda posizione ai 1000 metri, dove le azzurre sono sempre in quinta posizione. Davvero pimpante l’equipaggio danese che arriva a mettere alle strette le rumene, che ai 1500 metri possono contare su poco più di un secondo di vantaggio in una gara che comunque sembra avere il finale già scritto. Danimarca e Romania infatti fanno gara a sé nel finale, con le danesi che staccano di netto le rumene per la vittoria finale. Attardate, e in finale B, Serbia, Germania e Italia. 1. Danimarca 7.27.10, 2. Romania 7.31.40, 3. Serbia 7.34.37, 4. Germania 7.39.41, 5. Italia (Caterina Di Fonzo-SC Lario, Serena Lo Bue-SC Palermo) 7.44.30

SEMIFINALI


OTTO UNDER 23 MASCHILE
Prima batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi
: I tulipani olandesi cercano subito la sortita in partenza, e l’ammiraglia azzurra con un passo superiore a 40 colpi risponde rimanendo attaccato a un gruppo che ha subito in toto la bruciante sorpresa olandese, in testa ai 500 metri già con oltre un secondo sugli inseguitori. Nei secondi 500 metri si allargano le maglie e solo Gran Bretagna e Romania sembrano in grado di restare nella scia dell’Olanda, mentre l’Italia è sesta attaccata all’ammiraglia ceca. L’Olanda domina la batteria e lascia le briciole agli avversari, ai 1500 metri provano a rientrare gli statunitensi che si svegliano dal torpore ma è troppo tardi anche per loro, i tulipani sono ormai imprendibili, e vanno a vincere siglando anche la miglior prestazione di sempre di un’ammiraglia a un Mondiale Under 23, privando del primato proprio gli Stati Uniti. L’Italia chiude sesta e pensa al recupero. 1. Olanda 5.23.75, 2. Stati Uniti 5.26.89, 3. Gran Bretagna 5.27.45, 4. Romania 5.27.71, 5. Repubblica Ceca 5.39.65, 6. Italia (Andrea Benetti-Marina Militare, Ivan Capuano-Marina Militare/RYCC Savoia, Giorgio Casaccia Gibelli-Rowing Club Genovese, Luca Lovisolo, Vittorio Serralunga-RCC Cerea, Jacopo Mancini-Tevere Remo, Matteo Sandrelli-CC Aniene, Emanuele Gaetani Liseo-SC Telimar, timoniere Andrea Raimondi-SC Firenze) 5.44.99
Seconda batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: 1. Ucraina 5.27.77, 2. Germania 5.32.88, 3. Nuova Zelanda 5.33.90, 4. Polonia 5.40.23, 5. Russia 5.41.80


SINGOLO UNDER 23 FEMMINILE
Prima batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Norvegia 7.42.04, 2. Russia 7.42.81, 3. Nuova Zelanda 7.49.81, 4. Bulgaria 7.55.50, 5. Lituania 7.57.48
Seconda batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: La svedese Claesson parte forte trascinandosi dietro la francese Ravera-Scaramozzino, mentre Alessandra Montesano è leggermente attardata in partenza. Ai 500 metri conduce la Svezia tallonata dalla Francia, mentre l’azzurra è quinta in scia all’israeliana Bezdesky. La francese Ravera-Scaramozzino, una delle favorite al successo finale, passa la Svezia e a metà gara è in testa, con l’Italia sempre quinta che battaglia con Israele e Paraguay per rientrare nelle prime posizioni. La Francia legittima lo status di favorita della vigilia andando ancora a guadagnare sulla Svezia, mentre nelle retrovie cresce l’azione di Alessandra Montesano, che recupera la paraguaiana Alonso e l’israeliana Bezdesky e passa terza ai 1500 metri. Nel finale cambia poco o nulla, Francia e Svezia passano in scioltezza in semifinale, mentre cala leggermente la spinta dell’Italia, passata in prossimità del traguardo da Israele. Italia quarta e ai recuperi. 1. Francia 7.43.01, 2. Svezia 7.45.04, 3. Israele 7.52.90, 4. Italia (Alessandra Montesano-SC Eridanea) 7.55.28, 5. Paraguay 7.58.83
Terza batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Germania 7.42.72, 2. Ucraina 7.47.82, 3. Danimarca 7.48.64, 4. Ungheria 8.05.44, 5. Brasile 8.11.96
Quarta batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Svizzera 7.37.91, 2. Stati Uniti 7.40.70, 3. Repubblica Ceca 8.15.01, 4. Kazakistan 8.20.66


QUATTRO DI COPPIA UNDER 23 MASCHILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Canada 5.46.25, 2. Ungheria 5.46.74, 3. Ucraina 5.47.75, 4. Francia 5.49.59, 5. Bielorussia 5.51.57
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Nuova Zelanda 5.42.69, 2. Gran Bretagna 5.47.64, 3. Polonia 5.52.88, 4. Romania 6.01.04, 5. Austria 6.12.50
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: è la barca azzurra la più veloce in partenza e con 37 colpi di passo transita prima sia nella prima frazione, seguita da Russia e Germania, e sia a metà gara, sempre tallonata dalle due inseguitrici. Il passaggio in semifinale riguarda le prime tre posizioni, ma l’Italia a 1300 metri subisce l’attacco russo che risucchia il distacco iniziale e al passaggio dell’ultima frazione è prima davanti alla barca azzurra. Sul finale passerella delle tre barche che accedono al turno successivo con l’Italia seconda. 1. Russia 5.39.75, 2. Italia (Emanuele Fiume-GN Fiamme Gialle/Pro Monopoli, Giacomo Gentili-Fiamme Gialle/SC Bissolati, Andrea Panizza-SC Lario, Gergo Cziraki-SC Ravenna) 5.47.59, 3. Germania 5.52.12, 4. Stati Uniti 6.08.43


DOPPIO PESI LEGGERI UNDER 23 MASCHILE
Prima batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi
: I marinai Vicino e Soares impegnati in acqua 6 in questa batteria del doppio Pesi Leggeri maschile dove solo il vincitore va in semifinale. Gara durissima sin dalle prime battute, condotte dal Sudafrica che passa primo ai 500 metri dove l’Italia è seconda e i primi quattro armi sono in appena un secondo e mezzo. Si distende il passo degli equipaggi in acqua ed è il Canada a salire in cattedra, francobollato tuttavia dagli azzurri che a metà gara sono secondi a un nulla, tre centesimi, dai canadesi. Si alza il ritmo, oltre 38 i colpi di Soares sul carrello, l’Italia ai 1500 metri è in testa di soli quattro centesimi ma si prospetta un finale di gara incandescente. Il Canada infatti prova a uscire fuori e per un attimo ai 1700 metri è di nuovo in testa, ma è solo una frazione di gara perché Soares e Vicino innescano il turbo e vanno a sfiorare i 45 colpi in chiusura, balzando nuovamente in testa e lasciando di stucco il Canada, che chiude secondo a 32 centesimi dagli azzurri. Per l’Italia di Soares e Vicino anche la soddisfazione di abbattere il primato dei Mondiali Under 23, che apparteneva alla Germania e resisteva da Amsterdam 2011. Anche il Canada secondo batte il record, ma ad andare in semifinale sono solo gli azzurri. 1. Italia (Gabriel Soares-Marina Militare, Antonio Vicino-Marina Militare /CRV Italia) 6.13.62, 2. Canada 6.13.94, 3. Danimarca 6.15.61, 4. Sudafrica 6.18.85, 5. Olanda 6.29.27, 6. Croazia 6.48.79
Seconda batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Portogallo 6.24.41, 2. Giappone 6.28.44, 3. Russia 6.32.17, 4. Tunisia 6.39.77, 5. Norvegia 6.43.48, 6. Svezia 6.45.10
Terza batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Gran Bretagna 6.17.83, 2. Cina 6.23.18, 3. Spagna 6.36.07, 4. Germania 6.39.65, 5. Hong Kong 6.51.22
Quarta batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Irlanda 6.22.85, 2. Polonia 6.27.66, 3. Ucraina 6.37.41, 4. Stati Uniti 6.38.64, 5. Ungheria 6.42.12


DOPPIO PESI LEGGERI UNDER 23 FEMMINILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Spagna 7.02.98, 2. Germania 7.05.10, 3. Cile 7.08.19, 4. Francia 7.10.85, 5. Stati Uniti 7.15.47
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Romania 7.00.46, 2. Grecia 7.06.01, 3. Norvegia 7.16.30, 4. Russia 7.20.66, 5. Repubblica Ceca 7.26.14
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: Discreta partenza per Allegra Francalacci e Federica Cesarini, che reagiscono prontamente allo start prendendo subito il comando delle operazioni. Primi 500 metri a tutta quelli delle azzurre, davanti all’intertempo già con tre secondi sul Canada. Passano in tre, e la Polonia in acqua 1 patisce quasi sei secondi di svantaggio dal doppio leggero di Cesarini e Francalacci, che nonostante il considerevole vantaggio continuano a spingere a 35 colpi per mettere in cassaforte la qualificazione. A metà gara le polacche quarte sono molto distanti dalle azzurre, il cui vantaggio appare irrecuperabile anche per Canada e Giappone, che occupano le altre due posizioni. I secondi 1000 metri per Cesarini e Francalacci altro non sono che una prova delle semifinali, alle quali il doppio leggero italiano accede dominando la propria batteria, sfruttata nel rush finale per testare la chiusura. Italia in semifinale. 1. Italia (Federica Cesarini-Fiamme Oro/Gavirate, Allegra Francalacci-SC Pontedera) 7.01.87, 2. Canada 7.07.89, 3. Giappone 7.15.15, 4. Polonia 7.22.07


SINGOLO PESI LEGGERI UNDER 23 FEMMINILE
Prima batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Olanda 7.28.34, 2. Germania 7.36.31, 3. Svezia 7.37.94, 4. Austria 7.43.69, 5. Portogallo 8.05.22, 6. Moldavia 8.15.29
Seconda batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: Dominatrice della specialità ai Mondiali Junior dello scorso anno a Rotterdam, Clara Guerra torna in gara nel singolo, schierandosi tra i Pesi Leggeri al Mondiale Under 23 di Plovdiv. Dai blocchi della sua batteria esce bene la spagnola Arasa Bonavila, che conduce per le prime centinaia di metri anche se proprio in prossimità dei 500 metri viene ripresa dalla sculler azzurra, che conduce di un solo centesimo. Equipaggi vicinissimi tra loro, passano le prime due e la giapponese Takashima terza è a soli 21 centesimi da Clara Guerra, che però colpo su colpo guadagna sulle rivali, Giappone in primis che nel mentre ha sorpassato la Spagna. E’ decisa l’azione dell’Italia, Clara nel secondo quarto lancia un attacco deciso e a metà gara accumula buon margine sul Giappone e soprattutto sulla norvegese Sture, ora terza e distante quasi quattro secondi. Nel terzo quarto Giappone e Norvegia attaccano e limano qualcosa alla singolista leggera azzurra, che però mantiene la giusta lucidità per mantenere la testa della corsa e soprattutto serrare decisa negli ultimi 300 metri, dove guadagna ancora sul Giappone e sulla Norvegia, che si spegne completamente nell’ultimo quarto di gara. Vittoria convincente per Clara Guerra, che va in semifinale con il Giappone. 1. Italia (Clara Guerra-Pro Monopoli) 7.36.08, 2.Giappone 7.39.59, 3. Norvegia 7.44.56, 4. Russia 7.52.5, 5. Spagna 7.56.23, 6. Tunisia 8.11.52
Terza batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Sudafrica 7.38.46, 2. Francia 7.38.93, 3. Nuova Zelanda 7.45.59, 4. Canada 7.48.60, 5. Stati Uniti 8.14.69


DOPPIO UNDER 23 MASCHILE
Prima batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Gran Bretagna 6.43.19, 2. Nuova Zelanda 6.12.84, 3. Bulgaria 6.25.26, 4. Danimarca 6.26.88, 5. Uzbekistan 6.36.72, 6. Ucraina 6.43.19
Seconda batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Lituania 6.07.57, 2. Olanda 6.09.523. Croazia 6.20.14, 4. Svezia 6.37.31, 5. Estonia 6.39.69
Terza batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Belgio 6.14.72, 2. Germania 6.20.21, 3. Indonesia 6.21.31, 4. Spagna 6.26.78, 5. Thailandia 6.31.50
Quarta batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: Francia e Italia iniziano a battagliare dallo stacco dai blocchi di partenza seguite dalla Slovenia. Al passaggio dei 500 metri la barca azzurra è seconda dietro ai transalpini che continuano a fare l’andatura. A metà gara le posizioni non cambiano con l’Italia che, con 34 colpi, continua la sua corsa al secondo posto, ma prima dell’ultima frazione subisce l’attacco improvviso della Slovenia che supera la barda azzurra che transita terza. Il finale vede la Francia che va a vincere e accede direttamente alle semifinali, mentre Slovenia e Italia tagliano il traguardo rispettivamente al secondo e terzo posto e dovranno affrontare i recuperi. 1. Francia 6.14.84, 2. Slovenia 6.26.51, 3. Italia (Luca Chiumento-SC Padova, Andrea Cattaneo-SC Bissolati) 6.20.23, 4. Serbia 6.40.87, 5. Stati Uniti 6.51.45


DOPPIO UNDER 23 FEMMINILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: Prima batteria del doppio femminile, con i primi tre posti validi per la semifinale da acciuffare per l’Italia, che è stretta in acqua 3 tra Nuova Zelanda e Ungheria. Ben 42 i colpi battuti in partenza da Stefania Gobbi e Valentina Iseppi, che cercano di rimanere agganciate a un’arrembante Germania, prima ai 500 metri ma con solo quattro decimi di vantaggio sulle azzurre. Fuoco di paglia quello delle tedesche, la cui azione si affievolisce mentre all’esterno cresce la Bielorussia, che in poche palate sopravanza tedesche e italiane e si mette a condurre, con circa due secondi e mezzo di vantaggio sulle italiane a metà gara mentre le tedesche scivolano in quarta piazza, passate anche dall’Ungheria. Il vantaggio sul quarto posto ai 1000 metri, appena un secondo e mezzo, non permette a Gobbi e Iseppi di rilassarsi, e infatti le azzurre continuano convinte nella loro azione, che le porta a transitare al penultimo rilevamento sempre in seconda posizione ma con oltre tre secondi di vantaggio sulle ungheresi ora quarte mentre in testa ci sono sempre le bielorusse. Lo sprint finale è più concitato che in altre specialità perché l’Ungheria quarta rimane aggrappata con unghie e denti alla speranza di arrivare al pass per la semifinale, e ci riesce a spese della Germania, che crolla letteralmente mentre l’Italia non si scompone e mantiene salda la sua seconda posizione, alle spalle della Bielorussia che fa segnare il nuovo primato dei Mondiali Under 23 in questa specialità. 1. Bielorussia 6.49.68, 2. Italia (Valentina Iseppi-CC Aniene, Stefania Gobbi-SC Padova) 6.52.41, 3. Ungheria 6.54.52, 4. Germania 6.58.06, 5. Nuova Zelanda 7.06.17
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Grecia 6.54.34, 2. Stati Uniti 6.57.95, 3. Giappone 6.59.96, 4. Norvegia 7.06.77, 5. Moldavia 7.32.47
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Croazia 7.03.02, 2. Russia 7.09.23, 3.Austria 7.12.77, 4. Lituania 7.16.04


DUE SENZA UNDER 23 MASCHILE
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Serbia 6.20.14, 2. Austria 6.21.83, 3. Gran Bretagna 6.22.65, 4. Sudafrica 6.24.59, 5. Ucraina 7.13.70
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: sono Francia e Romania le due barche che si lanciano in avanti sin dalle prime battute imponendo il ritmo di gara agli avversari. Ai 500 metri iniziali l’Italia è quinta dietro a Francia, Romania, Turchia e Germania. Situazione invariata anche al passaggio dei 1000 metri con la barca azzurra che, non riuscendo a risalire dalla posizione iniziale, ha accumulato un notevole ritardo sulle posizioni valide per il passaggio al turno successivo. Nell’ultima frazione situazione immutata con Francia e Romania saldamente nelle prime due posizioni di passaggio, mentre la Turchia sul finale viene attaccata dalla Germania che piega le velleità turche e superandola accede alla semifinale. Italia quinta ai recuperi. 1. Francia 6.20.06, 2. Romania 6.25.50, 3. Germania 6.28.80, 4. Turchia 6.35.44, 5. Italia (Christian Biolcati-Gavirate, Andrea Guanziroli-SC Lario) 6.37.99
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Stati Uniti 6.25.38, 2. Olanda 6.26.64, 3. Moldavia 6.38.31, 4. Bielorussia 6.45.49, 5 Kazakistan 7.16.10


OTTO UNDER 23 FEMMINILE
Prima batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: La Russia fa sentire la propria voce in partenza della prima batteria dell’otto femminile, con l’ammiraglia azzurra in acqua 2 che a 38 colpi cerca di restare in gruppo in questo primo quarto dove l’Italia è quarta ai 500 metri, a quattro secondi e mezzo dal primo posto russo. Passato il push iniziale le azzurre si distendono su un passo attorno ai 35 colpi, mentre gli Stati Uniti sorpassano la Russia, passando con un secondo e quattro decimi di vantaggio in testa ai 1000 metri, dove le azzurre sono quarte alle spalle della Danimarca. La batteria dell’otto rosa fornisce un solo pass diretto per la finale, e le statunitensi sembrano averlo già opzionato, al punto che poco dopo la metà gara le danesi scendono sotto i 30 colpi rinunciando a combattere. Ai 1500 metri l’Usa ha messo luce con la Russia seconda che cerca comunque di fare la propria gara, mentre le azzurre iniziano a pensare al ripescaggio. Vincono le americane che vanno in finale sulle russe facendo segnare per altro il tempo record nella storia dei Mondiali Under 23, battuto poi subito di appena due decimi dal Canada nella batteria seguente. L’Italia chiude terza e va ai recuperi. 1. Stati Uniti 6.00.35, 2. Russia 6.03.58, 3. Italia (Sarah Caverni, Silvia Terrazzi-SC Arno, Elisa Mondelli-Moltrasio, Claudia Destefani-CC Aniene, Veronica Calabrese-Gavirate, Chiara Cianelli-SC Arno, Beatrice Millo-CC Saturnia, Ilaria Broggini-Gavirate, timoniera Arianna Noseda-SC Lario) 6.30.59, 4. Danimarca 6.35.70
Seconda batteria – il primo in finale gli altri ai recuperi: 1. Canada 6.00.13, 2. Germania 6.06.27, 3. Gran Bretagna 6.12.54, 4. Bielorussia 6.17.17

Speciale World Rowing Under23 Championships – Plovdiv