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Campionati Europei di Racice. Risultati e resoconti FINALI A

domenica 28 Maggio 2017

Campionati Europei di Racice. Risultati e resoconti FINALI A


RACICE, 28 maggio 2017


DOPPIO SENIOR MASCHILE: è bella e fluida la barca azzurra che si porta subito al comando delle operazioni con trentotto colpi al minuto seguita dalla Bulgaria. Una condotta di gara che permette agli azzurri di passare primi ai 500 metri inseguiti dalla Bulgaria e dalla Polonia. Mentre gli azzurri continuano a mantenere il ritmo alto di colpi in maniera da mettere al sicuro la posizione acquisita, nelle retrovie c’è battaglia tra Polonia e Bulgaria, quest’ultima superata dai polacchi proprio a ridosso del passaggio dei 1000 metri con l’Italia sempre nettamente in testa. Che spettacolo la barca italiana, con Rambaldi e Mondelli decisi a vincere l’Europeo che si piazzano a trentasei colpi di passo e mettono luce tra loro e gli avversari e a 1500 metri sono primi con 3”53 di vantaggio sulla Polonia. Una Polonia che aumenta notevolmente nell’ultima parte il ritmo tentando di rosicchiare disperatamente il distacco accumulato dall’Italia che sul finale piazza il suo rush finale e stronca la Polonia vincendo il titolo Europeo. Italia medaglia d’oro.
1. Italia (Filippo Mondelli-Moltrasio, Luca Rambaldi-Fiamme Gialle) 6.20.92, 2. Polonia (Miroslaw Zietarski, Mateusz Biskup) 6.22.10, 3. Svizzera (Barnabe Delarze, Roman Roeoesli) 6.24.16, 4. Germania (Max Appel, Timo Piontek) 6.29.55,
5. Bulgaria (Georgi Bozhilov, Kristian Vasilev) 6.31.636. Bielorussia (Dzianis Mihal, Pilip Pavukou) 6.33.46,


DOPPIO SENIOR FEMMINILE: una Germania in grande spolvero si porta subito in avanti e impone il suo ritmo martellante alle avversarie con l’Italia, nelle retrovie, che nella mischia passa quinta ai 500 metri. Le due azzurre a settecento metri tentano un recupero e aumentano i colpi portandoli a 35. Una tattica che le porta a transitare a metà gara in quarta posizione e, quindi, a risalire di una piazza dopo aver superato l’Olanda, Una grande Italia che non teme le avversarie e va ad attaccare le posizioni da podio mentre al comando c’è la Repubblica Ceca spinta dal tifo del pubblico di casa. Ma a 1500 metri l’Italia è terza e si presenta nell’ultima parte in attacco all’Olanda per contenere il ritorno della Germania. Sul finale la barca ceca vince seguita dall’Olanda, ma l’Italia è terza nettamente. Italia medaglia di bronzo. 1. Repubblica Ceca (Kristyna Fleissnerova, Lenka Antosova) 7.04.75, 2. Olanda (Lisa Scheenaard, Marloes Oldenburg) 7.06.24, 3. Italia (Kiri Tontodonati-Cus Torino, Stefania Gobbi-SC Padova) 7.07.79, 4. Germania (Carlotta Nwajide Julia Leiding) 7.10.09,5. Polonia (Olga Michalkiewicz, Joanna Hentka) 7.11.19,6. Norvegia (Thea Helseth, Marianne Madsen) 7.15.30


QUATTRO SENZA PESI LEGGERI: Sono Italia e Russia le barche che iniziano subito a fare l’andatura e al passaggio della prima frazione solo 49 centesimi dividono le due imbarcazioni che iniziano un duello all’ultima palata che alza notevolmente il ritmo di gara. Punta a punta si presentano al passaggio dei primi mille metri con Repubblica Ceca e Turchia a inseguire. L’Italia transita seconda anche al passaggio dei 1000 metri a 88 centesimi dalla Russia e con la barca ceca alle spalle. Ma gli azzurri non vogliono fare i comprimari e cercano di mettere al sicuro il podio attaccando la barca russa e al rilevamento dei 1500 metri per soli due centesimi sono ancora secondi con la Russia che aumenta il ritmo per mettersi al sicuro l’oro, ma la barca azzurra non ci sta e tenta il tutto per tutto per sorprendere sul finale la Russia alzando furiosamente il numero di colpi e per soli 14 centesimi non ci riesce e vince la medaglia d’argento. 1. Russia (Maksim Telitcyn, Aleksandr Bogdashin, Alexander Chaukin, Aleksey Vikulin 6.08.09, 2. Italia (Matteo Pinca-Carabinieri, Martino Goretti-Fiamme Oro, Piero Sfiligoi-CC Saturnia, Catello Amarante-Marina Militare) 6.08.23, 3. Repubblica Ceca (Jan Hajek, Jan Vetesnik, Jiri Kopac, Milan Viktora) 6.14.74, 4. Turchia (Nadir Sahin, Bayram Sonmez, Cem Yilmaz, Ahmet Yumrukaya) 6.22.91, 5. Ungheria (Bence Szabo, David Forrai, Roland Szigeti, Peter Krpesics 6.24.96,


QUATTRO DI COPPIA SENIOR MASCHILE: buona la partenza della barca azzurra che si porta al comando nella primissima parte seguita dalla Gran Bretagna che a trecento metri attacca e al passaggio della prima frazione è prima col quadruplo azzurro secondo. A seicento metri dalla partenza la Lituania in volata si porta in testa seguita dalla Gran Bretagna e dall’Italia che resiste agli attacchi delle retrovie e al passaggio dei mille metri è terza con alle spalle la Polonia staccata di solo 18 centesimi. Una situazione precaria per il podio che l’Italia non vuole vivere e quindi tenta di aumentare il ritmo per scrollarsi di dosso la barca polacca che però reagisce e supera gli azzurri. Al passaggio dell’ultima frazione la Lituania è sempre prima seguita a ruota dai Sudditi di Sua Maestà, dalla Polonia e dall’Italia che tenta subito di attaccare e sul finale, al termine di una regata incerta e combattuta, la barca azzurra si gioca tutte le sue carte e sferra un serrate al cardiopalmo che sorprende la Gran Bretagna che per soli 25 centesimi si vede sfilare dal collo la medaglia di bronzo che finisce nelle mani dell’Italia che tenta di riportare questa specialità ai vertici. Per ora è arrivata a quelli europei con il bronzo vinto dietro alla Polonia, seconda, e alla imprendibile Lituania, prima. 1. Lituania (Dovydas Nemeravicius, Martynas Dziaugys, Rolandas Mascinkas, Aurimas Adomavicius) 5.44.65, 2. Polonia (Dominik Czaja, Dariusz Radosz, Wiktor Chabel, Adam Wicenciak) 5.48.02, 3. Italia (Romano Battisti-Fiamme Gialle, Andrea Panizza-SC Lario, Giacomo Gentili-Fiamme Gialle-SC Bissolati, Emanuele Fiume-Fiamme Gialle-Pro Monopoli) 5.49.13, 4. Gran Bretagna (Thomas Barras, Jack Beaumont, Jonathan Walton, Peter Lambert) 5.49.38, 5. Norvegia (Martin Helseth, Nils Jakob Hoff, Jan Helvig, Olaf Tufte) 5.49.41, 6. Olanda (Nicolas Van Sprang, Koen Metsemakers, Abe Wiersma, Freek Roobers) 5.53.19


QUATTRO SENZA SENIOR MASCHILE: Partenza decisa e convinta della formazione italiana che si porta in testa e con quarantacinque colpi impone il proprio ritmo agli avversari con la Francia e Russia a inseguire, mentre l’Olanda inavvertitamente prende un fragoroso embardee che frena la barca. Al passaggio dei 500 metri l’armo azzurro è primo tallonato sempre dai transalpini e dalla Russia. Ma l’Italia di Montrone e compagni aumenta il ritmo e sfila quasi una barca a metà gara alla Romania che nel frattempo aveva superato la Francia. Una gara durissima che non lascia spazi ad errori, ma gli azzurri sono troppo carichi e motivati per cedere spazio agli avversari e ai 1400 metri hanno una barca di vantaggio sugli inseguitori. Al passaggio dei 1500 metri ancora la barca azzurra al comando seguita a poco meno di tre secondi dalla Romania che non cede ma deve stare attenta al ritorno della Russia che non molla un colpo. Sul finale l’Italia è inarrestabile e nonostante la Romania tenti l’assalto sul traguardo superando la barca russa, l’Italia è nettamente prima e vince il titolo di Campione d’Europa con grande autorevolezza seguita sul podio da Romania e Russia. 1. Italia (Marco Di Costanzo-Fiamme Oro, Giovanni Abagnale-Marina Militare, Matteo Castaldo-RYCC Savoia, Domenico Montrone-Fiamme Gialle) 5.54.52, 2. Romania (Cristian Ivascu, Vlad-Dragos Aigoboae, Ciprina Tudosa) 5.56.07, 3. Russia (Alexandr Stradaev, Daniil Andrienko, Semen Yaganov, Grigorii Shchulepov) 5.56.86, 4. Francia (Benoit Demey, Benoit Brunet, Julien Montet, Edouard Jonville) 5.59.3, 5. Gran Bretagna (Matthews Tarrant, William Satch, Callum MacBrierty, Mohamed Sbihi) 5.59.97, 6. Olanda (Harold Langen, Jasper Tissen, Vincent Van Der Want, Govert Viergegever) 6.06.19,


DOPPIO PESI LEGGERI FEMMINILE: Sono cariche e determinate le due portacolori azzurre che si staccano dai blocchi insieme alle avversarie e con trentanove colpi si mettono a inseguire la Francia che prende un leggero vantaggio sulle avversarie. Al passaggio della prima frazione sono Francia, Polonia e Italia a passare nell’ordine in 80 centesimi di distacco. Una punta a punta che vede sempre le transalpine in leggero vantaggio, ma la barca azzurra non molla e mantiene un colpo in più sulle battistrada, trentacinque, per non perdere il contatto con le posizioni da podio. Italia ancora terza con alle spalle la Gran Bretagna decisa a lottare per risalire, ma al passaggio dei primi mille metri è sempre la Francia ad essere prima seguita dalla Polonia e dall’Italia che prosegue la lotta con la Gran Bretagna per mantenere la posizione. Una gara dura che nella seconda parte vede la Polonia superare la Francia e con l’Italia che non riesce a contenere il ritorno delle britanniche che si tirano dietro anche l’Olanda e al passaggio dei 1500 metri la barca azzurra tranista sesta nonostante tenti ancora di aumentare per ritornare nelle prime posizioni. Sul finale è la Polonia che vince nettamente mentre l’Olanda e la Gran Bretagna si dividono, nell’ordine, le altre due posizioni, con la Francia e l’Italia che avevano fatto l’andatura nella prima parte di gara che terminano in quinta e sesta posizione. Italia sesta. 1. Polonia (Weronika Deresz, Martyna Mikolajczak) 6.58.55, 2. Olanda (Ilse Paulis, Marieke Keijser) 7.02.56, 3. Gran Bretagna (Katherine Copeland, Emily Craig) 7.03.02, 4. Romania (Ionela-Livia Lehaci, Gianina-Elena Beleaga) 7.04.27, 5. Francia (Laura Tarantola, Clair Bove) 7.05.43, 6. Italia (Valentina Rodini-Fiamme Gialle, Federica Cesarini-Gavirate) 7.07.30


DOPPIO PESI LEGGERI MASCHILE: parte bene la barca azzurra che inizia a regatare insieme a Francia e Gran Bretagna per le prime posizioni. A 400 metri l’Italia è seconda dietro alla Francia e a 500 metri il distacco è di solo 68 centesimi. 38 la Francia e 37 l’Italia, sono questi i colpi che fanno alzare il ritmo della gara che inizia a essere interessante per delineare le posizioni di comando, con la Polonia a fare da terzo incomodo. Al passaggio dei 1000 metri è la Francia a transitare prima con la Polonia che, frutto di un attacco a circa novecento metri, passa seconda e terzo posto per la barca azzurra la quale comunque non cede e tenta di ricuperare il gap dalla prima posizione. A 1300 metri sono Italia e Francia ad avere il ritmo di colpi ancora più alto, trentotto, e al passaggio dei 1500 metri l’Italia è nuovamente seconda, ma con la Polonia che reagisce e in volata si porta in seconda posizione trascinandosi anche l’Irlanda. Negli ultimi 200 metri però la barca azzurra reagisce ancora e attacca la Polonia e l’Irlanda con quest’ultima che sprinta ancora e sul finale per soli 26 centesimi l’Italia è terza ai danni di una Polonia che rimane fuori dal podio per il gioco delle prue. Italia terza. 1. Francia (Pierre Houin, Jeremie Azou) 6.17.67, 2. Irlanda (Gary O’Donovan, Paul O’Donovan) 6.20.06, 3. Italia (Pietro Willy Ruta-Fiamme Oro, Stefano Oppo-Carabinieri) 6.20.36, 4. Polonia (Jerzy Kowalsky, Milosz Jankowski) 6.20.52, 5. Germania (Lucas Schaefer, Jason Osborne) 6.26.236. Gran Bretagna (Peter Chambers, Will Fletcher) 6.31.11


DUE SENZA SENIOR MASCHILE: Tornano alla specialità in cui si laurearono iridati Under 23 nel 2014 a Varese Matteo Lodo e Giuseppe Vicino, e lo fanno da bronzo olimpico e campioni mondiali in carica del quattro senza. Il due senza azzurro, stretto in acqua 3 tra Olanda e Francia, effettua una partenza martellante che li proietta subito davanti, con Olanda e Repubblica Ceca subito dietro. Scende a 39 colpi il passo di Vicino, l’Italia al primo rilevamento è in testa con otto decimi sui cechi padroni di casa e quasi un secondo e mezzo sui transalpini. Ai 750 metri gli azzurri hanno messo luce su tutte le altre imbarcazioni fatta eccezione per la Serbia, che rimangia cechi e francesi e a metà gara è seconda a due secondi da Lodo e Vicino. L’exploit ceco si rivela un fuoco di paglia e si spenge la luce dei padroni di casa, Serbia, Francia e poco più indietro Olanda cercano di rimontare l’Italia, ancora in testa e con luce ai 1500 metri. Sale di intensità la Francia, sono più di 40 i colpi battuti dai cugini d’Oltralpe ma è una chiusura decisa e sciolta quella del due senza italiano, una cavalcata impressionante con attori protagonisti Lodo e Vicino, che aumentano a loro volta a far capire che non ce n’è per nessuno, c’è solo la luce tra loro e gli avversari, grazie ad una chiusura che infiamma gli spalti e suggella il titolo europeo per l’Italia! 1. Italia (Matteo Lodo, Giuseppe Vicino-Fiamme Gialle) 6.22.58, 2. Francia (Valentin Onfroy, Theophile Onfroy) 6.25.96, 3. Serbia (Milos Vasic, Nenad Bedik) 6.27.68, 4. Repubblica Ceca (Jakub Podrazil, Lukas Helesic) 6.29.21, 5. Gran Bretagna (Jacob Dawson, Matthew Rossiter) 6.30.46, 6. Olanda (Lex Van Den Herik, Bo Wullings) 6.30.57


DUE SENZA SENIOR FEMMINILE: Italia all’interno nella finale del due senza Senior femminile, dove partono bene Francia e Gran Bretagna, che dopo aver condotto per i primi 400 metri, ai 500 vede il sorpasso della Romania, per soli 19 centesimi, con le azzurre quinte a meno di due secondi dal terzo posto della Danimarca. Scendendo sul passo vanno a delinearsi i ruoli di questa finale, la Romania tiene la testa con mezza barca di vantaggio anche se si fa pericolosa per l’oro l’azione danese, che porta il distacco tra le due barche ai 1000 metri ad appena otto decimi. Serafini e Pelacchi recuperano una posizione sulla Spagna e sono quarte passata la metà gara, appaiono decise a proseguire nella loro azione, anche se ai 1500 metri la lotta per le medaglie appare circoscritta a Romania, Danimarca e Gran Bretagna. In chiusura le romene allungano nettamente sulle avversarie e si involano verso la medaglia d’oro. Per l’argento è Danimarca sulla Gran Bretagna, mentre il due senza rosa italiano chiude quarto, con ampio margine su Francia e Spagna. 1. Romania (Madalina Beres Laura Oprea) 7.00.53, 2. Danimarca (Hedvig Rasmussen, Christina Johansen) 7.04.36, 3. Gran Bretagna (Karen Bennett, Holly Norton) 7.06.65, 4. Italia (Giorgia Pelacchi-SC Lario, Ludovica Serafini-CC Aniene) 7.17.33, 5. Francia (Lea Duret, Claire Chanut) 7.21.25, 6. Spagna (Valeria Palma Vallejo, Maria Ortiz Fernandez) 7.24.01


SINGOLO PESI LEGGERI MASCHILE: Classica serie di ribaltamenti di fronte al via della finale del singolo Pesi Leggeri maschile, che vede l’Italia in gara con Micheletti. Prima la Svizzera, poi l’Ungheria e poi ancora una volta la Svizzera a prendere il comando della corsa, tallonata dalla Norvegia mentre l’Italia è quinta al passaggio dei 500 metri. L’azzurro del doppio leggero all’ultima Olimpiade batte 36 colpi in acqua, stazionando in quinta piazza mentre poco più avanti viaggiano praticamente appaiati l’ungherese Galambos, il norvegese Brun e lo svizzero Schmid, colui che passa in testa a metà gara, dove Micheletti è ancora quinto a due secondi dalla zona podio. Seconda parte di gara intrigante, i concorrenti viaggiano sostanzialmente divisi in due blocchi molto vicini tra loro e ai 1300 metri appare ancora difficile capire come potrà andare a finire. Ai 1500 metri viaggiano in meno di un secondo e mezzo Svizzera, Norvegia e Ungheria, il belga Van Zandweghe mette il turbo e risale la china mentre l’Italia sta pagando lo sforzo profuso fino a questo momento e transita in sesta posizione. Il finale è un thriller, lo svizzero stringe i denti per contenere l’assalto ungherese e soprattutto belga, che sembra non accusare la fatica della rimonta e piomba letteralmente in zona podio. Sul traguardo, la Svizzera riesce nell’impresa di vincere il titolo europeo, con un finale concitatissimo – primi quattro equipaggi in 81 centesimi – in cui l’Ungheria è seconda per soli 13 centesimi e il Belgio scalza la Norvegia dal podio arrivando a sua volta a 19 centesimi dall’oro. Italia sesta. 1. Svizzera (Michael Schmid) 6.51.72, 2. Ungheria (Peter Galambos) 6.51.85, 3. Belgio (Niels Van Zandweghe) 6.51.91, 4. Norvegia (Kristoffer Brun) 6.52.53, 5. Polonia (Artur Mikolajczewski) 6.57.04, 6. Italia (Andrea Micheletti-Fiamme Oro) 7.04.24


SINGOLO PESI LEGGERI FEMMINILE: partenza regolare per l’Azzurra Clara Guerra che inizia subito a rincorrere le avversarie. Dopo circa 250 metri è la Svizzera a condurre seguita dalla Russia e dalla Germania, mentre l’azzurra passa sesta ai 500 metri. La concorrente elvetica non vuole lasciare spazio di manovra alle avversarie e con 35 colpi al minuto cerca di allungare sulle inseguitrici che aumentando il loro ritmo staccano ancora l’azzurra che tenta di reagire, ma a metà gara è sesta mentre al comando è sempre la Svizzera seguita da Russia e Svezia che nel frattempo aveva sorpreso la barca tedesca con un attacco portato a termine prima dei 1000 metri. Nella seconda parte di gara, al passaggio dei 1500 metri, è sempre la Svizzera a dettare le regole del gioco seguita in questo suo forcing dalla Svezia, seconda, e dalla Russia che era stata risucchiata intorno a 1400 metri dalla barca svedese che parte all’attacco della Svizzera che, sul finale, riesce a superare e portarsi al comando di una gara che ha avuto forti colpi di scena. Finale incandescente che vede la Svezia vincere davanti all’Irlanda che sul finale aveva superato di volata la Svizzera che ha pagato la prima parte di gara. La barca azzurra, infine, riesce a ricuperare una posizione e sul finale supera la Germania e si piazza quinta. 1. Svezia (Emma Fredh) 7.36.24, 2. Irlanda (Denise Walsh) 7.38.00, 3. Svizzera (Patricia Merz) 7.39.94, 4. Russia (Anastasia Lebedeva) 7.41.55, 5. Italia (Clara Guerra-Pro Monopoli) 7.46.00, 6. Germania (Leonie Pieper) 7.46.23,


DUE SENZA PESI LEGGERI: Primo equipaggio azzurro in finale quest’oggi è il due senza leggero di Scalzone e Di Mare, in acqua 2 a caccia di medaglia. Allo start parte molto bene la Francia ma dopo poche palate è la Gran Bretagna a insediarsi in testa, sopravanzata però in prossimità dei 500 metri dall’Irlanda, con gli azzurri terzi a un secondo e tre decimi. Appaiono decisi Scalzone e Di Mare, che con passo spedito restano incollati alla Gran Bretagna, sorpassata dagli azzurri ai 1000 metri, dove gli irlandesi sono in testa con poco meno di tre secondi di vantaggio. Spicca la maggiore brillantezza degli azzurri, il capovoga Scalzone non scende mai sotto i 40 colpi e continua a imporre il passo per distanziare ancora gli inglesi e cercare di blindare la medaglia. Ai 1500 metri l’Italia è ancora seconda, poppa-prua con l’Irlanda, all’esterno tenta la risalita la Russia ma gli azzurri cercano di tenere la seconda posizione. Il finale è incandescente, Italia ancora seconda ma all’esterno riemergono i russi, che proprio all’ultimo colpo mettono la punta davanti all’Italia, comunque splendida medaglia di bronzo dopo una gara condotta senza il minimo timore per gli avversari e sempre a tutta. 1. Irlanda (Mark O’Donovan, Shane O’Driscoll) 6.32.34, 2. Russia (Nikita Bolozin, Aleksei Kiiashko) 6.34.74, 3. Italia (Giuseppe Di Mare, Alfonso Scalzone-RYC Savoia) 6.34.89, 4. Gran Bretagna (Joel Cassels, Sam Scrimgeour) 6.39.75, 5. Francia (Vincent Facheux, Guillaume Raineau) 6.44.36, 6. Turchia (Mert Kaan Kartal, Fatih Unsal) 6.46.52

Tabella Riassuntiva Risultati Azzurri
Speciale Europei Assoluti e PL – Racice