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Congresso FISA a Tokyo: proviamo a fare chiarezza sulla discussione  a proposito di specialità olimpiche

martedì 31 Gennaio 2017

Congresso FISA a Tokyo: proviamo a fare chiarezza sulla discussione  a proposito di specialità olimpiche

ROMA, 31 gennaio 2017 – Il canottaggio olimpico è di fronte ad una svolta. Il Comitato Olimpico Internazionale da tempo batte il suo martello sul ferro dell’universalità e della parità numerica dei sessi nelle discipline che fanno parte del programma dei Giochi Olimpici estivi, e al canottaggio non verranno fatti sconti. A febbraio a Tokyo, sede della prossima kermesse a cinque cerchi nel 2020, i delegati del Congresso FISA saranno chiamati a selezionare la proposta per il Programma Olimpico 2020 di canottaggio, che sarà successivamente presentata al CIO per l’esame da parte dell’apposita Commissione, programmata per maggio prossimo. Dopo questa presentazione il responso definitivo si avrà a luglio, quando si terrà il Consiglio Esecutivo del CIO. Tale responso sarà il frutto di anni di ampie consultazioni, da parte della FISA, con le Federazioni Nazionali, per giungere alla proposta migliore possibile, in grado di lasciare intatti gli attuali numeri del canottaggio olimpico.

Le speculazioni riguardanti la proposta FISA e quella in alternativa, presentata invece da alcuni Paesi membri della federazione remiera internazionale, si sono sprecate negli ultimi mesi, con la consueta ridda di voci sulle posizioni più o meno assunte dalle varie Federazioni. A pochi giorni dal Congresso di Tokyo dove, per la Federazione Italiana Canottaggio, parteciperà il presidente Giuseppe Abbagnale insieme al Vice Presidente Luciano Magistri, proviamo a fare luce sulle due proposte e sul perché la FISA consideri la propria come quella in grado di garantire l’integrità del programma remiero a cinque cerchi nel prossimo futuro, e perché non supporterà la proposta alternativa, presentata da Australia, Canada, Cina, Danimarca e Svizzera. La proposta della FISA, ovvero sostituire il quattro senza Pesi Leggeri con il quattro senza femminile, secondo la stessa federazione internazionale mira a lasciare intatto lo status del canottaggio all’interno del programma olimpico, andando nella direzione della parità dei sessi, mantenendo gli attuali 14 eventi – categoria dei Pesi Leggeri inclusa in quanto i due doppi, maschili e femminili, non si toccano – e tendendo la mano all’Agenda 2020 redatta dal CIO.

Nel lavorare alla sua proposta, la FISA ha tenuto conto dei vari campanelli d’allarme che tintinnavano in questi anni da Losanna, su tutti il fatto che il canottaggio fosse sotto la luce dei riflettori in quanto è il terzo sport con il maggior numero di atleti impiegati in un’Olimpiade, ed è anche uno dei pochissimi sport ad aver ottenuto, nella storia a cinque cerchi, una categoria di peso (come solo annoverano il sollevamento pesi e gli sport da combattimento). La proposta alternativa prevede, invece, la sostituzione del quattro maschile con il quattro senza Pesi Leggeri femminile. La FISA ha fatto sapere che non supporterà questa proposta per i seguenti motivi: così facendo le gare pielle alle Olimpiadi aumenterebbero e, non essendo ben visto il fatto che il canottaggio abbia categorie di peso, difficilmente il CIO prenderebbe in considerazione l’ipotesi di aumentare le gare leggere, con il rischio di optare solo per un “taglio” delle specialità, e non per una sostituzione; il quattro senza Pesi Leggeri femminile è difficile da giustificare all’interno di un programma olimpico in quanto non è stato inserito sul programma dei Campionati Mondiali negli ultimi 20 anni.

Per la FISA quindi, presentare una tal proposta potrebbe portare il CIO a ritenere che la stessa federazione internazionale ha ignorato le questioni sollevate per quanto riguarda la categoria leggera, respingendola definitivamente e, nel farlo, cogliendo l’occasione per eliminare la categoria pielle del tutto, riducendo così il numero di eventi e contestualmente anche la quota-atleti. Dall’altra parte, invece, la FISA ritiene che la sua proposta sia l’unica a soddisfare le richieste del CIO, perché risponde alle loro preoccupazioni per quanto riguarda la parità dei sessi, la riduzione degli eventi leggeri, ma mantenendo contemporaneamente l’universalità del canottaggio, la ragione per cui la categoria Pesi Leggeri fu introdotta, a partire da Atlanta 1996, con doppio e quattro senza pielle che entrarono stabilmente nel programma olimpico a discapito del due con e del quattro con. Questa è la situazione attuale delle cose. Il Congresso FISA di Tokyo è ormai vicinissimo. Non resta che attendere.