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Pozzuoli, una città in bilico tra storia, cultura e paesaggio

mercoledì 11 Gennaio 2017

Pozzuoli, una città in bilico tra storia, cultura e paesaggio

ROMA, 11 gennaio 2017 – Dal momento che più volte si è sottolineata l’importanza del canottaggio come veicolo di fondamentale importanza per valorizzare il territorio, vale la pena ricordare che la città che ospiterà i tricolori Indoor domenica 15 gennaio, si caratterizza per uno straordinario patrimonio storico-culturale e paesaggistico. Situata nell’area dei Campi Flegrei, questa bella città, col suo spettacolare lungomare, è nota per un fenomeno molto particolare, il bradisismo, ossia l’attività vulcanica che, in base alla pressione esercitata dai gas sotterranei, fa aumentare e diminuire l’altezza della città rispetto al livello del mare.

Dal punto di vista storico, spicca sicuramente l’Anfiteatro Flavio, struttura voluta dall’Imperatore Vespasiano per dar vita a spettacoli teatrali, concerti e combattimenti tra gladiatori. Si tratta di uno dei maggiori anfiteatri presenti in Italia. Altrettanto affascinante è il Macellum di Pozzuoli, una costruzione risalente tra il I e il II secolo D.C., che inizialmente era definita tempio in maniera impropria poiché la struttura era l’antico mercato cittadino. Pozzuoli custodisce anche una necropoli che inizia dall’odierna via Celle e prosegue quasi fino a Quarto, ai lati della via consolare Campana che da Puteoli conduceva a Capua.

La natura poi è stata particolarmente generosa con la città campana, donandole perle come il Lago d’Averno, un luogo avvolto in un’atmosfera quasi magica. Addirittura il Poeta latino Virgilio lo designò come il luogo attraverso cui accedere agli inferi. Il lago ricopre, infatti, la bocca di un vulcano oramai spento da secoli. E proprio l’attività vulcanica, che caratterizzò nel passato il territorio, a farsi che oggi Pozzuoli custodisca una delle più rinomate località termali, grazie alla presenza dei vapori sulfurei della Solfatara, anche questo un vulcano spento. Vapori che si dice abbiano capacità curative.

La Grotta della Sibilla è un’altra meta a non perdere. Lì è possibile ammirare anche la suggestiva Oasi di Montenuovo, una spettacolare cornice naturalistica di rara bellezza. E queste sono solo alcune delle perle che la zona di Pozzuoli offre e che, senza alcun dubbio, vale la pena visitare prima o dopo la propria gara, magari mangiando del buon pesce freschissimo, dato che la maggior parte dei ristoranti si trova a ridosso del porto, abbinato al pacherò napoletano che ne esalta il gusto. Il tutto innaffiato anche da un buon vino bianco, rosso, Falanghina e Piedirosso o Pèr ‘e palammo. Insomma un campionato e un weekend all’insegna della cultura, dell’agonismo e della buona tavola.