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Sarasota. Le dichiarazioni del quattro con PR3 medaglia di bronzo

sabato 30 Settembre 2017

Sarasota. Le dichiarazioni del quattro con PR3 medaglia di bronzo


SARASOTA (USA), 30 settembre 2017

Lucilla Aglioti (CC Aniene, quattro con PR3 misto, numero quattro): “Ci abbiamo creduto tutti, fino alla fine, abbiamo bramato questo podio con tutte le nostre forze. Ringrazio tutti coloro che hanno sempre creduto in me e in questa avventura, su tutti Tommaso Schettino, con cui abbiamo sempre fatto squadra, superando anche i momenti più duri che si sono presentati in questo percorso. Quando poi ci siamo uniti agli altri compagni siamo diventati una cosa sola, un grande equipaggio”.
Tommaso Schettino (CC Aniene, quattro con PR3 misto, numero tre): “Abbiamo fatto tre gare una più bella dell’altra, in cui siamo costantemente cresciuti fino ad arrivare a questo bronzo. Siamo stati bravi a stare nel gruppo sul passo e poi a guadagnare metro dopo metro nel finale sull’Ucraina. Ringrazio i miei compagni di barca, il mio allenatore Riccardo Dezi, i tecnici federali, in particolar modo Francesco Cattaneo e Giovanni Santaniello, e soprattutto Antonio La Padula, che mi ha fatto una vera e propria lectio magistralis sulla tecnica grazie alla quale sento di essere migliorato molto”.
Luca Agoletto (CC Aniene, quattro con PR3 misto, numero due): “Siamo partiti bene, poi Gaetano è stato bravo a tenerci sul pezzo, facendoci mantenere un passo costante e sempre alti di colpi, per non perdere il contatto. Negli ultimi 500 metri poi ci ha letteralmente portati via lui con le sue indicazioni, le ultime 60 palate sono state perfette”.
Paola Protopapa (CC Aniene, quattro con PR3 misto, capovoga): “Ringrazio Riccardo Dezi, il mio allenatore da 30 anni, colui che riesce sempre a tirare fuori il meglio di me, e questa è una grande virtù. Tra i 1000 e i 1500 metri e nel finale ho spesso chiuso gli occhi, ho dato tutto quello che avevo per questa medaglia”.
Gaetano Iannuzzi (CC Aniene, quattro con PR3 misto, timoniere): “Siamo partiti bene, riuscendo a contenere l’Ucraina che sapevamo essere molto forte allo start. Poi sul passo non abbiamo mai perso di vista gli Stati Uniti, e questo ci ha permesso di credere al podio, al quale siamo arrivati grazie a una grande ultima parte, chiamavo un via ogni 100 metri e la barca rispondeva alla perfezione”.

Speciale Mondiali Assoluti, PL, Para-Rowing – Sarasota