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Sarasota. Risultati e resoconti FINALI 29/09

venerdì 29 Settembre 2017

Sarasota. Risultati e resoconti FINALI 29/09


SARASOTA (USA), 29 settembre 2017


QUATTRO DI COPPIA PESI LEGGERI FEMMINILE: Buona la partenza dell’Italia che nella prima parte impone il suo ritmo, ma dopo trecento metri la Cina la supera e al passaggio della prima frazione la barca azzurra è seconda dietro alla Cina per un solo centesimo, il classico gioco delle punte. All’altezza dei settecento metri le azzurre sferrano il loro attacco dopo aver assorbito quello delle cinesi e si porta al comando transitando prime al passaggio di metà gara. Sono belle le azzurre, con un gesto tecnico davvero eccellente. Il loro ritmo di gara è di 37 colpi al minuto tanto da permettergli di rimanere in testa anche al passaggio dell’ultimo rilevamento. Un passaggio però con alle spalle, praticamente sulla stessa linea, l’Australia e la Cina sempre pericolosissime. A quattrocento metri le azzurre sferrano il loro rush finale per fiaccare il ritorno della barca australiana e questo le consente di volare sul traguardo e vincere una splendida medaglia d’oro che porta le nostre azzurre nell’olimpo del canottaggio mondiale. Una gara da manuale in cui tutto è stato studiato e le ragazze hanno messo in campo la migliore tattica di gara. Italia medaglia d’oro. 1. Italia (Asja Maregotto-SC Padova, Paola Piazzolla-Fiamme Rosse, Federica Cesarini-Fiamme Oro/Gavirate, Giovanna Schettino-CC Aniene) 6.33.97, 2. Australia (Amy James, Alice Arch, Georgia Miansarow, Georgia Nesbitt) 6.35.47,3. Cina (Xulian Xuan, Ling Shen, Dandan Pan, Fang Chen) 6.36.33, 4. Canada (Patricia Mara, Jennifer Casson, Jill Moffatt, Ellen Gleadow) 6.36.46, 5. Gran Bretagna (Gemma Hall, Robyn Hart-Winks, Madeleine Arlett, Eleanor Piggott) 6.47.94, 6. Giappone (Atsumi Fukumoto, Ai Kawamoto, Natsumi Yamaryo, Ai Tsuchiya) 6.49.62.


QUATTRO DI COPPIA PESI LEGGERI MASCHILE: In avvio l’Italia parte bene nella bagarre iniziale, poi è l’equipaggio francese a piazzarsi in testa e a transitare primo ai 500 metri, con Micheletti e compagni quarti ma a meno di un secondo dalla prima posizione. La Grecia cresce nel secondo quarto e rimangia prima la Gran Bretagna e poi la Francia, passando avanti a tutti a metà gara, in cui l’Italia è sempre momentaneamente giù dal podio ma attaccata ai sudditi di Sua Maestà. Oltre 40 i colpi in acqua al minuto per Mulas, Amarante, Goretti e Micheletti, che non mollano la presa essendo solo a 75 centesimi dalla Francia terza ai 1500 metri, mentre comanda sempre la Grecia. Gli ultimi 500 metri sono uno spettacolo, la Francia innesta il turbo e in pochi metri riprende inglesi e greci, i quali crollano dal primo al terzo posto, insidiati per il bronzo dagli azzurri che salgono a 47 colpi e danno il massimo per rientrare in zona medaglia. I discendenti dell’Olimpo trovano però lo spunto residuo per lasciare il quartetto leggero italiano a mani vuote. Francia campione su Gran Bretagna e Grecia, l’Italia è quarta per meno di mezzo secondo.
1. Francia (Francois Teroin, Damien Piqueras, Maxime Demontfaucon, Stany Delayre) 5.51.85, 2. Gran Bretagna (Edward Fisher, Zak Lee-Green, Peter Chambers, Gavin Horsburgh) 5.52.02, 3. Grecia (Ninos Nikolaidis, Panagiotis Magdanis, Spyridon Giannaros, Eleftherios Konsolas) 5.53.64, 4. Italia (Matteo Mulas-CL Terni, Catello Amarante-Marina Militare, Martino Goretti, Andrea Micheletti-Fiamme Oro) 5.54.12, 5. Giappone (Hideki Omoto, Mitsuo Nishimura, Yasushi Fukui, Kazuki Nara) 5.56.99, 6. Svizzera (Matthias Fernandez, Andri Struzina, Fiorin Rueedi, Pascal Ryser) 5.58.33.


DUE SENZA PESI LEGGERI MASCHILE
: grande partenza azzurra che si porta subito in testa, ma dopo cento metri è la Gran Bretagna a passare al comando, ma con l’Italia praticamente incollata che inizia a battagliare con la barca irlandese che tenta subito di superare la formazione azzurra, cosa che gli riesce per 13 centesimi al passaggio dei 500 metri, quando l’Italia è terza. In volata, però l’Irlanda ricupera con 45 colpi al minuto sulla Gran Bretagna e si pone in testa alla gara con l’Italia sempre terza, ma che a novecento metri, con un attacco ben assestato, supera la barca inglese e transita seconda a mezza barca dall’Irlanda. A 1300 metri il Brasile affianca l’Italia riuscendo a superarla, mentre in testa è sempre l’Irlanda. Al passaggio dei 1500 metri l’Italia è terza dietro al Brasile e all’Irlanda. Il finale è incandescente con la barca azzurra che attacca i verde-oro aumentando i colpi e li supera e sul finale attacca ancora l’Irlanda in difficoltà, ma il traguardo mette termine alla corsa degli azzurri che si piazzano secondi vincendo uno straordinario argento dietro all’Irlanda autrice di una regata unica per il grande numero di colpi che è riuscita a tenere fino alla fine. Italia medaglia d’argento. 1. Irlanda (Mark O’Donovan, Shane O’Driscoll) 6.32.42, 2. Italia (Giuseppe Di Mare, Alfonso Scalzone-RYC Savoia) 6.34.20, 3. Brasile (Xavier Vela Maggi, William Giaretton) 6.35.30, 4. Gran Bretagna (Joel Cassels, Sam Scrimgeour) 6.37.56, 5. Russia (Nikita Bolozin, Aleksei Kiiashko) 6.45.52, 6. USA (John Devlin, Alex Twist) 6.59.01.


DUE CON: buona la partenza della barca azzurra che si porta subito alle spalle dell’Australia che inizia a fare l’andatura. Una formazione, quella aussie, che prende subito il largo mettendo luce tra lei e gli inseguitori tra cui l’Italia che transita sesta nella prima frazione, mentre nelle posizioni da podio oltre all’Australia ci sono la Gran Bretagna e l’Ungheria. Ma siamo ai primi 500 metri e nulla è perduto e l’Italia continua ad attaccare mentre l’Australia al comando allunga il distacco e a metà gara è prima con oltre cinque secondi di vantaggio sulla Gran Bretagna, seconda davanti alla Germania che nel frattempo aveva superato la barca ungherese. L’Italia è sesta ma a una barca di distanza dal podio. Al passaggio dei 1500 metri l’Italia ricupera una posizione e transita quinta dietro alla Germania, quarta, superata nuovamente dall’Ungheria, mentre Australia e Gran Bretagna si dividono le prime due posizioni. Negli ultimi quattrocento metri si scatena la barca ungherese che va all’attacco prima della Gran Bretagna, che viene superata e in questa bagarre si accoda la Germania che supera la barca inglese, e poi risucchia tutto il vantaggio accumulato dall’Australia e in volata, con un rush finale al cardiopalmo, vince il titolo davanti ad un’esterrefatta Australia, terza Germania e fuori dal podio la Gran Bretagna con l’Italia che chiude al quinto posto dietro agli inglesi. 1. Ungheria (Adrian Juhasz, Bela Simon Jr., tim. Andrea Vanda Kollath) 6.54.80, 2. Australia (Darcy Wruck, Angus Widdicombe, tim. James Rook) 6.56.60, 3. Germania (Malte Grossmann, Finn Schroeder, tim. Jonas Wiesen) 6.58.37, 4. Gran Bretagna (Thomas Ford, Timothy Clarke, tim. Harry Brightmore) 7.01.61, 5. Italia (Jacopo Mancini-Tevere Remo, Vincenzo Abbagnale-Marina Militare, tim. Riccardo Zoppini-SC Varese) 7.08.69, 6. Spagna (Jaime Lara Pacheco, Marco Sardelli Gil, tim. Tomas Jurado Diaz) 7.13.04

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