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Trakai. Le dichiarazioni dei protagonisti

domenica 6 Agosto 2017

Trakai. Le dichiarazioni dei protagonisti


TRAKAI, 06 agosto 2017


QUATTRO CON (Medaglia d’oro)

Leonardo Apuzzo (CN Stabia, capovoga): “Sentivo la barca che rispondeva e da dietro i miei compagni che erano determinati a dare tutto. Ogni cosa che il timoniere ci diceva di fare vedevamo che la barca rispondeva in maniera forte e decisa. Nella prima parte siamo stati freddi a non correre dietro alla Svizzera, ma l’abbiamo lasciata sfogare e poi raggiunta e superata e sul finale abbiamo dato tutto perché oltre a vincere volevamo il distacco e cosi è stato. Felicissimo di essere sul gradino più alto del podio mondiale. Grazie a tutta la mia famiglia, ma in particolare a mia mamma. Un grande grazie, come hanno fatto tutti gli altri, anche ad Agostino Abbagnale, Catello Amarante, Dino Calabrese e Gioacchino Cascone”.
Aniello Di Ruocco (CN Stabia, numero due): “Sono quattro anni che preparo questa gara, ma alla fine sono riuscito ad agguantare questo sogno incredibile. Sono felicissimo perché abbiamo fatto una gara da manuale come volevano farla e come volevamo che fosse questa regata mondiale. La prima parte è stata più dura perché abbiamo ricuperato la Svizzera e la Germania che avevano qualche colpo in più rispetto a noi, ma il nostro passo è stato migliore e nella seconda parte abbiamo dimostrato di essere più forti. Un grazie e una dedica alla mia famiglia e allo Stabia. Grazie e grazie anche ad Agostino Abbagnale, Catello Amarante, Dino Calabrese e Gioacchino Cascone. Grazie a tutti quelli che hanno creduto in noi e ai tecnici federali”.
Aniello Sabbatino (CN Stabia, numero tre): “Abbiamo fatto la nostra gara. Li abbiamo fatti sfogare e alla fine li abbiamo superati tutti. Sono davvero contento di aver vinto questo mondiale che mi ripaga dei tanti giorni di raduno fatti e del lavoro giornaliero svolto in società. Dedico la medaglia alla mia famiglia e alla mia ragazza. Ringrazio Agostino Abbagnale, Catello Amarante che mi ha sempre sostenuto, Dino Calabrese e Gioacchino Cascone. Grazie anche a tutti quelli che hanno tifato Italia”.
Federico Dini (SC Firenze, numero 4): “Una grande gara davvero, anche se nei primi 500 metri la Svizzera era davanti non abbiamo mai perso la concentrazione perché sapevamo cosa fare. Per 1500 metri non abbiamo fatto altro che mettere a frutto tutto l’allenamento e tutte le ore di barca che avevamo alle spalle e abbiamo vinto una medaglia d’oro fantastica. Sono felicissimo di questa medaglia. Ringrazio la mia società, la Canottieri Firenze, e il mio allenatore Luigi De Lucia. Una dedica speciale va a Filippo Galli. Grazie anche a tutti i tecnici federali”.
Riccardo Zoppini (SC Varese, timoniere): “Una bella gara davvero durante la quale tutto l’equipaggio è stato concentrato su quello che dovevamo portare a termine e cioè vincere il mondiale. E’ stato stupendo, siamo stati sempre in testa a parte nei primi mille metri dove la Svizzera ha cercato il colpaccio ma non ce l’ha fatta perché noi eravamo, anzi siamo i più forti al mondo. Ringrazio la mia famiglia, la mia società e Enrico D’Aniello per i consigli ricevuti. Grazie a tutti”.


QUATTRO DI COPPIA MASCHILE (Medaglia di bronzo)

Leonardo Radice Karoschitz (RCC Cerea, capovoga): “La cosa che più mi dispiace sono i 17 centesimi che ci distaccano dalla Gran Bretagna perché davvero abbiamo dato tutto quello che avevamo. Prima di scendere in acqua ho detto ai miei compagni: ‘diamo tutto diamo tutto ad ogni palata e metro così non avremo rimpianti’ e rimpianti non ne abbiamo ma questo poco distacco dal secondo ci dovrà dare la forza di fare sempre meglio. Felice del risultato comunque. Dedico la medaglia e ringrazio mia madre che mi sta seguendo qui, grazie a mio padre che mi sta seguendo da casa con il resto della famiglia e poi al mio allenatore Giuseppe Carando, che ha sempre creduto in me, e a Federico Vitale con quale coltivo un bellissimo rapporto. Grazie anche a tutti i miei amici che mi hanno aiutato anche a crescere. Grazie a tutti”.
Nunzio Di Colandrea (Ilva Bagnoli, numero due): “Ci abbiamo provato fino alla fine e non ci siamo mai risparmiati. Colpo su colpo l’obiettivo era superare la Gran Bretagna e poi provare ancora. È andata cosi, questi 17 centesimi mi bruciano, ma questo è lo sport e va bene così. Comunque contento di questa medaglia di bronzo. Una medaglia che dedico alla mia famiglia, al mio allenatore Mimmo Perna e ad Agostino Abbagnale per il tempo passato al College che mi ha fatto crescere come uomo e come atleta. Grazie a tutti”.
Gabriele D’Alfonsi (Fiamme Gialle, numero tre): “E’ stata una gara davvero combattuta palata su palata. Non ci siamo mai risparmiati perché volevamo arrivare più in alto possibile, peccato per quei centesimi che ci dividono dall’argento ma più di questo non potevamo fare. Vorrà dire che ci alleneremo di più per fare ancora meglio. Grazie alla mia famiglia che ha tifato per me insieme ai miei amici. Grazie ai miei allenatori Nicola Moriconi e Rocco Pecoraro e alle Fiamme Gialle. Sono comunque contentissimo di questo risultato”.
Danilo Amalfitano (RYCC Savoia, numero quattro): “E’ stata durissima, ma alla fine siamo arrivati sul podio. Mi dispiace che nonostante abbiamo dato tutto quello che avevamo non siamo riusciti a superare la Gran Bretagna che, nonostante l’abbiamo attaccata per tutti i duemila metri, ha sempre retto. Va bene, ci contentiamo di questo bronzo e ci rifaremo in futuro. Grazie ai miei tecnici Mariano Esposito e Andrea Coppola, alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto, ai miei amici. Grazie a tutti loro se sono arrivato sul podio mondiale. Grazie a tutti”.

Speciale World Rowing Junior Championships – Trakai