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Mondiali Universitari. Risultati e resoconti RECUPERI E SEMIFINALI

sabato 3 Settembre 2016

Mondiali Universitari. Risultati e resoconti RECUPERI E SEMIFINALI

POZNAN, 03 settembre 2016

SINGOLO FEMMINILE
Primo recupero – I primi due in finale, gli altri in finale B La Germania in conduzione del recupero del singolo rosa che vede Giada Colombo inseguire una delle prime due posizioni dalla seconda corsia, proprio a fianco della tedesca che guida il gruppo ai 500 metri con nove decimi sull’Olanda e due secondi proprio sull’Italia. Nel secondo quarto guadagna ancora qualche decimo la teutonica mentre il divario tra l’olandese e l’azzurra resta praticamente immutato, con Colombo che a metà gara paga un gap di un secondo e tre decimi dalla Orange, ancora a tiro. L’Olanda capisce che l’azzurra è un pericolo e incrementa poco dopo i 1000 metri, un attacco che le permette di guadagnare ancora qualcosa perché ai 1500 metri mentre la Germania comanda più avanti, sono tre i secondi che separano l’olandese dall’azzurra. Il rush finale non porta a capovolgimenti di fronte, vince la Germania con circa tre secondi sull’Olanda mentre l’Italia è terza e domani disputerà la finalina con Australia e Taipei. 1. Germania 7.54.39, 2. Olanda 7.57.23, 3. Italia Giada Colombo (SC Cernobbio) 8.05.50, 4. Australia 8.10.83, 5. Taipei 8.35.73
Secondo recupero – I primi due in finale, gli altri in finale B 1. Repubblica Ceca 7.56.47, 2. Irlanda 7.57.24, 3. Gran Bretagna 8.08.47, 4. Finlandia 8.42.26

SINGOLO PESI LEGGERI FEMMINILE
Recupero – I primi due in finale, gli altri in finale B Vuole lasciare il segno Federica Pala in questi Mondiali Universitari, e prova già dalla partenza a imporre il proprio ritmo per sfiancare le avversarie e andare a prendersi uno dei primi due posti che valgono la finale. La tattica garibaldina della pielle azzurra paga già ai 500 metri dove passa in testa ma con un margine non ancora rassicurante ovviamente, un secondo sulla Polonia e poco meno di due sulla Gran Bretagna, motivo per cui Pala continua a spingere forte nella seconda frazione, arrivando a metà gara con oltre tre secondi e mezzo sulla inglese ora seconda e quattro sulla polacca. E’ sicuro l’incedere della sculler leggera azzurra che anche nella terza frazione non molla un metro, andando proprio nei terzi 500 metri a legittimare la sua leadership: tre i secondi sulla Suddita di Sua Maestà e soprattutto otto sulla polacca padrona di casa, un vantaggio che permette a Federica Pala di amministrare il finale, dove va a vincere conquistano la finale con due secondi sull’inlese mentre la Polonia va in finale B con Svizzera, Taipei e Bielorussia. 1. Italia Federica Pala (CLT Terni) 8.05.07, 2. Gran Bretagna 8.07.13, 3. Polonia 8.11.13, 4. Svizzera 8.31.66, 5. Taipei 8.38.43, 6. Bielorussia 8.43.31

SINGOLO PESI LEGGERI MASCHILE
Prima semifinale – I primi tre in finale, gli altri in finale B Parte forte Federico Gherzi, che vuole subito guadagnare sugli avversari in questa semifinale che vale tre pass per la finalissima iridata di domani. Lo start del singolista pielle azzurro permette lui di passare in testa ai 500 metri con otto decimi sulla Repubblica Ceca mentre in terza posizione il Canada è a un secondo e mezzo e soprattutto il Sudafrica quarto ha già quattro secondi da recuperare. Non vuole solo la finale Gherzi, ma la vuole vincendo per assicurarsi una corsia peggiore e così si distende trovando un passo che lo porta a incrementare a metà gara il vantaggio sugli avversari che sembrano lottare ormai solo per le restanti due posizioni. Italia in testa anche al terzo intertempo dove ormai il vantaggio di Gherzi è rassicurante, sette secondi e mezzo sul sudafricano quarto, una situazione che gli permette di controllare in chiusura, dove conferma la prima piazza mantenuta per tutta la gara andando in finale assieme al canadese, a tre secondi, mentre per il terzo posto crolla clamorosamente il portacolori ceco, che lascia il terzo posto al Sudafrica. 1. Italia Federico Gherzi (SC Esperia) 7.07.04, 2. Canada 7.09.93, 3. Sudafrica 7.11.73, 4. Repubblica Ceca 7.22.11, 5. Olanda 7.26.75, 6. Finlandia 7.40.92
Seconda semifinale – I primi tre in finale, gli altri in finale B 1. Polonia 7.08.80, 2. Ungheria 7.12.02, 3. Slovacchia 7.13.18, 4. Australia 7.16.86, 5. Austria 7.20.55, 6. Irlanda 7.30.46

SINGOLO MASCHILE
Prima semifinale – I primi tre in finale, gli altri in finale B
1. Repubblica Ceca 7.05.61, 2. Germania 7.06.89, 3. Ungheria 7.07.58, 4. Olanda 7.14.11, 5. Francia 7.17.94, 6. Svizzera 7.18.96
Seconda semifinale – I primi tre in finale, gli altri in finale B Federico Garibaldi in acqua 2 tra Monaco e Polonia, all’assalto della finale iridata nel singolo. Proprio il singolista del Principato cerca la sortita allo start e guadagna margine sugli avversari in partenza, troppo irrisorio però tant’è che ai 500 metri conduce il Canada sulla Polonia per tre decimi, poco indietro Monaco mentre l’azzurro è in quarta posizione a un niente dalla terza. Il padrone di casa scivola via bene sulle acque amiche e trova il passo che ai 1000 metri lo porta al comando con un secondo e mezzo sul canadese e un ulteriore secondo su Monaco mentre Garibaldi è ancora quarto, a un secondo e quattro decimi dal terzo e ultimo posto utile per l’ingresso in finale. Garibaldi però ci crede e fa bene, lancia l’attacco ai 1200 metri e si rifà sotto al concorrente del Principato, al penultimo intertempo l’azzurro è ancora quarto ma continua a salire e pochissimo dopo i 1500 metri lo rimangia prendendosi la terza posizione e addirittura mettendo nel mirino il canadese. Negli ultimi 350 metri crolla Monaco, la Polonia va a vincere mentre l’Italia di Garibaldi si prende la finale con il terzo posto a ridosso del Canada dopo una combattiva seconda parte di gara. 1. Polonia 7.03.66, 2. Canada 7.06.62, 3. Italia Federico Garibaldi (SC Elpis) 7.08.72, 4. Monaco 7.17.20, 5. Nuova Zelanda 7.22.53, 6. Estonia 7.27.61

DUE SENZA MASCHILE
Prima semifinale – I primi tre in finale, gli altri in finale B Sono Repubblica Ceca e Australia a dettare il ritmo di questa semifinale del due senza, dove Brezzi Villi e Parma cercano uno dei tre posti per la finalissima. Al passaggio dei 500 metri cechi e australiani hanno già provato a fare il vuoto mentre l’Italua terza guida il gruppetto degli inseguitori, con la Polonia però alle calcagna a soli 15 centesimi. Scesi sul passo i cechi riescono a scrollarsi di dosso gli Aussie e a prendere il comando in solitario mentre alle spalle dei due battistrada prosegue la punta a punta tra gli azzurri e i polacchi, con l’Italia che a metà gara ha guadagnato qualcosa e ora ha otto decimi sui padroni di casa che però non mollano, incalzati anche dalla Russia. Ai 1300 metri la gara si fa incandescente, la Russia piazza un attacco forsennato e in pochi metri sorpassa italiani e polacchi, passando in terza posizione al penultimo rilevamento con mezzo secondo su Brezzi Villi e Parma, che a loro volta hanno appena quattro decimi sulla Polonia quinta. La chiusura è una lotta solo per il terzo posto perché Repubblica Ceca e Australia confermano in scioltezza le prime due posizioni. Dietro è guerra di nervi tra Russia, Italia e Polonia e proprio questi ultimi tirano fuori dal cilindro il serrate decisivo che ribalta le posizioni: la Polonia rimangia italiani e russi e va in finale, Russia quarta e Italia quinta in finale B assieme alla Francia. 1. Repubblica Ceca 6.49.89, 2. Australia 6.51.81, 3. Polonia 6.53.37, 4. Russia 6.54.97, 5. Italia Nicholas Brezzi Villi, Federico Parma (CC Saturnia) 6.59.44, 6. Francia 7.04.16
Seconda semifinale – I primi tre in finale, gli altri in finale B 1. Nuova Zelanda 6.50.96, 2. Finlandia 6.52.31, 3. Gran Bretagna 6.54.14, 4. Cina 6.55.21, 5. Canada 7.05.91, 6. Estonia 7.26.99

DOPPIO MASCHILE
Primo recupero – I primi due in finale, gli altri in finale B L’Italia esce molto bene dai blocchi di questo recupero del doppio, vogliono la finale Ghezzo e Martini e cercano subito di evitare noie insediandosi in testa e transitando primi ai 500 metri, con otto decimi sul Canada e poco meno di un secondo e mezzo sulla Nuova Zelanda. Equipaggi tutti in due secondi al primo rilevamento ma piano piano si definiscono i ruoli e l’Italia appare protagonista, mette luce sui Kiwi terzi e guadagna ancora sui canadesi, secondi a poco più di un secondo a metà gara e gli unici a tenere attualmente il passo italiano mentre gli All Blacks pagano già quasi due secondi e mezzo. Prosegue sostenuto il passo azzurro e non possono fare altrimenti Ghezzo e Martini perché dietro Canada e Nuova Zelanda vogliono giocarsi il tutto per tutto e continuano a spingere mentre Finlandia e Russia sono ormai fuori. Ai 1500 metri l’Italia conduce con un secondo e quattro decimi sui canadesi e due secondi e quattro sui neozelandesi ma si preannuncia una chiusura infuocata perché gli azzurri sembrano avere le gambe un po’ appesantite dopo la grande prestazione sin qui offerta mentre dietro di loro gli inseguitori mordono le caviglie. Nel serrate Canada e Nuova Zelanda si fanno pericolosamente sotto ma gli azzurri rispondono per le rime agli attacchi e restano aggrappati alla prima posizione andando a vincere una semifinale coraggiosa e sempre condotta in testa, con soli cinque centesimi sui canadesi mentre il doppio dei Kiwi è terzo a soli 39 centesimi dalla prua azzurra. Italia in finale. 1. Italia Michele Ghezzo (CC Saturnia), Simone Martini (SC Padova) 6.32.13, 2. Canada 6.32.18, 3. Nuova Zelanda 6.32.52, 4. Finlandia 6.45.39, 5. Russia 6.49.84
Secondo recupero – i primi due in finale, gli altri in finale B 1. Polonia 6.35.10, 2. Repubblica Ceca 6.37.88, 3. Olanda 6.42.65, 4. Francia 6.42.94, 5. Irlanda 6.50.70