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C.C. Roma: Valentina vola a Rio, il Circolo sogna con lei

mercoledì 31 Agosto 2016

C.C. Roma: Valentina vola a Rio, il Circolo sogna con lei

ROMA, 31 agosto 2016 – Vale non sta nella pelle. C’è chi i sogni li tiene chiusi in un cassetto e magari lì li dimentica, lei li ha nelle mani. Li stringe forte afferrando i remi. Colpo dopo colpo, la fatica e quel traguardo che non arriva mai. In attesa del volo che la porterà a Rio de Janeiro, è come se rivivesse nella sua testa tutti i gesti, i rituali e finanche le sensazioni di un’avventura unica, intensa, trascinante, cominciata qualche tempo fa. Il canottaggio è entrato nella sua vita quasi per gioco, prima di diventare lui stesso vita. E Valentina è lì, pronta a respirare tutto.

Giovedì 30 agosto 2016. Accanto a Valentina Grassi, in aeroporto, Bruno Mascarenhas, il Direttore Tecnico per il Remo del Circolo Canottieri Roma che conosce bene l’ambiente olimpico. C’è anche lui a salutarla, a ridere e a scherzare come ha sempre fatto. Sin da quando, cinque anni fa, la mise per la prima volta su una barca. La ragazza frequentava un corso per amatori organizzato dal Circolo, un corso scelto per sgranchirsi un po’ e magari sfidare i pregiudizi. Valentina, ipovedente, li sfida da sempre. Stasera vola a Rio per prendere parte alle Paralimpiadi 2016.

“Era quello che volevo – spiega la 27enne originaria di Cividale del Friuli – mi sono ammazzata di fatica e alla fine il duro lavoro ha premiato. Sorpresa? Non esattamente. Mi impegno in vista di Rio dal 2012. Soltanto una pausa lo scorso inverno dovuta a motivi familiari, ma poi mi sono rimessa sotto e ora ecco le Paralimpiadi. Non mi sento certo arrivata. I sacrifici non sono finiti”. Valentina Grassi occuperà il posto a prua sulla barca azzurra del quattro con misto LTA, sigla che sta per legs-trunk-arms; le gambe, il tronco e le braccia che gli atleti utilizzano in questa categoria. Equipaggio d’esperienza: capovoga è Florinda Trombetta, già presente a Londra quattro anni fa; posto due per Luca Lunghi; tre per Tommaso Schettino; al timone Giuseppe “Peppiniello” Di Capua. Vale, da par suo, vanta un bronzo iridato, ma non si accontenta.

“Nei raduni tenuti a Sabaudia abbiamo fatto molto per trovare il giusto affiatamento. L’obiettivo, a questo punto, è di fare il meglio possibile. Il campo gara (la laguna Rodrigo de Freitas già utilizzata nel corso del programma olimpico, ndr) è durissima, molto complessa da interpretare. Per vincere serve tanta bravura, ma anche tanta forza”. Venerdì 9 settembre, dalle 13.30 italiane, le batterie. Il giorno dopo, a partire dalla stessa ora, i ripescaggi. Domenica 11 si assegneranno le medaglie. Vale e gli altri non stanno nella pelle, no. Tutti lì a stringere sogni.

Christian Marchetti
Circolo Canottieri Roma
Addetto Stampa