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Il quattro senza junior, sesto ma non sconfitto

domenica 28 Agosto 2016

Il quattro senza junior, sesto ma non sconfitto

ROTTERDAM, 28 agosto 2016 – “Ci è rimasto un remo sotto, e ci siamo fermati. E’ andata così”. Gli occhi gonfi di lacrime, gli abbracci dei compagni e degli allenatori che cercano di rendere più dolce un epilogo inconsolabile. Edoardo Benini (VVF Tomei) assieme a Raffaele Serio (RYCC Savoia), Matteo Della Valle (SC Elpis) e Edoardo Lanzavecchia (SC Armida) ha accarezzato la medaglia di bronzo nel quattro senza ai Mondiali Junior di Rotterdam, sfumata in favore della Germania a 50 metri dal traguardo, quando un filaremo occorso a causa del vento tremendo che spazzava in quel momento il Willem-Alexander Baan ha frenato la corsa al podio della barca azzurra, che ha poi chiuso la finale in sesta posizione. Una finale che l’Italia aveva condotto fino a quel momento con sagacia tattica, lasciando sfogare le favorite per poi iniziare poco dopo la metà gara un recupero che l’aveva portata in terza posizione prima del rush finale a ridosso della Gran Bretagna seconda, mentre la Romania si involava indisturbata verso il titolo mondiale. Poi, ai 1950 metri, quando gli azzurri stavano completando la rimonta anche sugli inglesi, il pesce, il filaremo incubo di ogni canottiere, che si materializza nel momento peggiore possibile, lasciando all’Italia solo le lacrime. Un incidente di percorso che nel canottaggio esiste e con il quale ogni nazione, periodicamente, è costretta a fare i conti in una gara cruciale. Il filaremo dà, il filaremo toglie, e la riprova la dà proprio il Mondiale Junior di Rotterdam: la Germania, vinto il bronzo nel quattro senza grazie al pesce preso dall’Italia, pochi minuti dopo saluta la chance di titolo mondiale nel quattro di coppia femminile, dove le tedesche, passata la metà gara e in testa sulla Cina, dicono addio al sogno iridato per lo stesso motivo. Un avvenimento che non consola gli azzurri, che si vedevano già con il bronzo al collo. “Questo bronzo non lo abbiamo perso” ripete Benini, “non abbiamo la medaglia al collo, ma non lo abbiamo perso, non siamo stati sconfitti”. Sacrosanta verità e punto di ripartenza per lui, Serio, Della Valle e Lanzavecchia, chiamati adesso a rialzarsi per andare in futuro a riprendersi ciò che gli spettava oggi a Rotterdam.

 
La sequenza del filaremo del quattro senza azzurro