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Spartaco Barbo, Capo Settore Under 23 maschile: “Tutti gli equipaggi  hanno onorato la maglia che hanno indossato”

sabato 27 Agosto 2016

Spartaco Barbo, Capo Settore Under 23 maschile: “Tutti gli equipaggi  hanno onorato la maglia che hanno indossato”

ROTTERDAM, 27 agosto 2016 “Abbiamo portato a Rotterdam la squadra al completo iscrivendo dodici equipaggi, otto dei quali hanno raggiunto la finale. Da questi finalisti sono arrivate 5 medaglie: uno straordinario oro nel quattro senza pesi leggeri, che ha dimostrato, come è nel carattere dei ragazzi, determinazione e grande preparazione mentale permettendogli di gestire una gara difficile e a tratti anche molto dura; i due argenti sono arrivati dal quattro con, barca estremamente competitiva che ha lottato ad armi pari contro la Nuova Zelanda, arrivata a Rotterdam con l’obiettivo di riprendersi il primo posto vinto dall’Italia lo scorso anno, mentre l’altro argento è stato conquistato da un coriaceo doppio pesi leggeri che, quando sembrava non potesse salire sul podio, ha dato tutto quello che aveva dentro migliorando anche la prestazione dello scorso anno. Le due medaglie di bronzo, invece, sono arrivate dai due quattro di coppia, leggero e pesante, al termine di gare molto combattute. Per quanto riguarda il quarto posto del singolo pesi leggeri, questo è arrivato dalla specialità con più concorrenti e l’atleta ha dimostrato grande maturità tant’è che parteciperà anche al mondiale universitario sempre nel singolo. Il quinto e il sesto posto ottenuti, rispettivamente, dal due senza e dall’otto, sono il frutto di un difficile e costante lavoro svolto nell’ultima parte della stagione. Gare che hanno visto il due senza lottare con coraggio fino alla fine per arrivare sul podio, mentre l’ammiraglia, pur non essendo mai remissiva e sempre combattiva, non è riuscita a superare il gap della corsia non favorevole e, senza accampare scusanti, probabilmente sarebbe stato necessario osare di più in semifinale e non arrivare terzi, questo ci avrebbe permesso di avere una corsia più favorevole e probabilmente il risultato sarebbe stato diverso.

Gli altri equipaggi che, invece, non hanno avuto accesso alla finale, come pure tutti quelli che l’hanno disputata, hanno svolto un mondiale profondendo sempre impegno, concentrazione e grande motivazione con l’obiettivo di onorare la maglia che hanno indossato. Andando oltre ritengo che le posizioni che vanno dal settimo al sedicesimo posto siano piazzamenti dai quali ripartire per arrivare, nel prossimo futuro, ad avere sempre più equipaggi in finale. Sono convinto che il percorso iniziato quattro anni fa stia andando nella giusta direzione: questo mondiale, infatti, non è assolutamente un punto di arrivo, ma deve essere considerato da tutti, atleti e società, un punto di ripartenza per arrivare sempre più in alto e consolidare la posizione che l’Italia ha raggiunto con tanto lavoro e tanta applicazione. Ringrazio il Direttore Tecnico La Mura per la responsabilità che mi ha affidato dandomi l’obiettivo di contribuire alla crescita dei giovani e prepararli al successivo passaggio nella squadra assoluta. Un obiettivo che ritengo di aver raggiunto in questi quattro anni grazie alle società, e ai loro tecnici, con cui ho condiviso quattro anni di grandi soddisfazioni. Un grazie va al coordinatore Franco Cattaneo il quale, in ogni momento, non mi ha mai fatto mancare il confronto costruttivo e sempre positivo agevolando il mio lavoro. Un grazie va a tutti i miei collaboratori con i quali ho condiviso momenti di grande canottaggio e di straordinaria emozione: il ‘veterano’ Vittorio Scrocchi, il sempre disponibile Stefano Fraquelli, il pragmatico Marco Russo, e la ‘voce sempre in barca’ del grande Gaetano Iannuzzi. Grazie a tutti gli atleti per l’impegno profuso con grande professionalità, e alle loro famiglie che hanno condiviso i successi ottenuti dai loro figli. Ringrazio, infine, tutta l’organizzazione logistica che sta intorno alla squadra under 23 fatta di medici, personale sanitario, e personale federale del Centro Nazionale di Preparazione Olimpica e della Segreteria federale.