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Il commento del Capo Settore Junior maschile Antonio Colamonici

sabato 27 Agosto 2016

Il commento del Capo Settore Junior maschile Antonio Colamonici

ROTTERDAM, 28 agosto 2016 – “Questo è l’ultimo Campionato del Mondo di questo quadriennio. Un quadriennio durante il quale sono cresciuto moltissimo professionalmente poiché ho avuto il privilegio di poter lavorare con il dottor Giuseppe La Mura, il più grande allenatore del mondo. Inoltre ho fatto una grande esperienza con moltissimi ragazzi che, nel frattempo, sono cresciuti e ora li vedo inseriti nelle squadre superiori. Questo è stato il mio obiettivo sin dall’inizio unito all’impegno di educare questi atleti al canottaggio internazionale. Tutto è stato reso possibile grazie al team straordinario di allenatori, Agostino, Giovanni e Daniele, che mi ha affiancato e con i quali ho avuto la fortuna di lavorare in ogni momento di questi quattro anni straordinari. Con loro ho stretto un rapporto fraterno che mi ha permesso di lavorare bene, in serenità e con piacere: questo rapporto sarà una delle cose che porterò sempre dentro con più piacere. Per quanto riguarda i risultati, durante tutto il quadriennio, ho avuto la fortuna di portare almeno una medaglia d’oro a casa e questo sia ai Campionati del Mondo che ai Campionati Europei: questo, anche se potrebbe sembrare poco, in ambito internazionale è davvero molto. Sicuramente si poteva fare meglio e sono convinto che, in futuro, anche chi ci sarà dopo di me, riuscirà sempre a lavorare nel migliore dei modi poiché i presupposti per lavorare bene, e far crescere i nostri ragazzi, ci sono tutti. Abbiamo iniziato la preparazione per il mondiale con una squadra apparentemente non delle migliori, dal punto di vista fisico e fisiologico, ma qui si sono comportati tutti quanti benissimo guadagnandosi quasi tutti l’accesso in finale. Chi non c’è riuscito è perché aveva un punto di partenza diverso e l’azione didattica e d’insegnamento era al di sopra delle possibilità di raggiungere il risultato. Gli altri equipaggi si sono comportati tutti egregiamente facendo delle gare al limite delle loro possibilità. Mi dispiace moltissimo per il quattro senza che ha sfiorato la medaglia, ma il filaremo è una di quelle cose che hanno riguardato molti equipaggi partecipanti a questo mondiale. Sono vicino ai tre ragazzi che hanno visto sfiorare la medaglia e a Matteo che, per quanto accaduto in quest’occasione, saprà uscirne rafforzato da questa esperienza e ne farà il suo punto di forza per il futuro. Tutti quanti ne sono usciti più forti, tutti quanti sono migliorati, tutti quanti sanno ora come funziona il canottaggio internazionale e tutti, da oggi in poi, andranno in gara con un’altra mentalità. Sono sicuro che tra questi ragazzi troveremo gli atleti che un giorno rappresenteranno l’Italia a Tokio o in qualsiasi altra Olimpiade che si troveranno davanti”.