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Domani alle 10.30 l’Italia del canottaggio inizia la sua Olimpiade.  Il punto sulle gare in programma

venerdì 5 Agosto 2016

Domani alle 10.30 l’Italia del canottaggio inizia la sua Olimpiade.  Il punto sulle gare in programma

RIO DE JANEIRO, 05 agosto 2016 – Domani, sabato 6 agosto, sul bacino del campo di regata ricavato all’interno del Lagoa Rodrigo de Freitas, prenderanno il via le regate olimpiche del canottaggio in un sito tra i più suggestivi di tutta l’Olimpiade e, anche per questo motivo, tra i più visitati dalle televisioni di tutto il mondo. Per quanto riguarda la prima giornata di gare l’Italia scenderà in acqua subito in tre specialità maschili: il due senza ed il doppio senior ed il quattro senza pesi leggeri. Ma vediamo allora di scoprire quali saranno gli ostacoli più ardui che gli azzurri sono chiamati a superare in questa prima giornata di eliminatorie brasiliane. Nel due senza, le star incontrastate della specialità, sono i fuoriclasse neozelandesi Hamish Bond e Eric Murray, che dominano sui campi di regata di tutto il mondo dal 2009 e anche quest’anno appaiono fermamente intenzionati a conservare il primato assoluto.

La barca italiana, di recente formazione, con Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo, è ancora tutta da scoprire e domani, per superare il turno, dovranno centrare uno dei tre posti validi per l’accesso alla semifinale. Per quanto riguarda, invece, il parterre di concorrenti, da sottolineare anche la presenza dell’Australia, in batteria con l’Italia, e poi la Gran Bretagna, che sono giunte, nell’ordine, alle spalle dei kiwi nell’ultima prova di Coppa, mentre nel corso della stagione hanno mostrato cose egregie gli ungheresi Juhasz e Simon, che si sono laureati campioni europei ed hanno conquistato il pass olimpico in maggio a Lucerna. Possibili outsider la Serbia (Vasic, Bedik) bronzo ai Mondiali 2015, e l’Olanda (Braas, Steenman), che ha centrato più volte il podio in Coppa del Mondo nell’ultimo biennio.

Anche nel doppio c’è una barca favorita d’obbligo, la Croazia dei fratelli Martin e Valent Sinkovic, imbattuti dal 2014, anno in cui hanno lasciato il quattro di coppia (argento olimpico a Londra 2012) per dar vita a un triennio di assoluto dominio in questa specialità. A Rio de Janeiro ci sono anche altri equipaggi a cercare di dare filo da torcere ai fratelli di Zagabria. Oltre all’Italia di Francesco Fossi e Romano Battisti, secondi nel mondiale 2014 proprio alle spalle dei Sinkovic e terzi nel 2013, tornati insieme dopo un periodo in cui sono state fatte altre scelte tecniche, anche i neozelandesi Manson e Harris, vincitori dell’ultima prova di Coppa del Mondo a Poznan e bronzo ai Mondiali 2015. Grande curiosità per vedere in azione due mostri sacri della vogata di coppia come il tedesco Marcel Hacker (39 anni, già campione mondiale in singolo nel 2002 e plurimedagliato ai Mondiali e alle Olimpiadi), che in Brasile fa coppia con Stephan Krueger, ed il norvegese Olaf Tufte (due ori olimpici in singolo ad Atene 2004 e Pechino 2008), che insieme a Kjetil Borch (campione mondiale in doppio nel 2013) proverà a conquistare l’ennesimo alloro olimpico.

Attenzione anche alla Lituania, vicecampione del mondo ad Aiguebelette 2015, che qui si presenta con la novità di Mindaugas Griskonis, bronzo ai Mondiali 2015 in singolo, il quale si unisce al già rodato Saulius Ritter. Nel quattro senza pesi leggeri, invece, la situazione alla vigilia appare molto più fluida, con molte barche che aspirano a succedere al Sudafrica, campione olimpico 2012 a Londra. Tra queste l’inedita formazione dell’Italia che a Lagoa Rodrigo de Freitas scenderà in acqua con il nuovo equipaggio composto dal capovoga Pietro Willy Ruta insieme a Livio La Padula, Martino Goretti e Stefano Oppo: una formazione, anche qui, tutta da scoprire. Tra le nazioni in gara spicca la Danimarca, storicamente la dominatrice in questa specialità, che ha allestito anche in questa occasione un quartetto che appare molto competitivo (Joergensen, Larsen, Barsoe, Joergensen).

Quest’anno però la barca più in forma è sinora apparsa la Nuova Zelanda, che si è imposta in tutte e due le prove di Coppa cui ha partecipato e che a Rio appare ulteriormente rinforzata grazie all’aggiunta del campione del mondo 2009 in doppio Pesi Leggeri, Peter Taylor, che si unisce a James Lassche, Alistair Bond e James Hunter. Presente a Rio anche la Svizzera, in batteria con l’Italia, campione mondiale 2015 ed europea 2016, che però a Lucerna ha già dovuto cedere il passo agli scatenati kiwi e che cercherà di vendicarsi proprio in occasione dell’appuntamento olimpico. Domani in gara con gli azzurri anche la Francia (Solforosi, Baroukh, Colard, Raineau), vincitrice della medaglia di bronzo al mondiale casalingo di Aiguebelette 2015. Insomma il quattro senza pesi leggeri si conferma essere una delle specialità più agguerrite e con un risultato che ad oggi appare imprevedibile.