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Rio 2016: la grande sfida di Sara Bertolasi e Alessandra Patelli

venerdì 22 Luglio 2016

Rio 2016: la grande sfida di Sara Bertolasi e Alessandra Patelli

ROMA, 22 luglio 2016 – Inizia con questo primo equipaggio la presentazione delle formazioni che saranno in gara ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Partiamo dal due senza senior femminile di Sara Bertolasi (SC Lario) e Alessandra Patelli (SC Padova) sia per “cavalleria”, essendo l’unico equipaggio femminile della delegazione olimpica azzurra, e sia perché nella fine settimana sono loro stesse protagoniste della puntata di Versus – Generazione di Campioni in onda su Rai Gulp. Ma vediamo la genesi di questo armo che sta continuando la sua preparazione ed è consapevole del grande impegno che l’attende sulle acque del Lagoa Rodrigo de Freitas, dove il COL delle Olimpiadi ha disegnato il campo di regata. La formazione Patelli-Bertolasi si forma prima dell’impegno di Aiguebellette, ai Mondiali 2015.

Subito per loro il percorso è in salita: al poco tempo disponibile per preparare la barca si aggiunge infatti l’infortunio che costringe Sara a disputare il Mondiale in condizioni tutt’altro che ottimali. La qualificazione sfuma e le speranze si assottigliano. Poi l’ultima possibilità: Lucerna. Le azzurre in Svizzera, sul Rotsee, danno il meglio: disputano una gara di qualificazione olimpica magistrale e, al termine di una finale superlativa, mettono un sigillo di bronzo sulla partecipazione olimpica che comporterà l’onore e l’onere di rappresentare a Rio tutto il canottaggio femminile italiano.

Per Sara Bertolasi, oggi Consigliere federale in quota atleti e dopo aver conseguito la seconda laurea e superato brillantemente anche un master, è la seconda partecipazione a cinque cerchi arrivata dopo quella di Londra 2012 che l’atleta varesina disputò con Claudia Wurzel, sempre in due senza: “Parto dal presupposto che l’aver conquistato la qualificazione per le Olimpiadi è stato di per sé un grande risultato, considerando il livello delle avversarie con cui ci siamo dovute confrontare. Ora ci prepariamo ad affrontare quest’impegno a cinque cerchi, coscienti del fatto che sarà una sfida durissima. Tutto sommato però siamo molto motivate e serene e sappiamo di dover dare sempre il massimo ogni volta che ci staccheremo dai blocchi di partenza. Un obiettivo che abbiamo sempre ben visibile nelle nostre menti”.

Per l’aspirante medico Alessandra Patelli è invece l’esordio olimpico: “Sara ed io abbiamo lavorato al massimo delle nostre possibilità, con grinta e determinazione. Uno stimolo importante arriva per noi dal fatto che siamo l’unica barca femminile in corsa e non vogliamo essere da meno rispetto ai ragazzi. Per noi è già un grande risultato essere in corsa a Rio ed abbiamo tutta l’intenzione di dare il massimo. Aggiungo che da una parte sono contenta di rappresentare il gruppo femminile dall’altra mi dispiace molto per le mie compagne che non sono riuscite a qualificarsi. Il gruppo che si è creato è comunque molto affiatato, ci troviamo bene e i ragazzi ci stimolano a fare sempre meglio”.

A chiudere la presentazione dell’equipaggio, diamo voce anche al tecnico di riferimento del due senza femminile, il tecnico Paolo Dinardo, che tra l’altro è anche Capo Settore del canottaggio universitario, il quale afferma che: “Per le due ragazze è stato un percorso lungo e impegnativo che si è dipanato attraversato le selezioni interne, gli allenamenti quasi continui e i duri impegni internazionali come le selezioni di Varese e di Lucerna. Ora stiamo ultimando la preparazione: lo stato di forma va migliorando giorno dopo giorno e, dal punto di vista tecnico, abbiamo riscontrato una buona crescita. Facendo una stima complessiva del lavoro portato avanti, posso dire che il bilancio è positivo e in gara sono convinto che le ragazze scenderemo molto agguerrite e determinate a raggiungere il massimo risultato possibile”.