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#FdG2016: Artico e Vanti: la Canottieri Lazio al Festival dei Giovani

domenica 10 Luglio 2016

#FdG2016: Artico e Vanti: la Canottieri Lazio al Festival dei Giovani

SABAUDIA, 10 luglio 2016 Da ormai cinque anni la Canottieri Lazio ha iniziato un serio e costante lavoro sul settore giovanile grazie al grande lavoro portato avanti da Carlo Artico, Direttore Tecnico, e da Luigi Vanti, responsabile dell’agonistica. I risultati ad oggi sono tangibili dal momento che il gruppo del circolo romano ha conosciuto un’importante crescita in termini numerici. Oggi il gruppo giovanile della società biancoceleste è presente in gran numero al Festival dei Giovani: “Abbiamo costituito una bella squadra di atleti al primo anno Ragazzi e molti di loro hanno anche già affrontato la loro prima esperienza a livello nazionale” ci spiega Carlo Artico “Inoltre abbiamo anche ottimi atleti che lavorano con noi da qualche anno. L’obiettivo è lavorare per arrivare a costruire una buona squadra che possa competere ad ogni livello. Il lavoro che facciamo noi quindi è in prospettiva. Da parte nostra lavoriamo molto sul coinvolgimento di nuove forze per questo ci spendiamo molto sul territorio e nelle scuole. Fortunatamente io e Luigi (Vanti ndr) abbiamo maturato un ottimo rapporto di collaborazione e siamo in grande sintonia. Per quello che riguarda l’esperienza qui al festival, noi siamo contenti quando sappiamo che i ragazzi si divertono. Quest’occasione deve essere infatti vissuta per quello che è, ossia una festa. Una vittoria è sicuramente qualcosa di piacevole, soprattutto per il giovane atleta, ma non deve diventare qualcosa di esasperante”.

Luigi Vanti invece apre un discorso relativo alla funzione dello sport nell’età giovanile: “Per quanto mi riguarda io parto da un concetto molto presuntuoso nel senso che mi piace pensare di essere prima un educatore e poi un allenatore. In questo senso il canottaggio diventa un mezzo attraverso il quale aiutiamo le famiglie a far crescere i ragazzi perchè in qualche modo può essere considerato uno specchio di quello che la vita riserverà loro: le sfide, il confronto con gli altri, lo spirito di cooperazione e di sacificio necessario per arrivare ai risultati. Si può dire che è uno sport sicero perchè restituisce quello che dai e maggiore sarà l’impegno, maggiori i risultati, questo soprattutto nella sfida più importante, ossia quella con se stessi. Quello che conta infatti è lavorare con costanza e nel rispetto dei limiti imposti da età e fisico, per arrivare ogni volta oltre i propri limiti”.