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Trieste applaude il Saturnia d’argento

domenica 15 Novembre 2015

Trieste applaude il Saturnia d’argento

TRIESTE, 15 novembre 2015 – Il Saturnia conquista la medaglia d’argento nel 4 di coppia con timoniere al Campionato del Mondo per Club di Coastal Rowing a Lima (Perù), salendo per il quinto anno consecutivo sul podio mondiale di questa disciplina. Un campionato che per la prima volta varca i confini europei per approdare sul campo peruviano tenuto al battesimo remiero, con 26 nazioni in acqua su un Oceano Pacifico che metteva a dura prova gli equipaggi in regata. Dopo le batterie di qualificazione di venerdì, tutti in finale gli armi italiani, ed in particolare il 4 di coppia ed il doppio del Saturnia, il doppio ed i due singoli del Cmm N. Sauro ed il singolista Martini (tesserato per il Padova). Una regata da manuale quella dell’ammiraglia del Saturnia (Ferrarese, Mansutti, Brezzi Villi, Tedesco, timoniere Gioia), forte di quattro atleti azzurri nel canottaggio tradizionale, che arrivava da due titoli mondiali di seguito nel coastal, e che a Lima cercava la triplete, non nascondendo apprensione nei confronti dei genovesi dell’Elpis che ad ottobre avevamo soffiato loro il titolo italiano e che assieme ad un equipaggio peruviano li avevano preceduti in batteria.

Mare formato, cielo coperto ed alta tensione in partenza per una gara da 6000 metri con 5 virate in boa, ed un ultimo tratto di corsa per tagliare il traguardo. Cambio tattico dell’ultima ora del tecnico Barbo con Ferrarese (argento alle Universiadi), che sostituiva a capovoga Mansutti (campione del mondo under 23 in 4 con), inalterato Brezzi Villi (7° ai mondiali under 23 in otto) al terzo carrello e Tedesco (4° ai mondiali pesi leggeri sull’otto) al quarto, al timone l’esperto Gioia. Non si faceva trovare impreparato il Saturnia in partenza, che rimaneva incollato al gruppetto di testa assieme al Monaco, Perù e Elpis. Onde formate si rincorrevano sul primo lato, quello decisivo a sparigliare il gruppo, ma erano i triestini che colpo su colpo prendevano un lieve vantaggio assieme ai monegaschi che tenevano la leadership della finale, i genovesi ed i peruviani a rincorrere.

Ottime virate in boa grazie all’esperienza del timoniere del Saturnia permetteva alla barca triestina di rimanere incollata ai battistrada mentre alle loro spalle la bagarre per l’unica medaglia rimasta in palio. Sull’ultimo breve lato Ferrarese & C. tentavano il tutto per tutto, attaccavano a fondo il Monaco, tanto da portarsi ad una sola lunghezza sul breve canale che portava alla spiaggia, all’arrivo. Era la prua monegasca che toccava per prima la battigia a qualche secondo quella del Saturnia, con i prodieri che si lanciavano di corsa sul traguardo: ed era argento per Trieste! A caldo le parole dei protagonisti. Spartaco Barbo:“Gara unica, la migliore mai fatta e anche la più dura. Onore al Monaco. Oggi ho cambiato capovoga, ho messo Ferrarese davanti e Mansutti al secondo carrello e la scelta si è rivelata azzeccata.”

Simone Ferrarese: “Siamo molto contenti di questo risultato perchè abbiamo dimostrato ancora una volta di essere un grande equipaggio di carattere oltre che di tecnica e forza; Nicholas Brezzi Villi: “Ovviamente dispiace per il primo posto e di non esserci confermati campioni del mondo come gli ultimi due anni, però ci sta anche questo ed è un risultato che ci farà crescere”Alessandro Mansutti:“Sicuramente è stata una gara molto avvincente nella quale ci siamo divertiti, ed abbiamo fatto vedere i nostri valori per 6000 metri. Lorenzo Tedesco: “E’ stata un’ottima interpretazione della gara. Siamo contenti di questo rispetto a ieri. Abbiamo fatto dei cambi tattici che si sono rivelati giusti, azzeccati, e siamo contenti soprattutto della rimonta che abbiamo operato nelle fasi finali.”

Nelle altre specialità, due equipaggi triestini ai piedi del podio; il singolista Martini argento 2013 e 2014, giunto 4° nella gara più affollata di ottimo livello tecnico e su un campo di regata molto impegnativo, Simone Martini: “Più scontri e penalità varie che vera gara. Chiuso a panino tra il cubano e il francese avrò perso più di un minuto per riuscire a ripartire. Le condizioni del mare poi non mi hanno permesso un recupero migliore.” Nella stessa gara, più che dignitosi i piazzamenti dei due singoli del CMM N. Sauro Morosinato (6°) e Panteca (11°). Nel doppio, Federico Parma e Federico Duchich (Saturnia), in batteria avevano fatto vedere cose egregie tanto da sperare nel podio. Subito dopo il via, il Saturnia era ostacolato dalla Spagna, tanto che doveva rallentare e spostarsi, subendo anche la collisione con una barca peruviana. Il doppio triestino dopo aver perso tempo prezioso, dalla 14° piazza recuperava posizione su posizione, e giungeva sul traguardo 4° davanti agli italiani dell’Elpis campioni del mondo. A nulla è valso il ricorso alla giuria che riteneva la collisione casuale e dettata dalle condizioni del mare. Nella stessa gara, 8° posto per il doppio del Cmm N. Sauro, (bronzo 2013 e vicecampione del mondo 2014), di Andrea Milos e Stefano Donat. “Siamo partiti un po’ lenti rispetto agli altri equipaggi, – dice Andrea Milos – ma con un buon passo siamo comunque riusciti a passare in seconda posizione alla prima boa. Sul secondo lato con le onde a favore siamo riusciti ad incrementare il vantaggio sugli avversari e a restare a ridosso dei battistrada del club di monaco. Purtroppo a 3 di lato un onda ci ha messo la barca in verticale e ribaltata senza che noi potessimo far niente… Un po’ rintronati abbiamo rigirato il doppio e siamo ripartiti, ma a quel punto il treno per le medaglie era troppo lontano. Abbiamo comunque superato molti equipaggi e onorato la competizione fino in fondo chiudendo la gara all’ottavo posto a soli due decimo dai settimi e a 40 secondi dalla zona medaglie. Resta un po’ di amaro in bocca perché la medaglia era alla portata, ma fa parte di questa sempre imprevedibile competizione”.

Maurizio Ustolin
Ufficio Stampa FIC FVG