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TERA, a tu per tu con il Presidente della Romandie Max Pfister

sabato 24 Ottobre 2015

TERA, a tu per tu con il Presidente della Romandie Max Pfister

SCHIFFENEN, 25 ottobre 2015 – L’edizione 2015 del TERA è a marchio svizzero e segue quella organizzata in Lombardia a Pusiano sotto la guida del locale Centro Remiero dal Presidente Fabrizio Quaglino con il Comitato FIC Lombardia. A raccontare questa edizione è Max Pfister, Presidente della Romandie, parte francofona della Svizzera, che conta 1,75 milioni di abitanti ed ha come maggiore città Ginevra.

Cosa vi ha spinto alla candidatura per l’organizzazione del TERA? “Uno dei cardini di questa regata è la rotazione tra le tre nazioni coinvolte: Svizzera, Italia e Francia. Lo scorso anno è stata ospitata in Italia a Pusiano, quindi abbiamo decido di proporci. La nostra ultima esperienza risale al 2012. Il nostro club (Aviron De Vevey ) è sul Lago di Leman. Questo bacino artificiale si trova a circa 70 chilometri e noi lo utilizziamo come sede di allenamento è campo di regata per le competizioni”. Ci puoi spiegare la struttura organizzativa di questo evento? “Il Comitato Organizzatore è formato da me ed altri due amici. Ci siamo divisi i compiti, ad uno la responsabilità del campo di regata e all’altro l’accoglienza e gli alloggi. Tutte le società della regione però si sono messe a disposizione. Non ci sono professionisti, i volontari sono la nostra forza”.

Cosa rappresenta per voi il TERA? “Questa regata è l’unica competizione che permette di gareggiare con i colori regionali, non esistono altri appuntamenti. Senza il TERA l’attività agonistica regionale non esisterebbe qui in Svizzera, per noi è quindi importantissima”. Qual è il punto di vista della Romandie sul TERA? “Questa regata ha un principio forte e semplice. Vuole essere una competizione internazionale e appetibile per le regioni che ci partecipano. Personalmente mi piacerebbe vedere gli stessi atleti degli otto gareggiare anche nei quattro, la gara doppia riempie entrambe le giornate”.

Il tuo augurio al TERA. “Spero che resti una regata che richiami i valori della famiglia. È una gara dell’amicizia, l’unica nel panorama remiero internazionale. Spesso è la prima regata fuori porta per molti atleti, quindi il battesimo. Questa esperienza resta per sempre”.

Luca Broggini
Ufficio Stampa FIC Lombardia