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Nella quinta giornata di eliminatorie l’Italia agguanta 5 finali,  1 semifinale e 2 finali B

giovedì 3 Settembre 2015

Nella quinta giornata di eliminatorie l’Italia agguanta 5 finali,  1 semifinale e 2 finali B

AIGUEBELETTE, 03 settembre 2015 – Ancora una giornata di eliminatorie, quella di oggi, in cui l’Italia si gioca le sue carte migliori. In acqua, infatti, il quattro senza senior di Marco Di Costanzo (Fiamme Oro), Matteo Castaldo (RYCC Savoia), Matteo Lodo, Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle) che, per nulla intimoriti dagli avversati più blasonati di loro, sin dal via iniziano a martellare in acqua con un ritmo a dir poco proibitivo. Durante il percorso questa tattica gli dà ragione e sul finale, ancora prima e mentre il Canada e la Gran Bretagna se le danno di santa ragione, vince facendo segnare pure il miglior tempo di qualifica. Una vittoria arrivata con lucidità mentre la Gran Bretagna riesce a superare la barca canadese quasi fermatasi per un “pesce” (quando il remo rimane in acqua per un errore del vogatore) del numero tre. Un successo che pone in bella mostra questo asso della punta senior che, ancora non sappiamo, se sarà “pigliatutto”. Una cosa è certa: questa barca ha il pass per i Giochi di Rio già in tasca.

Sempre per quanto riguarda le barche olimpiche, da registrare il secondo posto del doppio pesi leggeri di Pietro Ruta e Andrea Micheletti (Fiamme Oro) protagonisti di una gara praticamente “ingessata” sin dalla partenza. Per tutti i duemila metri, infatti, le posizioni sono state sempre le stesse: prima la Francia, seconda l’Italia e terzo il Sud Africa. Una gara, quindi, che non ha avuto eccessivi colpi di scena se non nelle retrovie quando la Polonia dal quinto posto iniziale è finito sesto e poi ancora è risalito fino al quarto posto per dare “fastidio” solo alla barca sudafricana. Anche per questa specialità finale agguantata e pass olimpico messo in tasca. In finale anche il due senza di Vincenzo Capelli e Niccolò Mornati (CC Aniene) che, nonostante la presenza ingombrante della barca dei neozelandesi Bond e Murray, plurimedagliati mondiali e “padroni” da anni di questa specialità, hanno fatto sentire la loro voce e, dopo il quarto posto iniziale, superano gli USA e si piazzano al terzo posto che mantengono fino alla fine della regata. Per loro una grande finale guadagnata con in tasca anche il primo pass per i Giochi Olimpici del prossimo anno.

Finale B per il quattro di coppia assoluto, formato da Simone Venier, Mario Paonessa (Fiamme Gialle), Francesco Cardaioli (SC Padova), Francesco Fossi (Fiamme Gialle) che, al termine di una gara difficile per la barca azzurra, chiude in quinta posizione dopo aver lottato strenuamente per tutti i duemila metri, e specialmente nell’ultima frazione, per agguantare l’accesso in finale. Ed è proprio negli ultimi 400 metri che si sviluppa un vortice di remi dove quattro barche, pressoché appaiate, piombano sul traguardo con la Lituania che vince dopo essere risalita dal quarto posto. L’Australia, prima ai 1500 metri, e la Svizzera, che dopo metà gara al comando ha rischiato di restare fuori, si piazzano rispettivamente seconda e terza, mentre l’Ucraina finisce quarta dopo aver speso molto, troppo, durante il percorso. Per l’Italia la finale B equivale allo spartiacque tra conquistare il pass olimpico oppure tentare l’ultima chance il prossimo anno. Per ottenere il pass in questa specialità bisogna essere tra le prime otto barche e, quindi, deve arrivare o settima o ottava (prima o seconda in finale B).

Vanno in semifinale, dopo essere arrivati terzi nel proprio quarto di finale, Giacomo Gentili (SC Bissolati) e Romano Battisti (Fiamme Gialle) nel doppio senior. Una specialità “popolata” da armi agguerritissimi in cui l’Italia è inserita con questa nuova formazione. Il percorso ancora è lungo per raggiungere la finale e oggi, con la terza posizione dietro a Lituania e Australia, hanno messo un altro tassello a un mosaico che sperano di completare nei prossimi giorni. La seraficità di questa formazione è per ora un garanzia che la semifinale sarà affrontata con la massima concentrazione possibile anche perché nella coppia assoluta ogni fase equivale a una finale a sé. Per quanto riguarda, invece, il due senza pesi leggeri di Petru Alin Zaharia (SC Caprera) e Armando Dell’Aquila (Fiamme Oro), nella semifinale odierna si è visto avanti la Gran Bretagna sin dalle prime palate, ma questi due fuoriclasse azzurri non si sono scomposti e hanno amministrato bene il secondo posto che gli è valso la finale durante la quale saranno assegnate medaglie e titoli iridati. Nel singolo maschile e femminile pesi leggeri Marcello Miani (Forestale), col quarto posto, esce dalla finalissima nonostante abbia lottato fino alla fine per la terza posizione, mentre Giulia Pollini (SC Cernobbio), con cuore e generosità, è riuscita ad agguantare una finale che, in qualche modo, ripaga anche il settore femminile che, in questo mondiale, tra alterne vicende che hanno coinvolto lo stato fisico delle atlete, non è riuscito a raccogliere quello per cui avevano lavorato durante tutto l’anno.