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Il commento di Antonio Colamonici al termine del mondiale junior

domenica 9 Agosto 2015

Il commento di Antonio Colamonici al termine del mondiale junior

RIO DE JANEIRO, 09 agosto 2015 – Come consuetudine, abbiamo registrato anche il commento post-mondiale del capo settore junior maschile, Antonio Colamonici: “Il bottino di Rio è sicuramente al di sopra della media a cui sono abituato. Il doppio ed il singolo oltre a regalarci due splendide vittorie ci hanno consegnato tre magnifici atleti che in futuro potranno portare all’Italia risultati ben più importanti di quelli raggiunti a Rio de Janeiro. L’argento del quattro con, il quarto posto dell’otto, li avrei potuti permutare con un altro oro se solo avessi deciso di canalizzare tutte le forze migliori in una sola specialità, ma sarebbe stata una vittoria effimera in quanto il costo di tale medaglia sarebbe stato quello di precludere la partecipazione iridata ad alcuni atleti. In tal caso sicuramente avrei contravvenuto ad una delle direttive principali datemi dal dottor La Mura che vede il settore juniores non come una fabbrica di medaglie low cost, ma come una scuola di alta specializzazione che costruisce giovani atleti in prospettiva olimpica .

Con questa stessa logica ho costruito anche il quattro di coppia ed il due senza, sempre per garantire la giusta esperienza a giovani atleti ed a quelli che hanno meritato la partecipazione al mondiale durante le gare dell’intera stagione. Tutte le scelte fatte sono naturalmente sindacabili, ma di una ne vado particolarmente fiero ed è la scelta dei miei collaboratori, amici con cui ho condiviso non solo le scelte tecniche ma anche momenti importanti ed a cui ho delegato senza alcuna difficoltà qualsiasi tipo di mansione, avendo piena fiducia nelle loro capacità tecniche ed umane. Ringrazio il settore medico che ha seguito la squadra, la team manager che ci ha seguito e risolto ogni problematica, società e tecnici societari che mi hanno seguito in tutte le mie iniziative e tutta l’area tecnica federale con cui mi sono confrontato costantemente durante questo percorso”.