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Rio de Janeiro. Risultati e resoconti SEMIFINALI

venerdì 7 Agosto 2015

Rio de Janeiro. Risultati e resoconti SEMIFINALI

RIO DE JANEIRO, 07 agosto 2015

QUATTRO DI COPPIA MASCHILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: una partenza in sordina caratterizza la gara dell’Italia che passa quinta nella prima frazione e terza, praticamente quasi sulla stessa linea a metà gara, con Nuova Zelanda e Gran Bretagna rispettivamente prima e seconda. A 1500 metri le prime tre posizioni non cambiano, anche se il distacco nei confronti degli inseguitori è aumentato, e sul finale in un vortice di attacchi simultanei la Nuova Zelanda perde la prima posizione che viene agguantata per soli trentotto centesimi dalla Gran Bretagna mentre l’Italia è saldamente terza e quindi va in finale al termine di una gara fatta prima in rimonta e poi in attacco. 1. Gran Bretagna 6.06.22, 2. Nuova Zelanda 6.06.60, 3. Italia (Danilo Amalfitano-RYCC Savoia, Gergo Cziraki-SC Ravenna, Riccardo Jansen-Affari Esteri, Gabriel Soares-Marina Militare) 6.09.87, 4. Brasile 6.14.66, 5. Danimarca 6.24.97, 6. Canada 6.49.36
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Ucraina 6.03.82, 2. Germania 6.06.35, 3. Polonia 6.07.35, 4. Ungheria 6.11.19, 5. Russia 6.15.63, 6. Turchia 6.30.50

DOPPIO FEMMINILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: mentre la Germania conduce le operazioni, alle sue spalle l’Italia e l’Ungheria si danno battaglia e a 500 metri passano praticamente appaiate (un centesimo divide l’Italia dalla barca ungherese, terza). Subito dopo l’Ungheria piazza un aumento intorno a seicento metri e supera l’Italia che risponde subito e transita seconda anche a metà gara dietro alla barca tedesca. Gara molto dura e combattuta con gli Stati Uniti che tentano il colpaccio per agganciare un posto valido per il passaggio in finale ma l’Italia reagisce bene e piazza il miglior parziale nel terzo quarto consolidando la seconda piazza. Una gara incerta fino alla fine che comunque l’Italia conduce davvero in maniera eccellente tant’è che sul finale si produce in un rush che la porta ad insidiare anche la prima posizione che rimane comunque alla Germania. L’Italia seconda accede alla finale meritatissima. 1. Germania 7.21.13, 2. Italia (Valentina Iseppi-SC D’Annunzio, Allegra Francalacci-GS Cavallini) 7.24.09, 3. Ungheria 7.27.18, 4. USA 7.31.60, 5. Sud Africa 7.35.90, 6. Norvegia 7.38.55
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Romania 7.21.62, 2. Australia 7.22.68, 3. Gran Bretagna 7.26.03, 4. Cina 7.42.28, 5. Brasile 7.44.76, 6. Slovenia 8.21.52

DOPPIO MASCHILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B
: 1. Ungheria 6.35.37, 2. Slovenia 6.38.69, 3. Austria 6.38.91, 4. Francia 6.39.55, 5. Cile 6.45.98, 6. Nuova Zelanda 6.47.73
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: buona la partenza della barca azzurra che si porta subito al comando seguita dalla Germania e dalla barca ceca. Una sequenza che caratterizza il passaggio della prima frazione con le tre barche in contatto fra loro. A metà gara la situazione non cambia con l’Italia che allunga il distacco sulla terza, ma con la Germania alle costole che non molla e che continua a incalzare gli azzurri che aumentano il ritmo e ai 1500 metri sono sempre primi ma con un distacco maggiore sugli inseguitori. Sul finale il rush coinvolge tutte e tre le barche ma l’Italia tiene bene e chiude davanti alla barca tedesca che si ferma al secondo posto a 72 centesimi di distacco, mentre terza si piazza la Repubblica Ceca. Italia in finale. 1. Italia (Andrea Cattaneo-SC Bissolati, Emanuele Fiume-CC Pro Monopoli) 6.30.44, 2. Germania 6.31.16, 3. Repubblica Ceca 6.35.60, 4. Gran Bretagna 6.37.44, 5. Estonia 6.47.36, 6. Olanda 6.48.41

DUE SENZA MASCHILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: sono Germania e Repubblica Ceca le barche che, insieme alla Grecia, si spartiscono le tre posizioni valide per la finale sin dalle prime battute con l’Italia in quinta posizione sia nella prima frazione che a metà gara. A 1400 metri mentre la Francia va all’attacco dei battistrada, l’Italia accumula ritardo sulle posizioni valide per proseguire la corsa verso le medaglie e al passaggio dei 1500 metri è sesta mentre le posizioni di comando restano immutate fino al traguardo. L’Italia termina sesta e disputerà la finale B. 1. Germania 6.39.90, 2. Grecia 6.42.09, 3. Repubblica Ceca 6.45.54, 4. Francia 6.47.34, 5. Cile 6.53.37, 6. Italia (Antonio Schettino-CC Aniene, Enrico Flego-CC Saturnia) 6.58.98
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Romania 6.48.70, 2. Danimarca 6.51.45, 3. Sud Africa 6.53.18, 4. Gran Bretagna 6.59.65, 5. USA 7.00.83, 6. Cina 7.20.29

SINGOLO FEMMINILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: L’Italia si stacca leggermente in ritardo dai blocchi di partenza e si piazza subito alle spalle delle battistrada. A fare l’andatura, infatti, la barca olandese, seguita, al passaggio dei primi 500 metri, dalla Germania e dal Belgio. A circa ottocento metri l’azzurra Maregotto mette nel mirino il Belgio attaccando all’improvviso e a metà gara è terza per soli novantadue centesimi. Una gara durissima che vede sempre l’Olanda leader delle operazioni seguita da una temibile Germania e da un’Italia intenta a contenere il Belgio, quarto e non domo. L’Italia transita terza anche ai 1500 metri e nell’ultimo quarto va all’attacco della seconda piazza della Germania che comunque reagisce, ma l’Italia tiene e si piazza terza al termine di una gara entusiasmante. Italia in finale. 1. Olanda 7.43.43, 2. Germania 7.50.44, 3. Italia (Asja Maregotto-SC Padova) 7.52.88, 4. Belgio 7.56.58, 5. Giappone 8.01.89, 6. Cile 8.24.68
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Grecia 7.40.86, 2. Cina 7.45.12, 3. Bulgaria 7.47.21, 4. Croazia 7.50.05, 5. Spagna 8.13.16, USA (DNF)

SINGOLO MASCHILE
Prima semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: Inizialmente è la barca belga a tentare la fuga in avanti ma a 250 metri dalla partenza l’azzurro prende il comando della gara e inizia a imporre la sua andatura passando primo a 500 metri. A metà gara è sempre Gentili a condurre seguito a ruota dal Messico e dalla Repubblica Ceca. Con trentacinque colpi al minuto Gentili tenta di scrollarsi di dosso gli avversari che non mollano, anche se non riescono mai ad essere veramente pericolosi per l’azzurro che è parso per tutta la gara sempre sotto controllo. Ai 1500 metri l’Ungheria si presenta terza dopo aver superato l’equipaggio ceco, ma è Gentili che aumenta il ritmo e sul finale vince rallentando e con luce tra lui e il secondo arrivato. Italia prima in semifinale seguita dal Messico e dall’Ungheria. 1. Italia (Giacomo Gentili-SC Bissolati) 7.03.76, 2. Messico 7.06.44, 3. Ungheria 7.08.92, 4. Repubblica Ceca 7.13.26, 5. Belgio 7.18.45, 6. Peru 7.31.54
Seconda semifinale – i primi tre in finale gli altri in finale B: 1. Germania 7.02.82, 2. Australia 7.06.40, 3. Lituania 7.10.99, 4. Nuova Zelanda 7.12.46, 5. USA 7.13.83, 6. Ucraina 7.29.41