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Come promuovere il Para-Rowing senza vedere l’arrivo di una regata  dal vivo?

sabato 20 Giugno 2015

Come promuovere il Para-Rowing senza vedere l’arrivo di una regata  dal vivo?

VARESE, 20 giugno 2015 – Molto semplice! Basta assistere alla Coppa del Mondo di Varese e si vedono arrivare alla chetichella gli atleti che, qualche minuto prima, si sono dati battaglia nei primi mille metri del campo di regata e tagliato il traguardo a metà del percorso dei duemila metri. Per giornalisti e addetti ai lavoro il risultato è palese – tutti incollati ai monitor e quindi la tecnologia viene in aiuto a tutti –, ma per il pubblico, ovviamente in silenzio, basta girare lievemente la testa verso destra e guardare il lago, le bandiere che sventolano e il megaschermo sul quale, almeno per le finali di oggi, scorrono le immagini. Niente emozione, niente arrivo e, soprattutto, niente promozione. Tutto questo sta passando in silenzio ma il canottaggio italiano non può stare in zitto e lo grida a tutti poiché non è possibile che non vi siano pari condizioni di gara anche per i pararowers che hanno diritto, dopo aver lottato per una medaglia, di sentire il tifo dei loro supporter. Le gare del Para-Rowing di Varese vanno in archivio con la speranza che per le Coppe del Mondo del 2016, come anche per tutte le altre gare in cui vi saranno atleti “diversamente abili”, il traguardo sia previsto dove deve essere: di fronte alla torre di arrivo! Intanto la Campionessa Paralimpica Paola Protopapa, quarto carrello del quattro con LTA argento in Coppa, pur onorando il podio e quindi gli avversari, per protesta sulla decisione di posizionare il traguardo a metà gara, non ha ritirato la medaglia d’argento conquistata.