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Lago Patria, il canottaggio e Publio Cornelio Scipione

domenica 7 Giugno 2015

Lago Patria, il canottaggio e Publio Cornelio Scipione

NAPOLI, 07 giugno 2015 – Leggendo questo titolo alcuni, o anche tutti gli appassionati di canottaggio, potrebbero chiedersi: cosa c’entra ora Scipione l’Africano, o Publius Cornelio Scipione (Roma, 235 a.C, Liternum, 183 a.C) con Lago Patria e il canottaggio. Allora col canottaggio c’entra poco perché all’epoca solo qualche nave romana poteva solcare lo specchio d’acqua, ma con la località di Patria c’entra eccome. Allora, capiamone di più andando per ordine. Questa parte d’Italia, a ridosso dei Campi Flegrei e poco distante da Napoli e dal Vesuvio, fu abitata dagli Osci tra il V e IV secolo a.C., ma si sviluppò sotto i Romani che vi fondarono Liternum nel 194 a.C le cui rovine stanno rivedendo la luce dopo secoli di oblio.

Una piccola colonia di cittadini romani, quindi, tra cui il più illustre fu proprio Scipione l’Africano il quale, come ci raccontano gli storici, in contrasto con il Senato di Roma, e soprattutto con Marco Porcio Catone detto il Censore, decise di ritirarvisi a vita. La sua decisione derivò dall’accusa di corruzione e appropriazione rivolta alla Gens degli Scipioni da parte dell’ala più intransigente del Senato Romano, che mal vedeva la mite pace conclusa dopo la vittoria di Zama. Fin qui un’estrema sintesi del personaggio per il quale, grazie alle fonti storiche, viene segnalata nel territorio la collocazione della villa e della sua tomba e il presunto epitaffio inciso sulla tomba dell’Africano “ingrata Patria mai avrai le mie ossa” dal quale, si suppone, che derivi il nome stesso della località e, quindi, di Lago Patria.

Scipione l’Africano è citato anche nel testo dell’inno italiano nella strofa “l’Italia s’è desta, dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa”. Il riferimento venne fatto da Goffredo Mameli (foto a lato) per significare che: l’Italia ha di nuovo sulla testa l’elmo di Scipione l’Africano, il quale sconfisse (a Zama) Annibale e i Cartaginesi. L’Italia, quindi, è tornata a combattere per ottenere la libertà ed essere unita; così come Scipione aveva, in fondo, liberato il suolo italico antico dai Punici, la nuova Italia sorgerà scacciando il nuovo straniero. E qui faremmo entrare anche il canottaggio perché grazie all’attività remiera in questa zona, e soprattutto, su Lago Patria, sta tornando la legalità e tutta l’area, sottoposta a riqualificazione, è nuovamente fruibile per cui lo svolgimento di un Campionato Italiano riservato ai giovani non poteva essere migliore viatico.

Tra i vari Trofei, inoltre, che saranno assegnati durante l’evento remiero vi sarà anche il “Trofeo alla Legalità” che sarà consegnato da un esponente dello Stato proprio per testimoniare la voglia di riscatto. Acclarato, infine, da dove deriva il nome, compreso anche chi in antichità vi ha abitato, oggi non resta che assistere al test event, la regata regionale valida per la Coppa Montù e per la Coppa d’Aloja, e la settimana ventura godersi appieno, e per due giorni intensi (13 e 14), le competizioni Tricolori dove saranno protagoniste ai remi le forze giovanili delle Società italiane. Il Comitato Organizzatore Locale freme per accogliere atleti, tecnici, dirigenti e famiglie per una fine settimana all’insegna dello sport, del sole e del turismo culturale ed eno-gastronomico.


Il Comitato Organizzatore Locale