News

Per sempre Francesco Nobili: una targa e una barca per il canottiere  scomparso a Piediluco lo scorso anno

sabato 28 Marzo 2015

Per sempre Francesco Nobili: una targa e una barca per il canottiere  scomparso a Piediluco lo scorso anno

PIEDILUCO, 28 marzo 2015 – Una targa e una barca a lui dedicate, perché il suo nome continui a vivere nella Piediluco remiera. E’ il destino di Francesco Nobili, atleta di spicco del Circolo Canottieri Piediluco a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 – fu campione europeo Junior nel 1989 a Candia in singolo – tragicamente scomparso lo scorso 24 agosto a soli 42 anni in seguito a un incidente con il suo scooter.

Questa mattina sul lago attorno al quale si era snodata tutta la vita di Francesco, in una pausa del Meeting Nazionale, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della targa apposta all’ingresso del club remiero di Piediluco e dell’imbarcazione, un singolo Filippi commissionato dallo stesso Circolo Canottieri Piediluco, che porta il nome di Francesco Nobili. Battesimo di targa e barca a cura di Don Giovanni, parroco di Piediluco, alla presenza della moglie Cristina e dei figli, di parenti e amici, delle autorità locali e naturalmente dei vertici della Federazione Italiana Canottaggio, rappresentata dal presidente Giuseppe Abbagnale, dal vicepresidente Davide Tizzano e dal consigliere Mario Italiano.

Una cerimonia breve ma toccante, in onore di un uomo che aveva dedicato tutta la sua vita al canottaggio: dopo aver iniziato giovanissimo – ad appena 9 anni nel 1981 – Francesco Nobili si era imposto sulla ribalta remiera nazionale e internazionale grazie al feeling con il suo tecnico Riccardo Armeni, arrivando alla già citata vittoria in azzurro a Candia fino a far parte del College Remiero Federale, all’epoca di Thor Nielsen; una volta svestiti i panni del canottiere agonista, Francesco era rimasto legato al CC Piediluco in qualità di socio, continuava a solcare le acque del lago per allenarsi a livello amatoriale ed era entrato nel cuore degli appassionati anche in quanto gestore della trattoria “Teresa”, celebre ristorante della zona dove da sempre, in periodo di regate, si ferma a mangiare chi raggiunge Piediluco per il canottaggio.

Commosso, e non potrebbe essere altrimenti, il ricordo della moglie Cristina al termine della cerimonia: “Francesco aveva dedicato tutta la sua vita al canottaggio, oltre 30 anni di grande passione, anche il giorno prima di andarsene era uscito in barca qui sul lago. Ci manca molto, la gente che è qui oggi lo testimonia. La barca e la targa sono iniziative del Circolo Canottieri Piediluco, al quale avevamo dedicato una raccolta fondi assieme alla Pro Loco di Piediluco, il giorno dei funerali di Francesco”.