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Giuseppe Abbagnale: “piena fiducia nel Direttore Tecnico”

domenica 31 Agosto 2014

Giuseppe Abbagnale: “piena fiducia nel Direttore Tecnico”

AMSTERDAM, 31 agosto 2014 – Il Presidente Giuseppe Abbagnale rilascia la seguente dichiarazione nella quale, a mondiale assoluto terminato, evidenzia le sue idee in funzione del lavoro da sviluppare nel prossimo biennio:

“Al termine di questo mondiale assoluto, il secondo del mio mandato, ribadisco che il mio lavoro, e quello del Direttore Tecnico, ha come filo conduttore il Progetto Azzurro che porto avanti insieme al Consiglio Federale. Voglio rimarcare, quindi, a tutto il canottaggio nazionale che come lo scorso anno, quando a Chungju l’Italia vinse otto medaglie, mi ritenni moderatamente soddisfatto, oggi dopo il mondiale di Amsterdam, dove l’Italia ha vinto quattro medaglie, sono moderatamente insoddisfatto.

Insoddisfatto perché ritengo sia stato un mondiale al di sotto delle nostre aspettative, insoddisfatto perché gli atleti meritavano di ottenere i giusti risultati per il lavoro che hanno sviluppato durante tutto l’anno e insoddisfatto perché siamo stati penalizzati dalle corsie non omogenee. Il canottaggio italiano avrebbe meritato decisamente di più, ma cosi non è stato, e quindi è necessario che io analizzi, nelle sedi opportune, quanto accaduto in maniera da porre dei correttivi decisi e immediati.
Nel fare questo però rinnovo, fin da ora, la mia fiducia al Direttore Tecnico, chiedendo per lui rispetto come uomo e come professionista, e con il quale nei prossimi giorni avrò un confronto diretto e immediato. Il risultato di questa approfondita analisi sarà condivisa con il Consiglio Federale dopodiché subito al lavoro, e io sarò ancor di più in ‘prima linea’, per far sì che si arrivi nel migliore dei modi alle qualificazioni olimpiche di Aiguebelette 2015.

Ribadisco, inoltre, che il lavoro che stiamo sviluppando con la Squadra Nazionale, e questo in tutte le categorie, è in funzione della partecipazione olimpica e del conseguente risultato che auspico sia il più alto possibile. Per questi motivi, pur accettando le critiche costruttive – ma non quelle meramente strumentali –, il lavoro fatto dovrà essere valutato solo al termine del quadriennio e cioè alla fine dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, momento in cui anche io trarrò le mie considerazioni.
Sottolineo, altresì, che tutti gli atleti e le atlete di qualsiasi categoria e specialità meritano assoluto rispetto, come rispetto meritano i tecnici che lavorano al loro fianco. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno lavorato in questo biennio esortandoli a continuare con l’impegno e la determinazione che li ha contraddistinti fin qui. Nel concludere mi assumo, come ho sempre fatto nella mia vita sportiva e professionale, la piena responsabilità di tutto quello che è avvenuto in questo mondiale”.