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Mondiali Assoluti: sul Bosbaan in bella mostra il progetto della barca  da canottaggio più veloce al Mondo

venerdì 29 Agosto 2014

Mondiali Assoluti: sul Bosbaan in bella mostra il progetto della barca  da canottaggio più veloce al Mondo

AMSTERDAM, 29 agosto 2014 – A vederla così, con tutte quelle scritte e gli alettoni sotto la chiglia, sembra più un astronave che non una barca da canottaggio. E invece lo strano armo presente in mostra tra gli stand promozionali sul Bosbaan in concomitanza del Mondiale Assoluto giunto oggi alla sesta giornata di gare, è proprio una barca da canottaggio. E a guardarla bene viene impossibile da credere che un tempo questo quattro di coppia tanto strambo quanto affascinante era un quattro senza del cantiere canadese Hudson, costruito nel 2006 e capace di ottenere due bronzi ai Mondiali Senior, a Eton nell’anno di costruzione e a Monaco nel 2007 (qui ad appena tre decimi dallo strepitoso argento di Carboncini, Sartori ed i fratelli Carlo e Niccolò Mornati) con l’Olanda.

Questo glorioso ex quattro senza rientra invece in un progetto elaborato dall’Università Tecnica olandese di Delft, ed è stato progettato da un gruppo di otto studenti che ha anche fondato un’associazione interna all’università, denominatasi RISE, acronimo di Rowing Innovation and Sports Engineering. Questi ragazzi hanno unito le forze nel progetto di questa imbarcazione combinando le passioni comuni: quella per il canottaggio e quella per il sogno di costruire la barca più veloce possibile. Abbiamo parlato di questa curiosità, tra una gara e l’altra ad Amsterdam, con il capofila di questi studenti, Tom Schoehuijs. “Siamo otto studenti con la passione del canottaggio, quindi sapevamo ciò che volevamo fare. Realizzare la barca più veloce possibile era il sogno di ognuno di noi, e per farlo abbiamo creato RISE, e siamo partiti, come scheletro, da un quattro senza Hudson, acquistato con i soldi della neonata associazione. Prima di metterci a lavoro abbiamo discusso a lungo della nostra pazza idea con alcuni canottieri olandesi, chiedendo loro quali erano le migliorie secondo la loro esperienza necessarie per costruire la barca più veloce al Mondo. Raccolte queste impressioni nel novembre 2013 abbiamo iniziato a progettare l’imbarcazione; ci sono voluti quasi nove mesi, come un parto, e alla fine ecco il frutto del nostro lavoro. E’ incredibile da credere, ma appena un mese e mezzo fa di questa barca esisteva solo lo scheletro e nient’altro.

“L’arma in più di questo particolare quattro di copia – prosegue Tom nella sua spiegazione – sono gli aliscafi, uno a poppa e uno a prua. Questo accorgimento permette all’imbarcazione di essere sollevata dall’acqua di 20, 30 centimetri, riducendo la resistenza dello scafo in fase di avanzamento e anche il beccheggio. Entrambi gli aliscafi inoltre, a seconda delle sensazioni dell’atleta, sono costruiti in modo da poterli alzare e abbassare e perfino regolarne l’angolo di incidenza. L’asse interno degli aliscafi, in verticale come in orizzontale essendo le due novità collegate tra loro lungo tutto lo scafo della barca, è in kevlar, materiale che contribuisce a mantenere inoltre lo stato rigido della barca. Per quanto riguarda i puntapiedi invece abbiamo collaborato con la Shimano, celebre casa produttrice di biciclette e accessori per il ciclismo, che ha studiato una pedana e una scarpa che favorisca la spinta dell’atleta sull’asse orizzontale, evitando la dispersione della forza durante la fase della passata in acqua in verticale. Tutte queste novità – conclude Tom – rendono la barca innovative, ma incompatibile con le regole imposte dalla FISA”. E questo è evidente anche agli occhi di chi il canottaggio lo mastica.