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La solare Arianna Mazzoni a Nanchino col singolo

mercoledì 13 Agosto 2014

La solare Arianna Mazzoni a Nanchino col singolo

ROMA, 13 agosto 2014 – In Cina, a Nanchino, oltre al due senza maschile ci sarà anche la componente femminile che gareggerà nel singolo. A scendere in acqua in questa imbarcazione la solare Arianna Mazzoni, una diciassettenne nata a Pietrasanta (Lucca) e portacolori della SC Viareggio. Arianna ha partecipato al mondale junior di Amburgo in quattro di coppia, piazzandosi ottava, e anche lei, come tutta la Delegazione Italiana, è già partita per Nanchino. Per conoscerla meglio, proprio in vista dei Giochi, le abbiamo rivolto alcune domande che proponiamo di seguito. Arianna, ma sei sempre felice e sorridente o ti sforzi di esserlo? “Macché! Io sono sempre cosi. Mi piace essere allegra, mi piace stare con la gente, mi piace la vita e per questo ho iniziato a fare canottaggio, perché mi piace e mi diverte”. Senti, per te che significa partecipare a questa Olimpiade giovanile? “Una rivincita personale perché quest’inverno sono stata male con la schiena e questa partecipazione è arrivata al momento giusto forse anche perché io ero al posto giusto. Comunque sia andata, io sono felice di aver vinto la selezione perché non mi sono fatta nessun problema e ho solo tirato, poi quando ho visto che stavo per finire ho chiuso gli occhi e ho sparato quello che avevo. Ora sono qui e mi godo questa partecipazione che sarà unica e irripetibile”.

Insomma, sei consapevole che è un evento unico nella vita di un atleta? “Si, ne sono consapevole e questo mi dà una carica che non sto a descrivere, mi sento un’incosciente ma con la testa sulle spalle decisa a vendere cara la pelle a Nanchino e ritornare anche con un buon risultato, almeno ci spero”. A chi vorresti dedicare questa tua partecipazione? “Non ho dubbi, a mia mamma e a mio papà che mi portava tutte le mattine a fare gli allenamenti all’ora della selezione perché mi diceva che era importante e io gli credevo. Poi loro sono stati più felici di me della mia vittoria e partecipazione olimpica quindi la dedica va a loro e a mio fratello Lorenzo al quale dedico ogni cosa che faccio nel canottaggio. Infine alla mia Società e al mio allenatore Lelio Lunardini”. Ok, ora però dicci cosa fai nel tempo libero. “Stare con gli amici mi appaga, mi rende felice e poi ascolto musica e mi piace leggere e il libro che ho sul comodino è ‘Il Cacciatore di Aquiloni’ ”.