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La scommessa del quattro senza femminile

sabato 2 Agosto 2014

La scommessa del quattro senza femminile

ROMA, 02 agosto 2014 – Completamente rinnovato rispetto allo scorso anno il quattro senza Junior Femminile. Le atlete impegnate sull’imbarcazione, Andrea Olga Jorio Fili (SC Armida), Angelica Merlini (Tevere Remo), Nicoletta Bartalesi (SC Varese), Beatrice Millo (SC Limite), sono peraltro tutte al loro esordio mondiale. Una vera e propria scommessa, quindi, quella portata avanti dalla Direzione Tecnica. Andrea come va la barca?: “Complessivamente sta andando bene. Stiamo rifinendo l’assetto, facendo ancora qualche cambio, per ottimizzare le prestazioni, comunque mi pare che le prospettive siano buone. Per quello che riguarda me, sono molto soddisfatta di essere qui perché ho avuto qualche problema fisico e non pensavo di poter avere la mia opportunità internazionale, invece alla fine sono riuscita a conquistare il posto”.

Angelica sei soddisfatta di questa collocazione?: “Il quattro senza non è la mia barca preferita, mi fa piacere comunque che  vada abbastanza bene e questo sicuramente è stimolante. Poi sono contenta di stare qui in raduno. Penso sia un’esperienza molto costruttiva. Col gruppo mi trovo molto bene, anche se sono l’ultima arrivata. I ragazzi infatti mi hanno accolta nel migliore dei modi e il clima che si è creato è senza dubbio importante anche per sostenere i ritmi degli allenamenti”. Nicoletta come si affrontano gli allenamenti?: “La mentalità è fondamentale. Affrontare la preparazione nel modo giusto è determinante per poter poi essere competitive in gara. Gli allenamenti sono duri, ma anche gli avversari in gara lo sono. Del resto il livello non lo stabiliamo noi ma gli stessi avversari. Ora siamo reduci dalla settimana al cento e siamo molto stanche. Anche la settimana che ci aspetta sarà impegnativa ma se riusciremo a reggere adesso, arriveremo preparate”.

Beatrice quanto conta la preparazione a casa?: “Proprio come dice Nicoletta, gli allenamenti qui sono molto pesanti e per poter affrontare la preparazione in raduno è determinante avere una buona base e quella base si può ottenere soltanto lavorando in maniera adeguata a casa, in Società. Poi in raduno si vanno a rifinire quei dettagli fondamentali per ottimizzare la resa. Anche io, come le altre sono molto soddisfatta del lavoro che stiamo facendo e di come sta rispondendo l’equipaggio e aggiungo che personalmente c’è ancora più soddisfazione perché ho avuto qualche infortunio, ma alla fine sono riuscita a salire in barca”.