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Gli assoluti a Varese: quando la “statistica” aiuta a leggere numeri  leggeri e pesanti di un campionato

giovedì 5 Giugno 2014

Gli assoluti a Varese: quando la “statistica” aiuta a leggere numeri  leggeri e pesanti di un campionato

MILANO, 05 giugno 2014 – Le tabelline riassuntive apparse sul sito federale dedicato ai campionati italiani di Varese invitano, dopo una prima veloce lettura, a dedicarsi al giochino delle percentuali (più o meno azzeccate). Fuor di dubbio che le 27 società della Lombardia rappresentano il 27% delle partecipanti, che sono 100. In assoluto la provincia lombarda più rappresentata è quella di Varese, la Contea dei Laghi con 9 società. Segue il Lario (Como+Lecco 8, che annettendosi Verceia arriva a 9), totale analogo poi per le restanti provincie lombarde in gara e sparigliando i numeri si potrebbe tentare un 6 al superenalotto. Sul totalone nazionale del numero atleti/gara 1080, incide bene la Lombardia con 399 (ca. 37%); per gli equipaggi al totale di 390 la Lombardia ne immette 130 (33%) pesando con la flotta di Gavirate di 24 barche in gara. E la percentuale di atleti fisici viene a pesare un po’ di più: sul totale di 823 la Lombardia incide con 296, pari al 35%.

E’ curiosa anche la lettura delle indicazioni dei rappresentanti societari elencati, in prima colonna il dirigente e nella seconda il tecnico, dove salvo situazioni particolari e ben definite, si vede che non tutte le squadre siano accompagnate da un dirigente. E forse i dirigenti meno giovani, se ve ne sono ancora, ricorderanno che per contrastare il fenomeno ed invogliare la presenza dei presidenti societari negli anni ottanta la federazione aveva varato un gettone di presenza riservato ai presidenti (ora ritengo non più in essere) affinché il massimo dirigente della società applaudisse in diretta i propri atleti protagonisti. Scorrendo dall’alto verso il basso l’elenco degli iscritti, appare che ben 30 società sono rappresentate dalla medesima persona nella doppia funzione e su queste certamente la citazione di Giorgio Vesco quale presidente e tecnico societario è decisamente pertinente, essendolo. Altri casi risultano coperti da una singolare trascrizione dei nomi e in buona amicizia rilevo che dirigente di Idroscalo Club appare Ivan Corti, mentre il tecnico si configura in Corti Ivan. Il maggior onere di qualificazione in questi campionati ricade sulla gara del singolo junior maschile, con 38 equipaggi iscritti, mentre quella priva di onerosi rischi è riservata alla Canottieri Gavirate con l’equipaggio unico iscritto nel 4 di coppia pesi leggeri femminile.

Tra le 38 gara in programma, al cui termine saranno proclamati i campioni d’Italia senior, junior e pesi leggeri ben 22 sono quelle le cui iscrizioni registrano un numero massimo di iscritti entro il numero limite delle corsie (8) e quindi i concorrenti, salvo diversa decisione, saranno chiamati a coprire un percorso preliminare per l’assegnazione dei numeri d’acqua delle finali. Le società in gara con un solo equipaggio sono ben 25, tutti sodalizi di grande merito ma che nella circostanza hanno preferito (certamente anche per la coincidenza dei termini di conclusione degli impegni scolastici di molti atleti) questa particolare scelta. Nel singolo junior maschile appaiono C.N. Augusta, Baldesio, Jonica, Lago d’Orta, Pro Monopoli; singolo junior femminile LNI Barletta e Urania. Singolo pesi leggeri maschile U.C. Livornesi e singolo senior maschile Retica. Doppio junior maschile Caldè, Ilva, Roma e Thalatta; doppio junior femminile Piediluco e Viareggio. Doppio senior maschile Orbetello e doppio pesi leggeri femminile Palermo.  Due senza pesi leggeri maschile Caprera e due senza senior maschile Santo Stefano. Due con timoniere senior maschile C.R.V. Italia. Quadruplo maschile junior R. Lauria, Mestre e Ospedalieri Treviso. Quadruplo maschile senior C.C. Lazio e Vittorino da Feltre.
 

Ferruccio Calegari