News

Una medaglia per Rio

domenica 6 Aprile 2014

Una medaglia per Rio

PIEDILUCO, 06 aprile 2014 – Romano Uberti non è solo un atleta con la prestigiosa maglia del Cerea, ma è uno di quei canottieri che vive lo sport con una intensità ed una passione non comune. Le società remiere italiane sono da sempre autentiche fucine di campioni, ma anche di persone che quando vengono chiamate ad esprimere la propria professionalità lo fanno sempre con una motivazione da agonisti puri. Come è nata l’idea di questa medaglia? ”Fare bozzetti per medaglie è una cosa che faccio giornalmente perché è il mio lavoro, ma in questo caso particolare è stata qualcosa di speciale. Pratico il canottaggio da quarant’anni , faccio tutti i giorni voga, di medaglie, quindi, ne ho viste a non finire. Ho cercato di non allontanarmi troppo da quello che è la tradizione, poi, siccome si sta andando verso le Olimpiadi brasiliane, ho voluto esprimere un bozzetto un po’ fantasioso, un po’ mosso, un po’ giocoso come è lo spirito carioca. Ripeto non ho trovato difficoltà a creare il disegno perché è il mio mestiere, ho cercato di accontentare tutti i gusti come fa ogni bravo pubblicitario”.

Comunque è una cosa particolare che un creativo canottiere disegni le medaglie destinate ai campioni del remo: “Forse bisognerebbe farlo più spesso nel momento in cui si debba allestire un manifesto o una qualsiasi iniziativa che riguardi l’immagine, oltre agli avvocati, ai medici ci sono anche i pubblicitari che possono valorizzare questo sport. Bandire dei concorsi, come in questo caso, è utile per una comunicazione molto più colorata, effervescente e soprattutto di cuore”. Che cosa hai voluto rappresentare in questa medaglia? “Innanzitutto il Tricolore che è quello che lega tutti quanti, che ci porta al massimo delle nostre aspirazioni. Avere il verde, bianco e rosso dipinto sui remi ti dà quei tre secondi di vantaggio su ogni avversario, e poi nella medaglia sono rappresentati sia l’assieme dell’equipaggio, che si esprime con i remi che si muovono in modo sincrono, sia gli spruzzi che sono conseguenti alla spinta in acqua. La sigla FIC è semplicemente la sintesi di quello che è il canottaggio in tutta Italia”.

Vincere il concorso ti ha sorpreso? “Da una parte si, dall’altra credo che un professionista sia in grado di sapere cosa piace al pubblico, tecnicamente ero consapevole dell’idea che stavo realizzando”. Quali sensazioni provi al pensiero che tanti campioni indosseranno la tua medaglia? “Certamente è la mia soddisfazione più grande, quest’anno, all’inizio di stagione anche io sono stato premiato con questa medaglia e vedermi addosso la mia creazione mi ha fatto un grande effetto. Vederla indossata da campioni che andranno alle Olimpiadi mi fa veramente piacere, senza dimenticare i giovani che la conquisteranno. Il mio pensiero è anche per loro poiché dobbiamo aiutarli a crescere con l’orgoglio del Tricolore”.