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Matteo Natalucci: al College di Piediluco in nome della passione  per il canottaggio

giovedì 13 Febbraio 2014

Matteo Natalucci: al College di Piediluco in nome della passione  per il canottaggio

ROMA, 14 febbraio 2014 – Matteo Natalucci incomincia la sua avventura nel canottaggio nella sua città natale, Ancona, presso il GS VVF Maggi. Dopo alcuni anni passa al Nino Bixio di Piacenza, società con la quale è tutt’ora tesserato: “Ho iniziato a remare quando avevo dieci anni – afferma – Mi sono avvicinato al canottaggio dopo aver seguito alcune gare in televisione. Ho chiesto a mio padre se era possibile provare e sono entrato a far parte dei Vigili del Fuoco. Mano a mano che lo praticavo, sentivo la passione crescere ed ho voluto mettermi in gioco facendo richiesta di poter entrare al College di Piediluco”.

E’ un percorso molto impegnativo, cosa ti spinge a perseguirlo?: “Effettivamente è un sacrificio. Le cose qui sono radicalmente diverse. Ci si allontana dalla propria vita, dai propri affetti. Io ho scelto comunque di affrontare questo percorso in nome della grande passione per il canottaggio. Sono convinto del fatto che se non c’è passione qua non riesci a restare. Poi il College è una struttura validissima perché permette di portare avanti, di fianco all’attività sportiva, anche gli studi. Infatti la scuola procede bene, non ho insufficienze. Tra l’altro voglio continuare gli studi anche dopo le superiori, mi piacerebbe iscrivermi alla facoltà di ingegneria. Mi rendo conto che conciliare carriera universitaria e canottaggio ad alto livello sarà difficile. Io comunque sono motivato a continuare poi vedremo”.

Quali sono le specialità che preferisci? “Attualmente esco in singolo e in doppio. Sono specialità che mi piacciono anche se devo dire che la barca che mi affascina di più è il quattro di coppia”. C’è un atleta che ti ispira in particolare? “Proprio per quello che ti ho detto prima, uno degli atleti che mi ispirano di più è Simone Raineri, un grande capovoga in quattro di coppia e con due medaglie olimpiche al collo di cui una d’oro”. Entrare a far parte del College Remiero di Piediluco è una grande opportunità. C’è qualcuno che ti senti di ringraziare per essere arrivato qui? “Vorrei ringraziare un allenatore che negli anni mi ha seguito molto e che tutt’ora è una delle persone che sento di più: Jacopo Franca. Vorrei ringraziare anche l’allenatore della Nino Bixio, Marco Savino. Diciamo che queste due figure mi hanno permesso di cambiare marcia a livello sportivo”.