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Canottieri Nettuno a 29 giorni dall’incendio

martedì 14 Gennaio 2014

Canottieri Nettuno a 29 giorni dall’incendio

TRIESTE, 14 gennaio 2014 – Il 2014 sarà l’anno della Nettuno: la forza d’animo nata dal disagio dato dal rogo di un mese fa, trasmessa a tutto il gruppo agonistico oltre che alla componente sociale, rappresenterà un valore aggiunto, motivo di orgoglio per dimostrare ancora una volta la forza interiore dei canottieri del vessillo biancoverde.

L’odore appena percepibile di fumo tradisce quello che solo 29 giorni fa è successo nella sede della Canottieri Nettuno a Trieste, visto che gli alacri “nettuniani”, non si son persi in “ciacole”, ma supportati da ditte specializzate, hanno reso in tempi brevissimi fruibile la sede di via Grilz nel rione di Barcola.

Lunedì 13 gennaio non è stata una giornata qualunque, ma la prima volta dall’incendio di dicembre che ha distrutto quasi completamente il parco imbarcazioni, il motoscafo, una parte dei remoergometri e compromesso la sede, che il canottaggio regionale, nella persona del Presidente D’Ambrosi e nazionale con il consigliere  Dario Crozzoli, si sono incontrati con il consiglio direttivo del club biancoverde, per prendere atto di quanto è stato fatto finora grazie all’impegno la solerzia, la caparbietà, ma soprattutto l’amore verso il club triestino che quest’anno festeggia i 110 anni di vita.

Il Presidente della Nettuno, l’azzurro Giovanni Miccoli, assieme all’olimpionico Giovanni Sergi ai due giudici internazionali Fabio Bolcic (supervisore della Fisa) e Luca Zacchigna, ed il direttivo al gran completo, hanno fatto strada dall’entrata verso il breve corridoio che porta alla sala barche, ricavata ai primi del secolo scorso da un magazzino di sale. Sono stati accolti da un locale ristrutturato a tempi record, nel quale trovano ospitalità per ora alcune imbarcazioni di legno, fortunatamente scampate all’incendio, tra le quali l’ultima yole a 8 vogatori costruita in Italia dal cantiere Salani, alcuni singoli appesi al soffitto e delle gig a 4, patrimonio indispensabile per promuovere il canottaggio tra i giovanissimi delle scuole. Il gruppo si spostava poi al piano superiore dove veniva accolto nel salone la cui terrazza dà direttamente sul mare, ed accomodati gli ospiti, come i soci del direttivo, è stato Miccoli ad iniziare: “Siamo soddisfatti della tempistica in cui la sede è stata messa in grado di poter accogliere soci ed atleti, ed ora i nostri sforzi sono orientati verso pochi ma importantissimi obiettivi: necessità primaria è ripristinare il parco barche con 20/24 scafi per poter riprendere pienamente l’attività agonistica. Gli allenamenti, nonostante la calamità che abbiamo subito, sono proseguiti, come di consueto in questo periodo, presso la sede dei Vigili del Fuoco Ravalico, e quindi non c’è stato particolare disagio. Nei week end, dal giorno nefasto, siamo stati ospitati a Monfalcone dalla Canottieri Timavo che ci ha messo a disposizione le sue imbarcazioni, una volta che gli atleti del Brancolo avevano completato i loro allenamenti. Per quanto riguarda le barche, due ci sono state donate dalla Canottieri Armida di Torino, e 5 nuovi scafi sono stati ordinati presso il cantiere Filippi ed andremo a ritirarli a fine mese.”

Prendeva quindi la parola il consigliere nazionale Dario Crozzoli: ”Ho chiesto questo incontro perchè per conto della Federcanottaggio nazionale volevo toccare con mano la situazione in cui si trovano i lavori di ripresa della  Nettuno.  L’incidente occorso a questa società rappresenta un danno anche alla città, alla Trieste sportiva che ha sempre apprezzato e vissuto accanto ai colori biancoverdi, e devo dire che è ammirevole il tempo in cui la società è stata messa in grado di poter accogliere nuovamente i suoi soci e gli atleti. Solo uno sguardo attento può individuare i danni che l’incendio di un mese fa ha portato a questa struttura. In questo caso, la macchina degli interventi si è subito attivata, e la mia visita di oggi ha lo scopo di verificare che cosa è ancora possibile fare per un recupero completo della Nettuno, che voglio riprenda velocissimamente l’attività che ha portato così bene avanti in questi ultimi anni. Porterò senza dubbio questo mio giudizio al Consiglio Federale, perché dopo la solidarietà dimostrata dalle società regionali e non solo, è giusto che tutto il canottaggio italiano ne sia a conoscenza e che possa contribuire in qualche modo. Il 1° posto in regione ed il 5° in Italia per l’attività nelle scuole, la dice lunga su quanto sia importante che questo sodalizio sia messo nelle condizioni di continuare ad operare a favore del canottaggio giovanile.”

Il Presidente del Comitato Regionale FIC del FVG Massimilano d’Ambrosi aggiungeva:” L’esentare la Nettuno dal pagamento delle tasse gara per questa stagione, ritengo rappresenti il minimo riconoscimento che il Comitato che rappresento poteva tributare ad una società sempre in prima linea nella promozione del canottaggio. Credo inoltre importante un ulteriore intervento mediatico a livello locale e nazionale, per ricordare quello che è successo e ciò che è stato fatto.”

Interveniva quindi Fabio Bolcic:”Quest’anno festeggeremo i 110 anni dalla fondazione. Dopo l’incendio di dicembre, avevamo valutato l’idea di rinunciare all’organizzazione della regata regionale del 27 aprile a Barcola, che come Pool barcolano toccava a noi. Spinti dall’entusiasmo che ci anima stiamo invece pensando che organizzarla sarebbe una ulteriore dimostrazione della nostra forza d’animo, delle nostre capacità di ritornare attivamente ai remi come e meglio di prima.”

Un brindisi d’augurio completava una serata di soddisfazioni testimoni di come la forza di pochi uomini possa aver ragione di eventi anche catastrofici.

Per la Canottieri Nettuno è terminato il tempo di leccarsi le ferite, è giunta l’ora di ripartire verso risultati che si ricorderanno come: dopo l’incendio del 2013….