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TRio, la combinata, questa sconosciuta…

lunedì 8 Aprile 2013

TRio, la combinata, questa sconosciuta…

FIRENZE, 08 aprile 2013 – Sul campo di gara di Piediluco, sede il 4, 5 e 6 aprile del primo Meeting Nazionale del 2013, tecnici (e nemmeno tutti) e dirigenti a parte, saranno stati in dieci gli atleti che sapevano cosa potevano aspettarsi dalla TRio, nientemeno che il nuovo nome della vecchia combinata Tris, ritornata in auge dopo quasi un decennio con il rientro sul pontile di comando dello staff tecnico nazionale dell’ultimo Direttore Tecnico che ne usufruiva, il dottor Giuseppe La Mura.
 
Tre gare al giorno, tutti e tre i giorni, equipaggi definiti all’inizio ma poi rivisti e rimischiati a seconda delle esigenze, o delle indicazioni delle regate precedenti, impostazioni delle barche in continua evoluzione, tecnici al lavoro dall’alba fino alle dieci di sera (e con loro gli esperti di Canottaggio Service, guidati dal nostro encomiabile Angelo Faggioli, costretti a fare gli straordinari per aggiustare i programmi ogni qual volta arrivava la modifica di turno).
 
I più colpiti comunque dell’intero carrozzone della TRio sono stati loro, gli atleti, alle prese con i tre da 2000, se non di più, per la prima volta in carriera. Dei toscani al via della TRio, a memoria, l’unico che poteva sapere cosa lo attendesse era Matteo Stefanini, oggi ventinovenne, ma già con il dottor La Mura ai Giochi Olimpici di Atene di nove anni fa (in singolo, appena ventenne) e di conseguenza presente nelle combinate Tris dell’epoca.
 
Per gli altri buio, un’esperienza nuova, una sofferenza diversa. Ne sa qualcosa Francesco Fossi, uno dei diamanti della Nazionale. Il fiorentino delle Fiamme Gialle è tra i protagonisti della TRio, soprattutto la domenica quando vince il singolo e poi il doppio con l’argento olimpico londinese Romano Battisti, che dopo l’ultima gara della domenica, sofferente anche ad una costola, si lascia scappare “sono cotto”. Lui, che sfonda il ventolone sotto i 5’ e 50” fischiettando…
 
Oppure Eleonora Trivella, portacolori della VV.F. Billi-Masi che prima di salire in barca per l’ennesimo 2000 massimale, cerca conforto nello sguardo del padre Marco e dell’amico Massimiliano Landi, ex compagno di Nazionale oggi tecnico al servizio delle Fiamme Gialle. Negli occhi la fatica di chilometri e chilometri a tutta, e ce ne saranno ancora tanti da macinare…
 
E questo è il pensiero dei vari Baluganti, Oppo, Carmignani, Zileri, Arcangiolini, Vannucci, Babboni, Sacchini, Borsini e del resto della truppa toscana coinvolta dal DT La Mura nella TRio.
 
Un esercito di stanchi al termine delle regate. Coraggio ragazzi, questa è la strada che è stata scelta per farvi andare più forte. Sta a voi adesso. Ma ora che sapete cosa vi aspetta, dal secondo Meeting non potrà essere peggio di quello che avete appena assaggiato.
 

Niccolò Bagnoli – Ufficio Stampa Comitato FIC Toscana –

Nella foto il fiorentino Francesco Fossi (FF.GG) stremato dopo l’arrivo della vittoriosa gara del singolo alla TRio di domenica.