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Mario Paonessa: un grande impegno per arrivare a grandi risultati!

giovedì 7 Marzo 2013

Mario Paonessa: un grande impegno per arrivare a grandi risultati!

ROMA, 07 marzo 2013 – Qualche volta abbiamo sentito dire che il canottaggio italiano è carente per quello che riguarda il ricambio generazionale. Questa verità conosce alcune eccezioni, una delle quali è Mario Paonessa, finanziere in forza alle Fiamme Gialle. Mario incomincia a vogare all’età di 14 anni, dopo aver detto “No” al mondo del calcio al quale si era prestato come portiere.

Originario di Piemonte, un paesino poco distante da Castellammare di Stabia, oggi è una delle risorse più preziose del mondo remiero italiano. A dispetto dei suoi 22 anni, Mario Paonessa vanta un curriculum di tutto rispetto: due presenze ai Campionati Mondiali (sesto posto nel 2010 a Karapiro (Nuova Zelanda), decimo nel 2011 a Bled (Slovenia), sempre nel quattro senza), tre ai Campionati Europei. Nel 2009 a Brest (Bielorussia), nel due senza e nel 2010 s’impegnò nel quattro senza, sfiorando a Montemor-o-Velho (Portogallo) il podio. Ottenne il terzo posto nel 2011 a Plovdiv (Bulgaria). Paonessa ha fatto parte della squadra olimpica di Londra.
Con lui abbiamo voluto fare il punto della situazione al secondo raduno di Sabaudia.

Come procede la preparazione?: “L’allenamento procede in maniera eccellente. Abbiamo rivisto completamente le basi e stiamo sostenendo ritmi moto più intensi rispetto a quelli che avevamo sostenuto durante l’avvio del passato quadriennio. L’obiettivo è chiaramente quello di ottenere immediatamente una squadra competitiva che possa esprimere al meglio le sue qualità“. Un approccio diverso ci dice Paonessa, ma nuovo in che senso? “La differenza è sostanziale. C’è molta più organizzazione, le attrezzature sono tutte pronte sin dalla mattina e i ritmi molto più cadenzati”.
L’approccio a cui gli atleti si stanno sottoponendo però non è un metodo sperimentale, come sottolinea lo stesso Paonessa: “E’ un metodo di allenamento che il Dottor La Mura ha già ampiamente collaudato con risultati straordinari. Proprio per questo nell’ambiente c’è molta voglia di fare, perché noi atleti conosciamo il valore di chi ci guida. L’impegno fisico è tanto, almeno quanto quello mentale. Però noi tutti sappiamo che quello che stiamo facendo è l’unica strada da percorrere per arrivare ad ottenere risultati. Per questo abbiamo tutta l’intenzione di dare il massimo sempre e comunque”. Oltre ad un’accurata preparazione tecnica questa direzione tecnica sta puntando molto su una preparazione di tipo “mentale”. In questo senso viene dato un grande rilievo per quello che riguarda l’amalgama del gruppo di lavoro. La direzione tecnica sta, infatti, lavorando perché si riesca a creare una squadra unita, le cui individualità non solo possano essere espresse al massimo, ma offrano un contributo alla preparazione degli altri. Competizione e cooperazione per arrivare al risultato. “In uno sport come il canottaggio l’elemento competizione è determinante. È quel valore aggiunto che può decretare, di fatto, un salto di qualità, sia in termini di prestazione che di risultati. In particolare in questo momento c’è moltissima competizione perché i tecnici stanno definendo la squadra. Ci sono nuovi atleti che devono dimostrare quanto valgono, mentre gli atleti che già c’erano devono impegnarsi per confermare il loro valore“.