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La nazionale rosa guida la battaglia delle donne contro il femminicidio

lunedì 14 Ottobre 2013

La nazionale rosa guida la battaglia delle donne contro il femminicidio

ROMA, 14 ottobre 2013 – Se l’evento “Via le Mani” ha acquisito maggiore visibilità grazie all’apporto dato dalla ItalianAttori (nazionale composta da attori e registi, sempre prima linea per quanto riguarda il sostegno a eventi benefici), dal lato dell’agonismo ci hanno pensato le campionesse della nazionale rosa di canottaggio, che hanno mostrato la loro forza, andando a vincere la regata con il miglior tempo. Ma il loro fine non era principalmente fare il miglior tempo, ma dare innanzitutto il loro contributo come maggiori rappresentanti del canottaggio femminile, per questa causa.

Sabrina Noseda, membro dell’equipaggio, ci racconta come è nata l’idea di partecipare all’evento. “Quando abbiamo visto che stavano organizzando questa gara, ci siamo subito sentite, tramite Facebook e cellulari tra di noi, proprio perché volevamo e ci tenevamo a presentare un gruppo della squadra nazionale, a partecipare, gareggiare, divertirci, perché per noi remare è anche un divertimento, ma soprattutto ci teniamo a far sentire che non ci deve essere la violenza sulle donne.“.

In questo evento conta molto di più il messaggio che il piazzamento. Ed è per questo che ci tiene a elogiare l’impegno profuso dall’ItalianAttori, nonostante la maggior parte dei membri dell’equipaggio era la prima volta che teneva in mano un remo. “Purtroppo per una persona che non sa che cos’è il canottaggio è difficile praticarlo, e per questo sono stati bravissimi perché si sono messi in gioco e spero che si siano divertiti. L’importante è stato il messaggio che hanno dato.  Non so come questo fenomeno può essere combattuto, è una cosa bruttissima e le persone dovrebbero combatterlo da sole e non macchiandosi di questo crimine, però noi intanto iniziamo da questo, quello che possiamo fare lo facciamo“.

A questo appello si unisce la sua collega della nazionale rosa, Enrica Marasca. “Appena abbiamo saputo dell’evento, ci siamo messe insieme e ci siamo dette, facciamo questa gara per far vedere che anche noi ci siamo.“. La sua soddisfazione per l’affluenza degli equipaggi e per la buona riuscita dell’evento, si avverte dall’analisi che fa della manifestazione. “La giornata ci ha aiutato. Ho visto che tutte le società di Roma si sono adoperate per far sì che questa manifestazione avvenisse nel modo migliore, hanno contribuito con le loro barche. Tutti i soci dei circoli hanno partecipato a questa manifestazione quindi è una cosa molto importante e per essere anche la prima edizione io penso che si sia svolta nel migliore dei modi. E come tutte le cose ogni anno poi si migliora, iniziamo poi vediamo come si evolvono le cose e quindi penso che l’anno prossimo sarà ancora più bella.“. Un inizio promettente che lascia ben sperare per il futuro, augurandoci che questo fenomeno crudele e aberrante, della violenza sulle donne, venga eliminato.

Paolo Mammoliti