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Le ragazze della nazionale contro la violenza sulle donne

domenica 13 Ottobre 2013

Le ragazze della nazionale contro la violenza sulle donne

ROMA, 13 ottobre 2013 – È stato l’ottorosa della nazionale, formato da Giada Colombo (Tritium), Sabrina Noseda e Sara Bertolasi (Lario), Giulia Pollini (Cernobbio), Sara Magnaghi (Moltrasio), insieme a Enrica Marasca (Marina Militare), Alessandra Patelli (Sile), Elena Coletti (Fiamme Gialle) e il timoniere Greta Masserano (CUS Torino) a vincere una regata contro la violenza sulle donne. La formazione azzurra ha offerto oggi una prestazione di rilievo, vincendo la competizione davanti a CC Aniene eq.A (M. Chiara Altomare, Cleonice Renzetti, Giulia Benigni, Lavinia Martini, Paola Mancini, Alessandra Bizzarri, Agnese Dezi, Giovanna Schettino, Diana Pintaldi-timoniere) secondo davanti al secondo armo dell’Aniene “B” (Adriana Tavani, Carla De Forno, Carola Garagnani, Marina Felsani, Manuela Sponticcia, Cecilia Santarelli, Catia Magherini, Sabina Fazioli, Stefania Gioia-timoniere). Quarto posto, invece, per l’ottorosa Para-Rowing formato da Elisabetta Brugo, Lucilla Aglioti, Adriana Tavani, Assia Rosati, Djamila Borra, Daniela De Vincentiis, Sara Kobal, Monica Turilli, Diana Pintaldi (timoniere).

Simpatica l’esibizione dell’ammiraglia della nazionale ItaliAttori sulla quale vogavano nomi di spicco del mondo del cinema e della televisione: Jonis Bascir, Pergiorgio Bellocchio, Vincenzo De Michele, Sebastiano Somma, Enzo De Caro, Stefano Reali, Gilles Rocca, Enrico Vanzina, Valentina Minelli (timoniere). Una formazione che ha simpaticamente remato contro l’ottorosa azzurro per solidarizzare con il movimento femminile di Via le Mani 2013. Di seguito le loro dichiarazioni a caldo delle vincitrici:

Alessandra Patelli: “Attraverso i media apprendiamo quotidianamente che le statistiche sulla violenza sulle donne sono allucinanti. È necessario far capire che non si può continuare in questo modo. Con questa bellissima manifestazione puntiamo a sensibilizzare le persone in questo senso”.

Giada Colombo: “Sicuramente è un evento importante per il nobile scopo che si pone. Oggi, purtroppo, la violenza sulle donne è un grave problema. Noi abbiamo deciso di sposare questa causa, impegnandoci in questa gara, perché vogliamo fare la nostra parte contro la violenza di genere”.

Sara Bertolasi: “È sicuramente una regata diversa da tutte le altre. Oggi non gareggiamo soltanto per noi stesse ma per qualcosa di più ampio, appunto la violenza sulle donne. Si tratta di un problema sociale gravissimo che non può e non deve essere ignorato”.

Sara Magnaghi: “Ho voluto partecipare a quest’iniziativa innanzitutto perché riguarda il mondo femminile da vicino e poi perché un evento di tale importanza è stato collegato al canottaggio che è lo sport che amo. Di solito il canottaggio viene messo un po’ in disparte perché è un’attività non molto diffusa. Stavolta invece è stato centrale e la cosa mi riempie d’orgoglio”.

Greta Masserano: “C’è sempre bisogno rimarcare messaggi contro la violenza sulle donne. Ho preso parte volentieri a questa regata in quanto donna. Poi mi ha fatto piacere che il canottaggio si sia schierato in prima linea in una battaglia così importante. Mi è piaciuta l’idea che questa gara di canottaggio fosse legata a qualcosa che va oltre lo sport in sé”.

Elena Coletti: “Per me è stato molto importante partecipare a quest’evento. Spero che in futuro sia pubblicizzato ancora di più perché contrariamente a quanto alcuni sostengono il femminicidio e la violenza sulle donne purtroppo sono piaghe molto diffuse. Penso sia importante che si continui a parlarne”.

Giulia Pollini: “È importantissimo che lo sport si proponga in prima linea contro la violenza sulle donne. Oggi purtroppo le statistiche offrono testimonianze drammatiche, testimonianze che devono allertare tutti, nessuno escluso. Da parte mia ho voluto partecipare anche per ritrovare le ragazze del gruppo della nazionale e lanciare questo importante messaggio assieme a loro. Spero che l’anno prossimo quest’evento si ripeta”.