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L’otto leggero: una sfida nella sfida

lunedì 19 Agosto 2013

L’otto leggero: una sfida nella sfida

ROMA, 19 agosto 2013 – E ora veniamo all’otto leggero, di certo una delle barche più attese del mondiale. Petru Alin Zaharia (SC Caprera), Catello Amarante (Marina Militare), Simone Molteni (Cus Pavia), Leone Maria Barbaro (Tirrenia Todaro), Stefano Oppo (SC Firenze), Vincenzo Serpico, Francesco Schisano (CN Stabia), Paolo Di Girolamo (Fiamme Gialle), Enrico D’Aniello-timoniere (CN Stabia). Sono i nove selezionati per affrontare la sfida internazionale. Possiamo parlare di una sfida nella sfida, dal momento che la stessa costituzione di un otto competitivo non era, almeno in partenza, obiettivo facile da raggiungere.

Non dimentichiamo, infatti, che molti atleti erano impegnati in Austria e la preparazione quindi non è stata spalmata su un margine di tempo generoso, come spiega Catello Amarante: “La barca è stata preparata molto velocemente negli ultimi due giorni perché molti erano al mondiale under 23. Prima del ritorno dei miei compagni mi sono allenato in singolo, lavorando sia sul livello tecnico che su quello fisico. Posso definirmi uno sportivo al 100%. Lo sport è tutto per me e la mia partecipazione nelle competizioni nazionali rappresenta ogni volta un traguardo di una vita dedicata al canottaggio”.

Anche se in termini diversi, anche Stefano Oppo allude alla partecipazione a questo mondiale come al raggiungimento di un traguardo: “Questo mondiale per me rappresenta un’importante occasione. C’è soddisfazione per l’opportunità che mi è stata offerta ed essendo giovane, tra l’altro, potrò fare molta esperienza. Sono motivato ed ho voglia di fare bene. Abbiamo affrontato un duro percorso di allenamento ma ci siamo adattati, mossi dalla fiducia che riponiamo nel valore dei tecnici che ci guidano”.

Senza sosta la preparazione di questi ragazzi, come ci dice Vincenzo Serpico: “Dopo il mondiale under 23 siamo subito venuti a Piediluco per continuare ad allenarci in vista del prossimo impegno internazionale. Per quello che mi riguarda, disputerò queste competizioni mondiali cercando di dare il meglio perché il mio obiettivo quest’anno era ben figurare ai mondiali assoluti”.

Un impegno spronato dalla direzione tecnica: “Il nuovo corso federale sta ponendo grande attenzione alla preparazione in vista delle gare – spiega Leone Barbaro – quindi è stato strutturato un lavoro accurato sia a livello fisico che tecnico. Occhio di riguardo su quelle competizioni di alto livello, su cui la Federazione punta davvero molto. L’ampliamento del gruppo è un passaggio fondamentale, al fine di operare poi selezioni, innalzando il livello qualitativo. L’impegno è grande e la strada imboccata sembra quella giusta”.

Impegno grande ma anche una grande responsabilità, dato che i ragazzi gareggiano per il loro Paese: “Vestire i colori azzurri vuol dire rappresentare l’Italia nel mondo – puntualizza Francesco Schisano – vuol dire dover portare in alto la bandiera italiana. È una responsabilità tanto bella quanto grande. Personalmente voglio far tesoro di quest’esperienza sia a livello atletico che come persona. Gareggiare a livello assoluto infatti vuol dire arrivare all’apice della carriera”.

Chiudiamo questa panoramica di interviste con il timoniere Enrico D’Aniello al suo esordio nella categoria assoluta: “Questo è il mio primo mondiale assoluto. Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto, soprattutto perché sono impegnato in due barche. Cercherò di guidare i miei compagni al meglio in una competizione che so essere molto dura. Nel due con ci affideremo alla potenza fisica di Vincenzo e Luca. Per quello che riguarda l’otto, aspettavo questo momento già da qualche tempo. L’otto mi è sempre piaciuto perché è una barca veloce. Per quello che mi riguarda, so che il timoniere è la mente lucida della barca, è l’allenatore in barca, quindi cercherò di mettere i miei compagni nelle condizioni di poter rendere al massimo”.