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I nove dell’otto…in assoluto!

sabato 17 Agosto 2013

I nove dell’otto…in assoluto!

ROMA, 18 agosto 2013 – La costruzione di un otto competitivo è stato sin dall’inizio uno degli obiettivi della conduzione tecnica La Mura. Il lavoro è stato avviato e l’imbarcazione costituita, dall’inizio della stagione, ha fatto dei passi in avanti. L’appuntamento di Chungju (Corea) rappresenterà senz’altro una cartina di tornasole per comprendere il potenziale di un progetto che punta a dare i suoi frutti in vista delle qualificazioni olimpiche del 2015. Assieme ad alcuni membri dell’equipaggio, composto da Andrea Caianiello, Emanuele Liuzzi (Fiamme Oro), Pierpaolo Frattini, Vincenzo Capelli (CC Aniene), Leopoldo Sansone (CRV Italia), Fabio Infimo (RYCC Savoia), Sergio Canciani, dal capovoga Andrea Tranquilli (Fiamme Gialle) e da Gianluca Barattolo al timone (Marina Militare), abbiamo fatto il punto della situazione.

Incominciamo col Capovoga Andrea Tranquilli, il quale ci spiega che: “Quello dell’otto è un progetto che è partito quest’anno, dopo che negli ultimi quattro anni il discorso era stato messo da parte. Abbiamo provato diverse formazioni e adesso, a pochi giorni della partenza (sabato 9 agosto), abbiamo trovato la formazione definitiva. Non nascondo che ci sono state alcune difficoltà nel trovare il giusto feeling. In questo raduno di Piediluco però siamo cresciuti parecchio. Ora siamo stanchi ma c’è fiducia nel programma e aspettiamo con ansia lo scarico”.

Pierpaolo Frattini pone l’attenzione sul rimaneggiamento dei componenti: “Siamo un equipaggio fortemente rinnovato. Alcuni hanno partecipato già all’europeo dell’anno scorso a Varese, altri hanno disputato la Coppa del Mondo di Lucerna. Per quello che riguarda me sono tornato dopo un infortunio che mi ha tenuto fuori un paio di mesi. Da quanto ho potuto vedere siamo tutti molto carichi e agguerriti. Si percepisce la voglia di disputare delle belle gare per dimostrare che ci siamo anche noi. C’è anche l’Italia tra le ammiraglie del mondo”.

Leopoldo Sansone, riagganciandosi al compagno di barca Pierpaolo, sottolinea l’importanza dell’appuntamento coreano per comprendere le potenzialità dell’equipaggio: “Come ha detto Pierpaolo siamo una formazione nuova e in crescita, quindi ancora non sappiamo bene qual è il nostro reale valore, il potenziale che possiamo esprimere. I mondiali saranno un test importante in questo senso. Per ora posso dire che siamo contenti di come sta andando il raduno. Questo nuovo direttivo tecnico ci sta infondendo grande entusiasmo. Qualche risultato si è già visto, sono arrivate delle medaglie importanti, quindi penso che questa sia la strada giusta da percorrere”.

È vero quello che dice Leopoldo, ossia che il nuovo direttivo tecnico sta infondendo entusiasmo. Ed è proprio quell’entusiasmo che consente agli atleti di poter sostenere i duri allenamenti, come spiega Fabio Infimo: “Ci siamo allenati parecchio e in questo momento c’è molta stanchezza, però sappiamo che il lavoro è necessario se si vogliono raggiungere grandi obiettivi. Tanto più è grande l’obiettivo, tanto più bisogna impegnarsi. Io in particolare sono molto contento perché questo che andremo a disputare in Corea è il mio primo mondiale assoluto e quindi c’è molta voglia di fare bene e di dare il massimo. Il livello nell’otto è molto alto, abbiamo già potuto constatare a Lucerna che c’è bisogno che ognuno dia tutto. Noi abbiamo fatto notevoli passi avanti e speriamo di fare bene”.

Determinante nel percorso della preparazione è stato, l’abbiamo sentito più volte in altre interviste, il gruppo e le parole di Emanuele Liuzzi non fanno altro che rinforzare l’impressione: “Siamo partiti dall’inizio dell’anno con un ottimo gruppo. Siamo più di sessanta atleti ed il nostro valore aggiunto è la coesione. Ovviamente un gruppo unito consente di lavorare serenamente e fa sì che ci si possa confrontare costantemente tra di noi, per poter migliorare la preparazione. In particolare il confronto è utile nella costituzione di una barca impegnativa come l’otto che è senza dubbio la barca più spettacolare ma anche la più spaventosa. Noi però lavoriamo con impegno tutti e nove con un obiettivo comune e riusciamo a darci forza l’uno con l’altro”.

Vincenzo Capelli invece ribadisce l’importanza di gareggiare per il tricolore. Un’occasione imperdibile che ogni volta regala grandi emozioni: “Gareggiare per i colori azzurri per me è sempre stato un onore. Ricordo che la prima cosa che ho fatto prima di partire in batteria alle Olimpiadi è stato baciare il body, tanto ci sono attaccato. Indubbiamente è qualcosa che ho sempre sognato, sin da bambino. Poi, quando il sogno diventa realtà, quando ti rendi conto che davvero gareggi per la tua Nazione è una sensazione fantastica, che ti aiuta a tirare fuori tutto quello che hai da dare”.

Ed in chiusura lasciamo spazio al timoniere Gianluca Barattolo che con quest’esperienza scrive un nuovo capitolo nella sua carriera: “È la mia prima esperienza sull’otto senior, anche se sto qui con la nazionale dal ’96. Sono stato al timone degli otto pesi leggeri, dei quattro con e dei due con. Quest’anno mi hanno dato la possibilità di mettermi alla prova nell’ammiraglia assoluta. È una grossa responsabilità rispetto alle alte barche perché comunque è un altro modo di pensare, sia da parte degli allenatori che dei ragazzi. A questa barca voglio dare tutta l’esperienza che in questi anni ho maturato in ambito agonistico, dove sono cresciuto. So sicuramente che quest’anno sarà un anno particolare perché è un otto giovane ed è tutto da scoprire. Il test di Lucerna è andato abbastanza bene, ora vedremo cosa riusciremo a fare in Corea”.

Nella foto in alto: l’otto azzurro in allenamento a Piediluco